Diavolo d'ichiostro, lupo innocente

di Kastel
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Un diavolo non dovrebbe innamorarsi.
Un diavolo non dovrebbe nemmeno sapere cos’è l’amore.

Eppure tu, Bendy, il diavolo danzante, segui con lo sguardo Boris il lupo. Osservi le sue orecchie, che sicuramente saranno morbide, così come la pelle, le labbra, la lingua…
Scuoti la testa, tornando in te. Sei un diavolo, non uno scolaretto timido e impacciato. Per te conquistare qualcuno dovrebbe essere naturale come respirare. E proprio con un sospiro torni a fissare il lupo, il bellissimo lupo che, purtroppo per te, ti ha rubato il cuore. Brutta la vita, eh, Bendy?

 

Boris sospira, girandosi verso Bendy.
“La smetti di seguirmi?”
Bendy si guarda intorno, con fare innocente, a sottolineare che lui non ha fatto assolutamente niente.
“Non so di che parli.”
“Seh, come no. Lasciami in pace, hai capito?”
Si gira, fermandosi subito. Bendy è davanti a lui, sorridendogli e sventolandogli la coda davanti agli occhi.
“Che ne dici invece di… Parlare un po’?”
Boris l’osserva storto, prendendogli la coda e mordendogliela. Bendy ha un brivido lungo la schiena che non nasconde, socchiudendo gli occhi dal piacere che sente.
“Boris… Insomma, potresti usare la tua bocca per… Altro.”
“E cosa, sentiamo? Succhiartelo?”
Lecca la coda e Bendy va in visibilio, arrossendo e gemendo a voce alta. Boris la lascia, ridendo per lo spettacolo che Bendy sta dando.
“Te lo puoi sognare.”
Bendy deglutisce rumorosamente, socchiudendo gli occhi. Bisogna sempre lottare con Boris, è un osso duro.
Bendy, però, lo è di più.
Si avvicina a Boris, che lo osserva sospettoso. Ancora di più quando si avvicina al suo orecchio con la bocca, sospirandoci dentro parole.
Boris, Boris, arrenditi a me. Diventa mio.
Gli occhi di Boris si spengono e Bendy gli prende la mano, sorridendogli.
“Mai sottovalutare un diavolo, piccolo lupacchiotto.”

 

Non vuole l’amore di Boris. Forse.
Di sicuro si sta godendo la bocca di Boris sul suo sesso, gemendo come un dannato. Ops, lo è già!
“Sì Boris… Succhiamelo...”
Boris non risponde, lo sguardo vitreo, il corpo che agisce meccanicamente. Bendy storta la bocca, lasciando uscire un lungo sospiro. Non è divertente così, però. Un Boris che non si rende conto di cosa fa non è interessante. È noioso.
Ghigna, schioccando le dita. È ora di rendere le cose piacevoli per entrambi.
Sente Boris tossire e poi lo vede alzare lo sguardo su di lui, perplesso e confuso.
“Ma cosa…?”
“Boris, Boris. Non si fanno certe cose, bambino cattivo.”
Gli tocca con la coda il rigonfiamento dei pantaloni, con un lungo gemito da parte di Boris come risposta.
“Dovrei punirti.”
Boris capisce cosa sta succedendo.
“L’hai fatto di nuovo!”
Bendy si guarda intorno, con una faccia assolutamente innocente.
“Io non ho fatto nulla. Ho solo tirato fuori… la tua parte interessante.”
“Cioè quella che vuole fotterti, presumo.”
“Oh? Stai sottintendendo che esista tale parte?”
Boris lo osserva un attimo. Poi ghigna, fissandolo negli occhi.
“Chissà.”
Bendy, in tutta risposta, apre le braccia, sorridendo.
“Semmai esista non trattenerla. Mai trattenersi.”
Boris rimane fermo per un secondo.
Poi gli azzanna il collo, leccando il sangue nero come l’inchiostro che esce.
E Bendy sa che ancora una volta ha vinto. Non il suo amore, forse, ma di sicuro una sana scopata.
Anche se un pizzico di tristezza rimane.

 

 

 

 





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