Quale Alternativa Avrei Avuto?
Dopo aver esaminato montagne e montagne di documenti e mozioni presentate dall'ennesimo avvocato d'ufficio che difendeva un ennesimo presunto assassino, Mike mandò al diavolo tutto e si buttò indietro sulla poltrona del suo ufficio e sospirò pesantemente.
Allentò il nodo soffocante della cravatta e la tirò via appallottolandola e buttandola sulla sedia vicino, slacciò i primi tre bottoni della sua camicia viola scuro e sospirò ancora pesantemente.
Mise entrambi i piedi sulla scrivania ed incrociò le dita dietro la testa, quindi chiuse gli occhi e cercò di non pensare per un pò.
Le tarde sere come questa, solitamente, lasciava divagare la sua mente su Connie. In verità lei era nella sua mente per la maggior parte del tempo, ma quando aveva proprio bisogno di staccare il cervello, pensava a lei e a come avrebbe potuto chiederle di uscire per una cena oppure anche solo chiederle di uscire un sabato sera..
Mike aprì gli occhi quando sentì aprire e chiudere la porta del suo ufficio.
Era Connie, sorridente come al solito, che gli portava una graditissima tazza di caffè per cercare di andare avanti in quel lavoraccio infinito.
Vedendola con quel suo bellissimo vestito rosso, che le metteva in risalto tutte le sue forme, Mike non riuscì più a mantenere il controllo.
Connie lo vide alzarzi dalla poltrona, avvicinarsi in fretta e non riuscì a dire nulla perchè le mise un braccio intorno ai fianchi, attirandola a sé, e coprendola con le sue labbra, così esperte da far crollare qualsiasi difesa, sia in tribunale, che in lei.
La coinvolse in un lungo e profondo bacio, così appassionato che Connie rimase con gli occhi sbarrati.
Lo guardò. Aveva gli occhi chiusi, si stava proprio gustando quel momento.
Si staccarono da quel bacio.
«Mike ma che..» chiese lei, rimasta a bocca aperta per quello che era appena successo.
«Davvero Connie.. Quale alternativa avrei avuto?» disse lui guardandola negli occhi, sorridendo e baciandola un'altra volta con più passione.
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