= Una buona occasione =
Quando Lord
Beerus era giunto inaspettatamente sul pianeta
di Freezer, aveva detto a quest’ultimo di voler discutere con
lui di una
questione molto seria. Incuriosito e un po’inquieto,
l’icejin aveva iniziato a
rimuginare su cosa potesse essere: Beerus aveva forse di che ridire
sull’espansione dell’impero? O sul pugno di ferro
col quale governava, magari?
Sarebbe stato strano,
si era detto, perché il Distruttore
non aveva mai avuto problemi con ciò. Tuttavia non era
riuscito a immaginare di
cos’altro potesse trattarsi, e aveva concluso che tutto quel
che poteva fare
era attendere che Beerus lo illuminasse a riguardo…
«“God
of the Empires”?»
«Esatto! Ho
un conto in sospeso con certa gentucola, e
desidero avere un alleato che mi faciliti il tutto. Quindi ora usa quel
benedetto link e iscriviti!»
E ora che il
dio aveva dato una risposta alle sue domande,
stentava a credere a quel che aveva sentito.
Un gioco
online.
Quella era la
“questione molto seria”, la partecipazione a
un gioco online.
Freezer era in
bilico tra la voglia di scoppiare a ridere e
quella di ucciderlo, ma trattandosi del Dio della Distruzione non
poteva fare
alcuna delle due cose… anche se forse non gli si sarebbero
potuti dare tutti i
torti.
«La
ringrazio per l’offerta, Lord Beerus, ma non sono sicuro
di poterle essere d’aiuto» si schermì
Freezer «Vede, io non sono molto
pratico di-»
«Non
sei molto pratico di tirannie?» lo interruppe Beerus,
seccato «A me sembra tutto il contrario!»
«Quel
che intendevo è che non sono molto pratico di giochi
online, ma quel che ha detto mi ha ricordato che ci sono anche altre
ragioni
per cui non sono sicuro di poterla aiutare… vede, io ho un vero impero da mandare
avanti» disse Freezer «Non credo di avere
tempo materiale da dedicare a un gioco».
Il gelo che
calò nella stanza fece immediatamente intuire a
Freezer di aver detto la cosa sbagliata.
«Quindi
il tuo piccolo impero è più importante di un
compito
affidatoti da me, il Dio della Distruzione in persona?» gli
domandò Lord
Beerus, con voce bassa e minacciosa «È questo che
volevi dire, Freezer?»
“Sì,
maledizione! Ovvio
che è più importante, brutto stupido gattonudo!”
pensò Freezer, cui solo
l’incredibile autocontrollo stava impedendo di prendere a
testate una parete.
Per lui era
difficile occuparsi del lato burocratico del suo
impero, perché avrebbe voluto tutt’altro: avrebbe
voluto che scendere in
battaglia fosse considerato più dignitoso per gli standard
della sua razza,
avrebbe voluto poter torturare ogni giorno un numero indefinito di
forme di
vita solo per il piacere di sentirle gridare e, in
seguito, di osservare la vita scivolare via dai loro occhi. Nei momenti
liberi che aveva a disposizione cercava di accontentare i propri
desideri, ma purtroppo
non ci riusciva mai appieno, forse perché il tempo era
veramente troppo poco, o
il suo sadismo era veramente troppo grande.
Desiderare il
sangue e ottenere carte da firmare era già
abbastanza seccante, dover sacrificare il suo preziosissimo tempo
libero per
piegarsi alla volontà di qualcun altro era insopportabile.
«No,
Lord Beerus. Naturalmente no».
Eppure doveva
farsene una ragione. Conosceva Lord Beerus da
tempo sufficiente per sapere come sarebbe andata a finire, e
che avrebbe
dovuto accontentarlo per forza, come sempre: anche mantenere buoni
rapporti con
lui faceva parte di burocrazia, diplomazia, e tutte le altre
“-zia” alle quali
era costretto a sottostare.
Non negava che
in alcuni casi avere a che fare con il dio
fosse risultato quasi divertente, avendo in comune il piacere nel
distruggere
le cose, ma in momenti come quello attuale il solo desiderio di Freezer
era
avere potenza sufficiente per ridurlo in una piccola frittatina viola.
«Bene.
Mi aspetto di trovarti online entro stasera» disse
Beerus, puntando l’indice al petto di Freezer «E
cerca di scegliere un nickname
decente, non intendo fare brutte figure con i miei colleghi e il resto
della comunità!
Sono stato chiaro?»
«Cristallino».
«Bene»
concluse il dio «Ora, dov’è il mio
frozen yogurt? Lo
sto aspettando da un pezzo».
«Il
frozen yogurt?... non ricordavo che me lo avesse
chiesto» si stupì Freezer.
«Ovvio
che non l’ho chiesto, non pensavo ci fosse ancora
bisogno di farlo!» sbuffò l’altro
«Qualunque testa di rapa, con tutte le volte
che sono venuto qui, ormai avrebbe capito che quando arrivo deve
essermi
servito del cibo. Il frozen yogurt in particolare!»
“Prima
o poi te la farò pagare. Alla prima occasione, ti
farò pentire di non essere rimasto a casa tua a inseguire
gomitoli come fanno
tutti i tuoi simili!” pensò l’icejin
“Alla prima buona occasione! Giuro!”
***
Era fatta, lui
e Beerus c’erano quasi: ormai ben poco
restava dell’impero di
“ImmortaleBarbarossa” -alias Lord Sidra, Dio della
Distruzione del nono Universo- al quale stavano dando
l’assalto dalle dieci del
mattino.
ImperatoredelMale:
La invito cordialmente
a consegnarci ciò che resta del suo impero.
ImmortaleBarbarossa:
SCORDATELO!... Maledetto universo 7!!!
UnicoDioVeramenteFigo:
Ti stiamo suonando
come un campanaccio, lascia perdere Sidra LOL
Prima era
toccato alla povera LaPiùBella, la dea Helles
dell’Universo Due, il cui impero dorato era stato rapidamente
annesso a quello
di Freezer; poi era stato il turno di TeneraPallaDiPelo, alias il Dio
della
Distruzione Iwen, i cui ben poco interessanti possedimenti erano stati
messi a
ferro e fuoco; dopo ancora, c’era stata la lunghissima
e difficile guerra contro QuitelaIlMagnifico, combattuta assieme a
Beerus, che infine
era stata vinta grazie a una manovra a tenaglia dell’esercito
di Freezer in una
battaglia epocale.
Non tutti gli
Dèi della Distruzione erano nella comunità, e
di svariati altri si era occupato Beerus da solo, quindi a quel punto
restavano
da sconfiggere solo ImmortaleBarbarossa -e mancava poco-, BossChampa, e
Beerus
stesso.
«Cedi!
Arrenditi, piccolo e stupido escremento divino! Non
hai speranze contro Lord Freezer, l’Imperatore del
Male!» esclamò mentre
schiacciava quel poco che restava delle forze di ImmortaleBarbarossa
«Il più
forte sono io, io soltanto! Nessuno può fermarmi!»
Il tiranno non
l’avrebbe mai creduto possibile, ma tutto
sommato si stava divertendo. Era entrato in quella comunità
online suo
malgrado, maledicendo Lord Beerus in ogni lingua che conoscesse, con
infiniti
sbuffi e proteste, per poi rendersi conto che quello era un modo di
dare
batoste epiche a nientemeno che delle divinità.
Il solo modo
possibile, a dire il vero.
«Il
dio del nono Universo è fuori, quindi ora rimaniamo io,
Beerus e il fratello di Beerus» mormorò Freezer
«Potrebbe essere una
buona occasione… sì! È
così! Questa sarà la mia occasione di
vendetta!»
esclamò, con sguardo folle «Io e Beerus daremo
l’assalto a BossChampa, lascerò
fare a Beerus la stragrande maggioranza del lavoro così che
le sue forze
vengano decimate, sfiancate, e a quel punto, AH!»
esultò «Gli infliggerò una sconfitta
schiacciante, mi prenderò
il suo impero e poi lo metterò a ferro e fuoco! Almeno
impara. Nessuno può
umiliare il Grande Freezer senza conseguenze… neppure un
dio!» dichiarò, per
poi sollevare il mento ed esplodere in una risata satanica.
Sebbene il
quoziente intellettivo di Freezer fosse piuttosto
elevato, quando c’erano di mezzo umiliazioni e vendette aveva
il brutto vizio
di partire per la tangente, finendo col compiere scelte avventate -per
non dire
completamente cretine- che un giorno avrebbero potuto anche portarlo
alla
rovina.
Decidere di
tradire il Dio della Distruzione del suo
Universo era proprio un’idea di quel tipo disgraziato, ma se
in quel momento
glielo avessero fatto notare non avrebbe neppure capito
perché. Non pensava
alla burocrazia, alla diplomazia, né ad alcuna
“zia”, persona o desinenza che
fosse: tutto quel che aveva in mente era “Sangue! Vendetta!
Impiccati con un
gomitolo, Beerus!”.
«Vedrai
come ridurrò il tuo stupido impero!»
continuò a
sproloquiare l’icejin, sfregandosi le mani
«Ucciderò tutti gli uomini,
torturerò tutte le donne e i bambini per poi dare fuoco ai
loro cadaveri, e
infine ti taglierò la testa! Quant’è
vero che sono Lord Freezer del Clan Cold!»
***
Lord Beerus
fissava a bocca aperta lo schermo del proprio
pc, ancora incapace di credere a quello che stava vedendo.
ImperatoredelMale:
ALMENO IMPARI
ImperatoredelMale:
VOLEVO BATTERTI E CI
SONO RIUSCITO
ImperatoredelMale:
ALLA FACCIA TUA
ImperatoredelMale:
INGOIA QUESTA PALLA DI
PELO
ImperatoredelMale:
AHAHAHAHAHAH
Lui e Freezer
avevano sconfitto anche BossChampa, stanandolo
nella sua “impenetrabile” fortezza di Nido Del
Gatto, e fin lì era andato tutto
come Beerus aveva auspicato; peccato che poi Freezer avesse
approfittato della
momentanea debolezza delle sue forze per attaccarlo senza alcuna
pietà, finendo
per sconfiggerlo, mettere a ferro e fuoco tutto l’impero che
aveva
faticosamente costruito… e lo stava anche prendendo per i
fondelli in chat!
«Temo
che lei abbia sbagliato alleato, Lord Beerus»
commentò
Whis.
«…»
Lo aveva
attaccato.
Aveva invaso e
distrutto il suo regno.
Come aveva
osato fargli un simile oltraggio?! Era
imperdonabile, assolutamente imperdonabile!
«Io
l’ammazzo, quella
lucertola sbiancata!»
urlò Beerus, distruggendo il pc con un pugno «Sono
sempre stato clemente con lui, gli ho concesso l’onore di
offrirmi banchetti,
gli ho concesso l’onore ancor più grande di
entrare in una comunità quasi
esclusivamente per divinità, e lui mi ripaga
così?! È intollerabile!»
«Io
l’avevo avvisata: Lord Freezer non è qualcuno di
cui ci
si possa fidare. Non si può pretendere che un granchio
cammini dritto» disse
l’angelo, facendo spallucce «Mi domandavo soltanto
quando si sarebbe deciso ad
attaccarla, a essere sincero… e riconosco che ha saputo
cogliere il momento
migliore!»
«Sì,
il momento migliore per porre fine alla sua inutile e
miserabile vita!» ringhiò Beerus.
UnicoDioVeramenteFigo:
Idiota.
ImperatoredelMale:
Non è colpa mia se io
sono più bravo
ImperatoredelMale:
E comunque, a God of
the Empires si vince o si muore!
UnicoDioVeramenteFigo:
*E
ImperatoredelMale:
?
UnicoDioVeramenteFigo:
Nel tuo caso, si vince
E si muore.
UnicoDioVeramenteFigo:
Malissimo.
***
«Hai
abusato della mia fiducia. Non avresti mai dovuto
farlo».
Tutto quello
che Freezer riuscì a rispondere furono rantoli
di dolore inintelligibili. In tutta la vita non era mai stato conciato
così
male: Beerus lo aveva gonfiato come una zampogna, suonato come una
campana, e
anche altre metafore musicali che al momento non gli sovvenivano. Lo
aveva
ridotto un colabrodo senza alcuna fatica, e per la prima volta nella
propria
esistenza il tiranno aveva assaggiato l’amaro sapore del
proprio sangue, quello
ancor più amaro di una sconfitta crudele, e quello tossico del suo immenso
orgoglio ferito a morte.
«Io
ti avevo scelto come mio alleato perché tutto sommato
non mi dispiacevi, anche se sei un po’duro di
comprendonio» continuò Beerus «Ti
ho sempre riservato un trattamento di favore, ti ho permesso di entrare
in una
comunità esclusiva, e tu cos’hai fatto? Piccolo
bastardo ingrato».
“Trattamento
di favore dove?”, pensò Freezer. Non
riusciva a vedere alcun
trattamento di favore da parte di Beerus, a meno che questi
considerasse tale
finire immancabilmente tutte le scorte di cibo ogni santa volta che si
faceva
vivo.
Per non
parlare del fatto che non era stato lui a voler
entrare in quella stramaledetta comunità online, non glielo
aveva chiesto, ne
avrebbe fatto volentieri a meno, aveva perfino rifiutato ed era stato
costretto
ugualmente, quindi Beerus non aveva alcunché da
rinfacciargli, per come la
pensava lui.
Peccato che a
contare fosse unicamente il pensiero del dio,
il quale si stava preparando a dargli il colpo di grazia.
«Intende
ucciderlo? Ahimè, di frozen yogurt e granite simili
non ne troveremo mai più» sospirò Whis
«Per non parlare del fatto che con la
sua morte si creerebbe un vuoto di potere non indifferente, e se
ciò accadesse
si scatenerebbero innumerevoli conflitti a livello
universale».
Freezer
aggrottò la fronte. Davvero l’assistente di Beerus
stava parlando in suo favore? E se sì, per quale motivo?
«E
quindi, Whis?»
«Quindi
nulla, le ho solo ricordato che potrebbe trovarsi
con un Universo nel caos. Tutto qui!» fece spallucce
«Personalmente credo che
il signor Freezer abbia imparato la lezione e che non
tenterà più simili
stupidaggini ai suoi danni… ma se lei, Lord Beerus, crede
che non sia
abbastanza, non sarò io a dirle di non farlo».
Beerus
guardò Whis, poi Freezer, e infine di nuovo Whis, un
po’pensieroso.
Freezer
notò che non sembrava più così deciso
a infliggergli
il colpo di grazia: che quella fosse una concreta speranza di salvezza?
«A
ben pensarci, concedere a questo imbecille l’onore di
essere ucciso dal Dio della Distruzione in persona sarebbe
più un premio che
una punizione» concluse Beerus «Sii felice,
Freezer, ho deciso di risparmiarti.
Sono sicuro che ricorderai a lungo questo giorno e le botte che hai
preso, e
d’ora innanzi ti asterrai dall' infastidirmi,
obbedendomi in silenzio quando ti ordinerò di fare qualcosa.
Se invece
darai prova di non aver capito la lezione, prima distruggerò
il tuo impero vero, quello cui tieni
così tanto… e poi
anche te. Andiamo, Whis» si stiracchiò il dio,
dando le spalle a Freezer
«Lasciamolo qui a leccarsi le ferite».
Un lampo di
luce, e Freezer rimase solo.
«M-male…
detto…» sputò fuori, insieme a una
boccata di
sangue.
Non era finita.
Per un
po’sarebbe rimasto al proprio posto e non avrebbe
tentato alcunché ai danni di Beerus, per forza di cose, ma non era finita: un
giorno si sarebbe vendicato, avrebbe cancellato dal volto del dio quel
dannato
sorrisetto arrogante, lo avrebbe terrorizzato, lo avrebbe torturato
fino a
ridurlo in agonia, fino a spingerlo a chiedergli di essere ucciso, e
solo a quel
punto lo avrebbe accontentato.
Doveva solo
aspettare un’occasione.
Una buona
occasione.
Un’altra
one shot che non era minimamente prevista… vabbè.
Questa volta
non ho molto da dire, spero solo che vi sia
piaciuta almeno un po’per demenziale che sia :’D
Alla prossima,
_Dracarys_
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