¡ Viva Cuba !

di M y r t u s
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Aulenza d'estate, di germogli cotti dal torrido, nuvole saline sfilacciate contro il cielo dell'Avana; rombanti furori assiepati entro i cigli di strada- Pierre Trudeau!, le bocche dei cubani piene di costui, invocano il rinverdire d'una commistione col Canada, in evenienza tale, di idioma rivisitato1
Fossi incespicato entro quella scenografia peculiare del '762, vedresti Fidel Castro, impostato nella divisa tenuta con puntiglio, pistola alla cintura, tendersi a cullare l'infante in visita del Primo ministro3, dall'alto del suo musetto compatto di guance, a sua volta, catturato dal dittatore: Miche4, così lo aveva suggellato a sé, e per sé, tra le braccia turgide di chi fece la rivoluzione un mestiere, il bambino dalla pancia sporgente, che insistette a reggere. Pure quando un rivolo di saliva gli scurì la livrea militare e i muscoli essiccavano le energie, schiacciato, nel bene, dalla commozione dei genitori, il Comandante ben lieto fu di ospitarlo in spalla tutto il resto del giorno. 
Si era insistito anche che Carlos sciorinasse l'uniforme, tirata ai fianchi e davanti uguale, che attenuasse il boato di buonumore solito della propria retorica, cortesia e modi incoraggiati, occupasse la bocca un sigaro alla volta. Sovvenne un'ultima richiesta, implicita nel gesto di cogliere il bambino tramandatogli da Castro, cui ubbidì prima dell'effettivo realizzare: il viso di Miche accartocciato in broncio mentre a quello gli capitava sollevarlo per le ascelle, temendone la fragilità.
No, non tenerlo così Le dita di Matthew a strofinare sulla stoffa che rivestiva l'avambraccio, sempre lo sguardo timido e innocuo di cervo, a immettergli doppiamente imbarazzo: perché non riusciva a posizionare il neonato e l'altro motivo gli sfuggiva. Ecco, va meglio.
Vedreste, dicevo, con quale lucore negli occhi Il giovane canadese abbracciava una situazione di famiglia allargata, potreste addirittura contare i millimetri tra il gomito suo e quello di Carlos, pochi punti di cucito manchevoli a chiuderne l'unione. E come gli rese un sorriso a falce, il cubano, col bel faccione di sole, Matthew perse un battito nell'eco delle pareti del cuore e tanto lo amava, a quel momento, da non potere ricomporsi. 
Sembra un orsetto! diede Carlos, traboccante di tenerezze, per la compiuta presa di coscienza a tale fatto citato.
Così pare!.
Renderà orgogliosi i suoi, ha una presa salda e perdurava, il biondo, a perdersi nell'amenità della scena, col bimbo che intrecciava le bianche ditine all'indice del collega, in quel toccante contrasto di toni È forte! Lo udì mettere un punto alla frase sospesa, frattanto che lui si seppelliva tra le ciocche degli stessi crini suoi- lunga vita all'amicizia cubano-canadese!4, sentiva ancora tuonare nelle tempie -lunga vita!





Angolino degli angolini 
Andando a riprendere una mia vecchia e amata OTP non potevo farmi sfuggire l'occasione succulenta di scrivere qualcosina sull'incontro tra Fidel Castro e, quello che sarebbe diventato suo amico, Pierre Trudeau, primo ministro canadese all'epoca (davvero tanta roba a cui attingere ragazzi). La vicenda mi è stata suggerita da alcuni fatti accaduti, suggellati dalla foto che ha ispirato il tutto: 
http://i.cbc.ca/1.3842276.1478638685!/cpImage/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/original_620/castro-trudeau-photos.jpg
Ora, per chi non conscesse i dettagli di cui parlo, eccovi spacciate le note di seguito ⇒
  1. Pierre Trudeau conosceva lo spagnolo, lingua con cui ha discusso con Castro e con cui ha dato la famosa speech;
  2. http://www.cbc.ca/archives/entry/viva-cuba-trudeau-goes-abroad (ah, la pigrizia);
  3. http://ottawacitizen.com/news/local-news/margaret-trudeaus-cuban-memory-the-dictator-who-cuddled-her-baby ;
  4. Miche è il soprannome che Fidel Castro ha dato al piccolo Michel Trudeau (di appena otto mesi) e cui il dittatore si è preso la briga di tenere in braccio per gran parte del tempo.
  5. Parte del discorso di Pierre Trudeau accennato prima:  lunga vita al Primo Ministro e Comandante in Capo cubano. Lunga vita all’amicizia cubano-canadese
Sicuramente scriverò altro su questa coppia che merita tanto amore. per il resto vedrò di tornare sulla Rusliet.
A presto!




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