# Padre
Il papā?
Perché
mi chiedi di papā?
Mi
piace il mio papā! Mi porta a giocare a baseball al parco il pomeriggio; e alla
domenica mi compra le patatine e anche il gelato! Anche se la mamma non vuole,
quando andiamo al cinema papā mi compra i pop-corn. Quelli nel secchiello
grande grande! E poi li mangia assieme a me, cosė se
lo scopre la mamma deve sgridare tutti e due.
Quando
mamma č impegnata viene lui a scuola a prendermi e facciamo i compiti assieme.
Anche se i suoi compiti sono sempre pių belli dei miei. Ha sempre tante carte,
quando facciamo i compiti e ogni tanto me le lascia guardare. Mi piace farlo!
Sono strane e a volte provo a capire cosa possano essere. Papā dice che sono
troppo difficili per me, ma io ho capito che sono per il suo lavoro. E che sono
cose segrete. Per questo non lo dico mai alla mamma. Č il nostro segreto. Mio e
del mio papā!
No?
Ho sbagliato? E perché?
Ah,
tu vuoi sapere dellaltro. Dellaltro mio papā.
Non
lo conosco, il mio altro papā.
Il
mio altro papā non č mai stato con me. Mamma dice che se nč andato prima che
io nascessi. E dice anche che mi voleva bene. Tanto bene. E che se nč andato
proprio perché mi amava tanto.
E io
ci credo, che il mio altro papā mi voleva tanto bene. Ma tanto tanto.
Il
mio altro papā era intelligente. Tanto tanto
intelligente. E ha salvato la mamma; e anche me. Anche se io non cero ancora.
Io dovevo ancora nascere. Ma ci ha salvati!
Per
questo penso che il mio altro papā sia una brava persona. Una brava persona che
mi vuole tantissimo bene.
Perché
se vuoi bene ad una persona resti con lei. Giusto? Io voglio bene alla mamma e
sto sempre con lei. E anche con il mio papā.
Il
mio altro papā non č pių con me, ma la mamma dice che io gli assomiglio molto.
E mi piace quando lo dice. Mi piace assomigliare al mio altro papā.
A
volte lo dice anche lo zio Linc. Quando mi prende
sulle spalle e mi fa fare laeroplano. Dice che rido come rideva il mio altro
papā, quando era piccolo. E dice anche che ho i suoi occhi.
Una
volta li ho visti, gli occhi del mio altro papā.
Era
alla Tv. Parlava alla mamma. E allo zio Linc. E sembrava
triste. E anche contento. Perché sorrideva. E a me piace il sorriso dellaltro
mio papā. Sembra il sorriso di un papā buono.
Se
chiedo alla mamma comera, il mio altro papā, lei dice che era come una tempesta.
Una di quelle tempeste forti forti che portano via
tutto. E quando se ne vanno lasciano tutto diverso, tutto nuovo.
Io non
ho paura delle tempeste. Mi piacciono molto le tempeste.
Perché
ci sono le nuvole tutte scure scure e poi. Poi arriva
un lampo e diventa tutto bianco. E poi. Poi cč la pioggia, e la pioggia mi
piace tanto tanto.
Per
questo. Per questo vorrei che questo mio altro papā. Vorrei che lui tornasse.
Come fanno le tempeste. E vorrei che mi prendesse in braccio e giocasse con me.
E se
il mio altro papā era come una tempesta, allora credo che mi sarebbe piaciuto.
E
gli avrei voluto bene. Pių bene di quanto gliene voglio ora. Anche se non lho
mai conosciuto, il mio altro papā.
Bonus - # Padre prima versione
# Padre
Il papā?
Perché
mi chiedi di papā?
Mi
piace il mio papā! Mi porta a giocare a baseball al parco il pomeriggio; e alla
domenica mi compra le patatine e anche il gelato! Anche se la mamma non vuole,
quando andiamo al cinema papā mi compra i pop-corn. Quelli nel secchiello
grande grande! E poi li mangia assieme a me, cosė se
lo scopre la mamma deve sgridare tutti e due.
Quando
mamma č impegnata viene lui a scuola a prendermi e facciamo i compiti assieme.
Anche se i suoi compiti sono sempre pių belli dei miei. Ha sempre tante carte,
quando facciamo i compiti e ogni tanto me le lascia guardare. Mi piace farlo!
Sono strane e a volte provo a capire cosa possano essere. Papā dice che sono
troppo difficili per me, ma io ho capito che sono per il suo lavoro. E che sono
cose segrete. Per questo non lo dico mai alla mamma. Č il nostro segreto. Mio e
del mio papā!
No?
Ho sbagliato? E perché?
Ah,
tu vuoi sapere dellaltro. Dellaltro mio papā.
Non
lo ricordo bene, il mio altro papā. Non lo conosco.
Il
mio altro papā non č mai stato con me. Mamma dice che se nč andato prima che
io nascessi. E dice anche che mi voleva bene. Tanto bene. E che se nč andato
proprio perché mi amava tanto.
Io
non lo so. Non lo capisco.
Se
vuoi bene ad una persona resti con lei. Giusto? Io voglio bene alla mamma e sto
sempre con lei. E anche con il mio papā.
Una
volta lho visto alla Tv, il mio altro papā. Parlava alla mamma. E allo zio Linc. Sembrava triste. Non lo so. E la mamma piangeva,
mentre lo guardava. Ma se la fa piangere, perché lo guarda ancora? Io non lo
capisco. Abbiamo il papā con noi; il mio papā non ci lascia mai soli.
Non
come laltro papā. Quello della Tv.
Lui
se ne č andato.
Mamma
dice che gli somiglio. Ma io non ci credo.
Io
voglio assomigliare al mio papā! O allo zio Linc! O a
L.J., mio cugino.
Io
non voglio assomigliare allaltro papā, quello della Tv. Perché lui sembra
tanto triste, e non sorride molto. E parla piano piano.
E ha delle mani grandi grandi e secche secche. Come le mani dei vecchi. Come le mani della signora
Finn, quella che abita nella casa accanto. Č gentile,
ma ha delle mani secche secche come quelle dellaltro
mio papā. E io ho sempre paura che si rompano, quando mi ridā la palla.
Le
mani del mio papā non sono cosė. Le mani del mio papā sono grandi e forti. E possiamo
giocare a baseball, con le sue mani. Credo che la pallina le romperebbe, le
mani dellaltro mio papā.
Se
chiedo alla mamma comera, il mio altro papā, lei dice che era come una
tempesta. Una di quelle tempeste forti forti che
portano via tutto. E quando se ne vanno lasciano tutto diverso, tutto nuovo.
Io
ho paura delle tempeste. Ho paura dei tuoni e dei fulmini.
Quando
cč una tempesta mi nascondo sotto le coperte. Oppure vado da mamma e papā. E
papā ride sempre, perché dice che gli ometti non dovrebbero avere paura della
pioggia.
Ma
io ho paura, uffa! Perché le tempeste urlano, e a me piace quando il mio papā
ride.
E se
il mio altro papā era come una tempesta, allora non credo che mi sarebbe
piaciuto.
Se
lo vorrei incontrare? Non lo so.
Se
incontrassi laltro mio papā, il mio papā sarebbe triste. Perché penserebbe che
non gli voglio pių bene. Ma io gliene voglio! E tanto! Non come allaltro papā.
A lui non voglio bene.
Perché
non lho mai incontrato.
E
dopo la madre, il figlio.
E
questa č stata davvero un parto complesso. Gemellare. Perché lavevo scritta
prima. Prima di vedere la nuova serie e di scoprire esattamente cosa Micky pensasse di suo padre. Come se lo immaginasse. E io,
da buona amante dello zucchero, mi ero immaginata un rapporto angst. Ma proprio proprio angst.
Del
tipo: non ho mai visto il mio papā; mi ha abbandonato; lo odio.
Dellodio
che possono avere i bambini (anche quelli intelligenti, anche quelli amati)
verso una figura che non hanno mai incontrato. E che potrebbero odiare di
sentirsi sbattere in faccia.
Forse
pių che odio sarebbe indifferenza. Perché i bambini non si affezionano a quello
che non conoscono. E quindi non lo rimpiangono.
La
prima versione di # Figlio era cosė.
Un
non rapporto fra Micky e suo padre.
Poi.
Poi ho visto la prima puntata. Poi ho visto le altre puntate. Lamore di
Michael per quel figlio mai conosciuto; per quel figlio mai abbracciato. Lamore
per quella vita che si era visto strappare quando non credeva possibile avere.
E
allora ho detto no: ho detto che proprio non potevo snaturare cosė questo
bambino. Anche perché vederlo con indosso la maglietta di calcio e il nome Scofield sulla
schiena, portato come unarmatura, come una copertina di Linus che da tutto
difende era insieme troppo tenero e troppo importante. Come le parole di Sara,
come la descrizione di Sara delladorazione di Micky
per quel padre mitizzato.
Mi
dispiace solo che non abbiamo mostrato un vero momento padre-figlio, un momento
di quiete in cui potessero confrontarsi.
Ecco
allora questa flash doppia, con la prima versione in calce, perché č comunque lidea
che avevo io a scatola chiusa. Banale. Ok. Ma ci ero affezionata.
Inoltre.
Inoltre nulla mi toglierā dalla testa il fatto che per Micky
le figure paterne sono due. Il padre biologico e il padre putativo. Perché anche
se Jacob č il cattivo della situazione, forse di un sadismo estremamente
raffinato e deviato, a quel bambino vuole bene. O almeno gli fa credere di
volergli bene. Quasi facendolo rivoltare contro il suo vero padre, contro
quello stesso padre che Micky idolatra.
Quindi
sė: Micky a questetā (prima dei sette anni) ha due
padri. Ed entrambi sono importanti per lui.
Fatemi
sapere cosa ne pensate!