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di Thalia Herondale
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L'aeroporto è pieno di gente, ma non bado a tutto il caos attorno a me.
sto aspettando la chiamata del mio volo, sola andata verso Sidney. Non vedo l'ora di fuggire via da Genova e da tutti i ricordi.
Quando finalmente chiamano il mio volo, prendo il mio bagaglio e mi dirigo al check-in per farmi controllare i documenti. Le mie valigie sono già nel bagaglio di stiva, una preoccupazione in meno.
Quasi riesco a sorridere all'hostes.
Sulla pista tira il vento ma la passeggiata fino all'aereo è breve e fortunatamente non sta piovendo. Salgo le scalette e percorro il corridoio della cabina in cerca del mio posto.
Finalmente lo trovo, felice di constatare che per il momento sono l'unica occupante e mi siedo.
Per mia gioia, il posto accanto a me rimane libero anche quando le porte si chiudono.
Il viaggio in aereo è durato 12ore; 12 lunghe estenuanti ore passate a leggere, ascoltare musica e dormire, indisturbata.
Quando finalmente arrivo a Sidney e ci fanno scendere dall aereo mi avvio a recuperare le mie valigie, che per mia solita fortuna sono spuntate dal nastro trasportatore 30minuti dopo, 30 minuti passati a pensare a chi avrei dovuto eventualmente insultare.
Dopo essermi riappropriata delle mie cose vado all'uscita del aereoporto, dove mi ricontrollano i documenti (sul serio mi credono una terrorista forse? Con questa faccia e questa altezza?) e riesco finalmente a prendere un taxi.
-Dove la porto signorina?-
-All"@&?&/ grazie-
Il viaggio in taxi dura 30minuti nei quali osservo il paesaggio dal finestrino. Dire che è bellissimo è dir poco, anche se è tutto così diverso da farmi quasi girare la testa per tutte quelle novità.
Il taxi si ferma davanti al mio appartamento e scaricate le valigie, lo pago e vado verso la porta.
Salgo le scale fino all'ultimo piano e apro la porta di quella che sarà la mia casa da qui in avanti.
L'ho Trovato e affittato attraverso un'agenzia, giusto per essere sicura di non ritrovarmi fregata o in qualche bettola infestata di ragni e topi. non è un appartamento enorme, è piccolo ma accogliente e soprattutto' pulito. Essere all'ultimo piano poi mi garantisce un sacco di luce. sono subito colpita dall panorama che si vede dalla finestra, che spazia da scorci della città fino al mare.
Vado a destra ed entro in quella che dovrebbe essere la mia camera; dentro ci trovo un letto matrimoniale in ferro battuto nero, con un armadio in legno posizionato proprio di fronte. Un piccolo comodino con una lampada e una vecchia sveglia sopra è un mobile con una vecchia TV.
La dovrò personalizzare questa camera, è un po vuota.
Poso le valigie, le apro e metto a posto i vestiti dentro l armadio e il resto del contenuto nei vari cassetti. Dovrò ricordarmi di fare la spesa.
una volta finito mi butto sul letto, momentaneamente soddisfatta.
-Non ci posso credere... Sono a Sidney!-
Avrebbe dovuto sentirsi eccitata, ma la stanchezza per il volo e il fuso orario si stavano facendo sentire.
-Devo ancora fare un sacco di cose.... chissà cosa succederà domani.-
con questa domanda e il grande desiderio di ricominciare, Talia lasciò perdere i compiti che ancora la attendevano e si lasciò scivolare tra le dolci braccia di Orfeo.
Ci avrebbe pensato più avanti.
In fondo ora era lì, ed aveva tutta l'intenzione di restarci.




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