Dritto all'Inferno

di TheDarkiti
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Lo ammetto, scrivere di Obito mi è mancato tanto e sono assai felice di postare ancora qualche sciocchezuola su di lui, nonostante il risultato sia ció che è.

 

E quella struttura cosi sorprendente non conteneva forse in se anche un altro principio, quello della bellezza?
E la bellezza cos'altro era se non il soprassalto dello stupore?
Ad un tratto c'è qualcosa che non mi aspetto e questo qualcosa colpisce direttamente il mio cuore.
Ancora non lo sapevo, ma fin dal principio sono stata un'anima assetata di bellezza.


Da "Ogni angelo è tremendodi Susanna Tamaro
 

Dritto all'Inferno
 

Aveva conosciuto la vera bellezza, Obito.
Dopo anni passati a vedere il Nulla in ogni cosa, in un attimo si era trovato davanti l'immensità del Tutto in un paio di occhi marroni e ne era rimasto talmente scosso da portarlo alla vita.
Aveva sentito il cuore battere quando quell'angelo gli si era fatto vicino, scoprendosi miracolosamente vivo forse per la prima volta.
Aveva sentito le guance incendiarsi per ogni suo sguardo curioso, quale doveva essere lo sguardo di un bambino.
Aveva sentito tante volte la mente annebbiarsi e la lingua come un nodo quando gli rivolgeva la parola, sconvolgendosi nel trovare sempre qualcosa di nuovo e meraviglioso che lo colpisse in lei.
Era l'unica cosa che riuscisse a smuoverlo, a fargli credere di non essere ancora morto e che per tutti ci fosse un po' di felicità.
Lei era stata la sua luce, ciò che splendeva e lo guidava nel futuro, che fosse anche solo per pochi passi, le loro mani strette l'una all'altra in una promessa fatta da bambini, ma che aveva per lui un significato molto più profondo di quanto sembrasse.
Obito aveva conosciuto l'effimero splendore, la sua gioia divenuta dannazione.
Perchè se forse c'era qualcosa peggiore del non avere niente, era conoscere qualcosa d'incomparabile e di farselo scivolare dalle mani senza poter fare nulla.
Lei era l'unica luce della sua vita.

"Sono caduto dritto all'inferno."

Spero vi sia piaciuto,

TheDarkiti

 




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