Comunicazione
di servizio. Non mi prendo la responsabilità di niente. Spero
vi faccia ridere. Ciao e buona domenica.
Hinata93
“I
Luthor non hanno amici, al massimo abbiamo i Minions”
Kara
rise alla battuta di Lena. La loro amicizia stava diventando sempre
più forte tanto da permettere a Lena, che in genere era
restia, di fare battute.
Non
poteva sapere.
Qualche
anno prima.
Lena
attraversò la sala della Luthor-Corp nervosamente.
Lex
era impazzito e, nella sua foga di uccidere Superman, aveva ucciso un
sacco di gente innocente e ora spettava a lei pagarne le conseguenze.
Aveva
dovuto rinunciare al suo posto come ricercatrice capo per prendere le
redini della Luthor-Corp e, subito, si ritrovò ad aver a che
fare con gli avvocati.
“Bene
signorina Luthor” Iniziò uno di essi passandole un
foglio. “Questo è il contratto. Firmandolo si prenderà
la responsabilità della Luthor-Corporation, assumerà
tutti i ruoli presi da suo fratello e diverrà capo dei suoi
tirapiedi.” Lena annuì. Conscia che, una volta sistemato
tutto, avrebbe mandato via i vari tirapiedi di suo fratello.
Firmò
sul segno giallo e diede il foglio al suo avvocato.
“Bene,
se è tutto finito vorrei vedere il mio ufficio.” Disse
austera e nervosa. Odiava avere a che fare con gli avvocati.
Fu
l'inizio della fine.
Una
volta sistemata nel suo nuovo ufficio sentì battere alla
porta.
Jess,
la sua nuova assistente, fece capolino dalla porta.
“Signorina
Luthor...” La donna boccheggiò. “Sono... ehm...”
Si guardò intorno non sapendo come parlare.
“Jessica.
La prego di finire una frase.” Le disse spazientita.
Jessica
si sistemò. “Sono... arrivati i tirapiedi di suo
fratello.” Disse con aria cospiratoria.
'Bene'
Pensò Lena 'è già arrivato il momento di
licenziare gente' Si disse.
“Falli
entrare” Disse stoica nella voce.
Jessica
annuì e si morse il labbro aprendo la porta.
Lena
sgranò gli occhi sorpresa.
“LENA!”
Lena si voltò verso la voce.
“Kara!”
Disse morbidamente, con quel tono di voce riservato solo alla bionda.
“Come stai?” Le chiese.
Kara
sorrise arrossendo leggermente. “Bene, tu?” Iniziò
la bionda torturandosi la cinta marrone.
“Bene...”
Sollevò il sopracciglio. “Sei strana” Le disse
allora. “Sicura non ci sia niente di cui vuoi parlarmi?”
Le chiese. Kara guardò in alto, poi in basso, si accertò
che nessuno le stesse ascoltando e prese una penna.
Iniziò
a giocherellare con quest'ultima mentre Lena rimase ferma, le braccia
saldamente incrociate sul petto.
“Ecco...”
Iniziò Kara. “Mi chiedevo se ti andrebbe di andare a
farci un caffè insieme.” Le domandò arrossendo.
Lena
non capì perché Kara fosse così nervosa ma
accettò con piacere l'offerta della sua migliore amica. Non
era la prima volta che usciva con lei.
Giunte
alla caffetteria presero il solito ordine, caffè nero per Lena
e macchiato con panna e latte per Kara, e Lena fece per sedersi.
“Aspetta!”
La fermò Kara, tentando di bilanciare la tazza di caffè
con la ciambella. “Possiamo camminare?” Le domandò.
Lena
la guardò perplessa. Kara si stava comportando troppo
stranamente ma decise di accontentarla.
Camminarono
per le strade di National City chiacchierando del più e del
meno finché non giunsero nei pressi di casa di Lena.
“Se
non sbaglio vivi nelle vicinanze vero?” Domandò Kara
sorseggiando il caffè. Lena annuì nervosamente.
“Si, qua vicino.” Disse.
“Wow,
è un bel quartiere. Sono sicura che avrai una casa bellissima”
Rise Kara “Infondo sei la proprietaria della Cat-Co e della
L-Corp. Sarà sicuramente una casa extralussuosa.” Lena
rise affogando la faccia nel suo caffè.
“Qui
vicino c'è un parco” Le disse cercando di sviare
l'attenzione. “Ti va di...” Non terminò neanche la
frase che iniziò a piovere a dirotto. In meno di cinque
secondi si bagnarono completamente.
“Ma
cosa...” Kara guardò il cielo “Oggi non dava
pioggia.” Sussurrò. In effetti era strano, pioveva solo
nelle loro vicinanze mentre, più in la, il cielo era sereno e
limpido.
Lena
lampeggiò. Sapeva cosa stava succedendo.
“Sarà
una pioggia passeggera. Niente di chetciuh” Terminò
starnutendo.
“Lena!”
Esclamò Kara tentando di darle il suo cappotto, ormai
fradicio. “Ti prenderai un raffreddore se non ti cambi.”
Le disse. “Forza casa tua non è lontana giusto? Andiamo,
devi cambiarti” Incalzò la ragazza.
Lena
fu presa dal panico.
“No!”
Urlò per poi scusarsi subito con un sorriso tirato “Non
è davvero un problema, devo andare alla L-corp, hanno bisogno
di me.” Provò a dire ma fu bloccata dallo sguardo di
Kara che non ammetteva repliche.
“Non
esiste. Aspetteranno il tempo necessario per farti cambiare. Allora,
dove si va?” Le chiese sorridendo e Lena seppe di doverla
accontentare.
“Da
questa parte...” Fece segno incamminandosi, seguita dalla
bionda.
Arrivate
alla porta Lena fermò Kara.
“Puoi...
aspettare un secondo fuori? E' disordinato e non voglio farti vedere
il casino.” Le disse accampando la prima scusa che le venne in
mente. Kara annuì sorpresa. Lena le sembrava strana ma, una
volta che la bruna entrò, decise di giocherellare col telefono
per darle la giusta privacy.
Non
sarebbe stato giusto spiare la sua migliore amica.
Lena
chiuse la porta respirando profondamente.
“Bene!”
Disse ad alta voce, i muri erano insonorizzati e Kara non l'avrebbe
sentita.
“Leonard,
Lucy, Lilian, Linda, Lorelai, Lucas, Lamborghini, Lance, Lupus,
LittleLena, Linda... no a te ti ho già chiamata...” Si
pose una mano sotto il mento pensierosa. “Ragazzi, dovete
andare nella stanza. Una mia amica è qua fuori e non deve
vedervi!” Urlò battendo le mani.
Fu
contenta solo quando tutti scomparvero dalla sua vista.
Aprì
la porta a Kara sorridendo nervosamente.
“Scusami,
dovevo sistemare.” Le disse facendole spazio.
Kara
entrò nella casa di Lena e rimase affascinata dall'ambiente
moderno seppur così minimale. Era decisamente da Lena.
“E'
una bella casa” Le disse entrando. Lena le sorrise e Kara
notò che era nervosa. Ascoltò il suo battito trovandolo
accelerato.
“Stai
bene?” Le chiese preoccupata. Lena scrollò le spalle.
“Fa
come se fossi a casa tua. Vado a cambiarmi.” Le disse. “Intanto
ho tirato fuori una maglia ed una gonna per te, nel caso in cui
volessi cambiarti.” Le disse facendole segno sul tavolino dove
una maglia aderente ed una gonna nera a tubino erano presenti. Kara
si immaginò vestita così e decise di rifiutare.
Dannazione, lo sapeva che doveva farsi i peli alle gambe quel giorno!
“Non
sono il mio stile.” Le disse “E poi io non mi raffreddo!”
Sorrise.
Lena
aggrottò le sopracciglia alle sue parole ma annuì.
Tornò nella sua stanza e decise di cambiarsi.
Prese
uno dei suoi tailleur preferiti e lo indossò. Era stretto in
vita e le faceva sembrare il seno più prosperoso. Si sentì
osservata e si voltò verso un paio di occhi che la fissavano
da sopra il letto.
“Lory!”
Urlò sotto voce. “Cosa ci fai qui? Perché non sei
con gli altri!” Disse voltandosi di colpo, senza volerlo fece
cadere una pallina di vetro che si ruppe causando rumore.
“Lena?”
Udì Kara dalla cucina. “Tutto ok?” La sentì
avvicinarsi.
Si
avvicinò a Lory urlando sotto voce. “Non muoverti
assolutamente. E non respirare!” Le intimò. Si voltò
giusto in tempo per osservare Kara che entrò nella sua
stanza.
“Ehy
tutto apposto?” Chiese la ragazza bionda. “Con chi
parlavi?” Domandò sospettosa.
Lena
accennò ad un sorriso falso tentando di nascondere l'oggetto
alla sua sinistra.
Ovviamente
fu senza risultato.
Kara
adocchiò l'oggetto e sorrise. “Aww” Disse “Non
sapevo ti piacessero i pupazzetti Lena.” Prese in braccio Lory
che rimase immobile. “Aww è morbidissimo” Lena
sgranò gli occhi.
“Si
è il mio piacere colpevole” Rise in maniera forzata.
“Vieni, andiamo in cucina.” Spinse praticamente Kara
lanciando uno sguardo a Lory mentre indirizzò la bionda alla
cucina.
“Prendi
quello che vuoi dal frigo.” Le disse cercando di distrarla col
cibo.
Kara
sorrise felicemente ed aprì il frigo. Sgranò gli occhi
sorpresa.
“Lena...”
Iniziò con una voce strana. Lena si diede un colpo in
testa. Aveva dimenticato.
“Perché
il tuo frigo è pieno di...” Continuò la bionda.
“NON
FARLO! NON DIR-” Non riuscì neanche a finire la frase.
“Banane?”
Finì Kara tenendo in mano una banana.
Lena
chiuse gli occhi e sospirò.
“Banana?”
Si sentì in sottofondo. Kara si girò sorpresa alla
voce.
“Hai
detto qual- WHOA!” Urlò quando decine e decine di minion
entrarono nella cucina.
“BANANAAAAA!”
Urlarono i piccoletti praticamente addosso a Kara mentre cercarono di
prendere la banana di Kara.
La
bionda alzò il braccio col frutto incriminato.
I
minion iniziarono a saltare e Kara guardò Lena sorpresa che
intanto chiuse gli occhi.
“Banana!!”
Urlarono ancora i minion mentre salivano uno sull'altro nel tentativo
di arrivare alla banana.
Kara
si girò appena in tempo per sfuggire dalle mani di uno dei
piccoli esserini gialli.
“Lena...”
Saltò facendo passare la banana da una mano all'altra.
“Puoi...” Schivò il minion. “Gentilmente...”
Si accovacciò schivando un minion che era stato lanciato dagli
altri che cadde rovinosamente sul divano. “Spiegarmi?”
Concluse bloccandone un altro con la mano.
Lena
sbuffò.
“VA
BENE BASTA!” Urlò e tutti si congelarono nella stanza.
“Lory,
Lucas, Lilith, Lydia...” Iniziò e i minion chiamati si
misero davanti a lei in fila. “Lamborghini...” “L'hai
chiamato con il nome di una macchina?” Chiese sorpresa Kara.
Lena
chiuse gli occhi. “Non commentare per favore.” Disse
rossa.
“Lopez,
Loranna, Lilian.” Continuò e i minion si posizionarono
in fila.
Una
volta chiamati tutti Lena divenne rossa. “Questi sono i miei
minions.” Disse imbarazzata.
Kara
la guardò sorpresa.
Lena
sbuffò si diresse verso il frigo prendendo un sacco di banane.
“Bene,
ora uno per uno venite che vi do la vostra banana.” Disse e i
minions urlarono di gioia. “Non ho detto di urlare.”
Rispose Lena austera e i minions si calmarono. “Dopo che
l'avrete presa, andrete da Kara e vi scuserete ok?” I
minions urlarono di nuovo.
“Bene.
Lory.” Iniziò e il primo minion si avvicinò,
prese la banana ed andò da Kara.
“Swuwa”
Disse e se ne andò contento mangiando la sua banana.
Continuarono
così per un paio di minuti finché non fu il turno di
Linda.
Il
piccolo provò a prendere due banane e Lena fece per sgridarlo
ma, quando vide che andava da Kara dandole la banana sorrise.
Kara
l'accettò interdetta prima di guardare Lena.
“Bene.
Ora fate i buoni e andate giù.” Disse loro. I minion
esultarono e corsero via. Tutti tranne uno. “Lena!”
Arrossì Lena mentre si imbarazzò. Kara sorrise. “Aw
ha il tuo nome.” Disse.
Lena
si schiarì la voce. “Lena. Anche tu.” Rispose Lena
non osando guardare Kara per l'imbarazzo.
Lena
guardò Kara e poi Lena (quella umana).
“Tanchu”
Disse avvicinandosi a Kara e abbracciandole le gambe.
Kara
si sciolse nell'abbraccio ed il minion fuggì via.
“Immagino
tu voglia delle spiegazioni” Disse Lena.
Kara
sollevò le sopracciglia. “Beh... non sarebbero male.”
Le disse.
Lena
sospirò esausta. “Ho bisogno di un caffè.”
Disse andando in cucina. Fece il caffè per se stessa e per
Kara e si sedette accanto a lei sul divano.
“Loro
sono... i miei tirapiedi... i miei minions” Disse tutto d'un
fiato nascondendosi dietro la tazza.
“Minions...”
Kara assaggiò la parola sulle labbra. “Sono alieni?”
Domandò curiosa.
“Non
proprio. Lex li ha creati artificialmente. Penso abbia visto un
cartone animato e da lì l'idea” Disse aggrottando le
sopracciglia. Non poté chiedere a suo fratello da dove
derivasse l'idea dato che era rinchiuso in una prigione federale.
“Quando
ho ereditato la Luthor-Corp ho ereditato anche i tirapiedi di mio
fratello.” Disse. “Pensavo fossero assassini o qualcosa
del genere ed ero pronta a licenziarli ma quando li ho visti... beh”
Sospirò “Sono la mia famiglia ormai.” Disse in un
sorrisino.
Kara
si sciolse alle sue parole. “Aw Lena” Le disse
abbracciandola. “Non ti facevo così.” Sorrise.
Lena
si imbarazzò. “Anche la pioggia di prima...”
Sottolineò la parola pioggia con le virgolette. “Penso
sia stata opera loro” Disse.
Kara
la guardò sorpresa. “Effettivamente pioveva solo addosso
a noi.” Disse capendo.
“Già...”
Le rispose Lena. “Ti prego Kara. Non dire a nessuno di loro. Ho
paura che qualcuno li usi per scopi loschi... come Lex” Disse.
Kara
la guardò sorpresa. “Tranquilla Lena. La tua famiglia è
la mia.” Le disse e Lena arrossì.
Non
si accorsero di Linda che, da dietro la tenda, osservò tutto.
“Dhbbmo
inshme Kara e Lena!” Urlò Linda.
I
minion urlarono in coro. Avevano un obiettivo.
Passarono
due giorni da allora.
“Lena
ehy!” Salutò Kara dalla sua scrivania quando vide il suo
capo attraversare le porte.
“Kara...”
Lena la guardò terrorizzata.
“Lena?”
Kara si alzò subito trascinando Lena in un bagno per avere più
privacy.
“Linda...
è stata rapita.” Disse la brunetta.
Kara
la tirò a se abbracciandola mentre Lena iniziò a
piangere.
“Va
bene Lena, va bene. La troveremo.” Disse massaggiandole la
testa nel tentativo di farla calmare. “Non so cosa fare
Kara!” Urlò Lena. “Sarà terrorizzata, avrà
paura. Sarà...” Si fermò perché sentì
il telefono vibrare. “Pronto?” Rispose.
In
sottofondo si sentirono soltanto urla incomprensibili, sentì
un forte boato e ancora, altre urla incomprensibili.
“LINDA?!”
Urlò Lena. Dalle varie urla si sentì quella del piccolo
minion.
“Hapl”
Urlò il piccolino.
Lena
prese il telefono smanettando. “Ho la posizione.”
Disse. “Kara...” Prese Kara per il colletto avvicinandola
a sè, ormai terrorizzata per la sorte del suo minion
preferito.
“Lei
è il primo minion che mi abbia mai offerto una banana. È
la mia preferita! Devo trovarla.” Disse disperata. “Chiama
Supergirl per favore. Ho bisogno di Lei. Non potrei sopravvivere se
Linda sarà ferita.” Kara la guardò, per la
prima volta, non vide in Lena la persona decisa e forte che era
sempre stata. Vide una donna disperata all'idea di perdere la sua
famiglia.
“Lena...”
Le prese le mani. “Giuro che non volevo dirtelo così.”
Si tolse gli occhiali e si liberò i capelli. “Sono io
Supergirl.” Disse pronta a ricevere insulti da Lena.
“Lo
sapevo Kara.” Si sentì dire invece. “Occhiali e
capelli non sono molto buoni come travestimento.” Sollevò
il sopracciglio. “E mi hai rotto l'ascensore... hai presente le
telecamere?” Kara sgranò gli occhi. “Ho già
eliminato tutto. Ora però...” La guardò di nuovo.
“Ti prego accompagnami da Linda.” Disse.
Kara
annuì, si spogliò davanti a Lena rimanendo in mutande e
reggiseno. Lena la guardò sorpresa prima di girarsi ed
arrossire. “Non riuscivo a ficcarlo sotto la camicia quindi
l'ho messo in borsa.” Disse Kara cambiandosi.
Lena
annuì. Quante volte si era cambiata davanti a tutti senza
neanche pensarci? All'idea si sentì gelosa.
“Forza.
Salta su!” Le disse Kara aprendo le braccia, pronta a portarla
nella classica ed iconica posa.
Lena
non capì e le saltò sulla schiena. Strinse le gambe
alla vita dell'eroe e le braccia al collo.
Kara
ci rimase male.
Volarono,
Lena sulla spalla di Kara mentre la indirizzava. Scosse
involontariamente le gambe.
“Ouch
Lena.” Le disse Kara. “Lo sai che non sono un cavallo e
che i miei capelli non sono briglie?” Le chiese.
Lena
arrossì. “Scusa, la forza dell'abitudine.” Le
disse. “Siamo arrivati!” Urlò facendo segno a Kara
di scendere.
Kara
non ci pensò e si lanciò in picchiata verso il basso.
Toccò il terreno e fece scendere Lena dalla sua spalla.
“NON.
FARLO. MAI. PIU'.” Le urlò Lena, i capelli sparati
all'indietro per il troppo vento.
Kara
arrossì e si scusò. “Ora resta dietro di me.”
Le disse avvicinandosi al segnale.
“Un
magazzino?” Disse. “Seriamente? Ma che hanno i cattivi
con la scelta delle location?” Chiese a Lena.
Lena
aggrottò le sopracciglia non capendo.
Kara
fece segno al magazzino. “Magazzino Lena... tutti scelgono un
magazzino che...” Provò la visione a raggi X non vedendo
niente. “E' ovviamente rivestito di piombo. Classico.”
Disse.
Lena
annuì come se avesse capito che cavolo stava dicendo Kara.
“Lascia
perdere. Entriamo e ricorda, resta sempre dietro di me.” Le
disse aprendo le porte e preparandosi alla battaglia.
Sgranò
la bocca quando vide il magazzino, completamente allestito a camera
da letto, gialla e piena di rose.
“Cos-?”
Non fece in tempo a dire prima di sentire un vociare assurdo dalla
stanza.
Decine...
No, centinaia di minion entrarono nella stanza e presero Lena
trasportandola sul letto.
Kara
guardò come i minion, velocemente, spogliarono Lena di tutti i
suoi vestiti lasciandola con solo un paio di mutandine ed un
reggiseno nero in pizzo.
“Oh...
wow.” Disse la bionda prima che Lena urlasse imbarazzata.
Kara
si girò di scatto, ormai completamente rossa. “Scusa!”
Urlò. Come aveva potuto farsi prendere a fissare la bruna
senza ritegno?
Notò
all'ultimo come i minion provarono a prendere anche lei.
Schivò
i primi cinque che tentarono di saltarle addosso, saltò il
sesto e si inginocchiò schivando il settimo.
Sentì
in lontananza una canzone romantica e vide decine di minion cantare
con tanto di palco e luci. Aprì la bocca sorpresa quando li
vide agitare i loro culetti in maniera sincrona e precisa.
Erano
bravi.
Stava
per distrarsi ma vide un minion da dietro che tentava di tirarla
senza alcun successo. Lo sollevò per le braccia.
“Mi
spieghi che succede?” Disse.
Volse
lo sguardo verso Lena, ancora semi nuda sul letto ed arrossì.
Il
minion urlò “OWA!” Disse.
Kara
lo lasciò andare e tentò di schivare l'attacco da tutti
i fronti. Incespicò nel mantello e scivolò sul letto.
Direttamente
su Lena.
Stava
per prendere fuoco spontaneamente.
“Uhm...
ciao?” Le disse dalla sua posizione, sopra di lei a quattro
zampe.
Lena
arrossì e Kara fu tentata a tirarsi indietro ma non lo fece.
Osservò
gli occhi di Lena, verdi, verdissimi.
Forse
fu la canzone di sottofondo, forse fu l'atmosfera che si era creata,
forse fu...
No,
fu il minion che le spinse la testa costringendola a baciare Lena.
Sgranò
gli occhi quando sentì le dolci labbra della ragazza ma si
lasciò andare al bacio quando notò che anche Lena la
stava baciando. Le mise una mano sulla guancia tirandola in un bacio
più profondo ed intimo.
Si
era quasi dimenticata del pubblico finché non sentì
tutti i minions urlare felici.
Si
separarono, rosse.
“Andava
bene?” Le chiese Kara.
Lena
arrossì annuendo. “Più che bene. Volevo farlo da
così tanto tempo.” Le disse allora Lena.
Kara
arrossì. “Quindi... questo...” Non seppe come
continuare ma non dovette sforzarsi visto che Lena la baciò
ancora una volta trascinandola su di sè, sul letto.
Kara,
intrepidamente, mise una mano sul seno di Lena e la sentì
gemere. Stava per continuare quando sentì il vociare di
sottofondo. Si staccò da Lena e vide tutti i piccoletti con la
bocca aperta.
“Ehm...”
Arrossì. “Magari questo lo continuiamo a casa mia.”
Disse.
Lena
annuì rossa in volto.
La
piccola Linda si avvicinò e fu subito abbracciata da Lena.
“NON FATELO MAI PIU'.” Urlò. “Mi hai fatto
spaventare” Disse alla piccoletta con gli occhi lucidi.
Linda
si liberò dall'abbraccio e indicò prima Lena poi Kara.
“Iswemwe?” Disse.
Lena
arrossì. Kara la guardò. “Li capisci?”
Chiese e Lena annuì.
“Ebbene...”
Le fece segno Kara.
“Mi
hanno chiesto se stiamo insieme.” Disse Lena rossa.
Kara
arrossì. “Beh... non lo so, dipende da te. Io direi di
sì ma non so se a te va bene. Insomma io sono solo una giovane
giornalista e tu sei un CEO di due società.” Si grattò
il naso. “E capisco se non vuoi stare con me, sarebbe anche
giusto che...” Lena le mise le mani sulle spalle.
“Voglio
stare con te Kara.” Kara si congelò. “Davvero?”
Disse speranzosa e Lena annuì.
Kara
la prese in braccio facendola volteggiare tra le sue braccia e la
baciò. “Stiamo insieme?” Chiese dopo che si
concluse il bacio. Lena annuì e Kara sorrise. “Stiamo
insieme!” Esultò.
Insieme
a lei i minion iniziarono a urlare contenti. Alcuni spararono i
fuochi d'artificio.
Kara
e Lena si fermarono, sorprese del loro comportamento.
“Penso
sia stato un loro piano sin dall'inizio.” Disse Lena.
Kara
sorrise e le mise un braccio sulla spalla tirandola a sè.
“Un
ottimo piano” Disse sorridendo alla bruna.
Lena
le sorrise di rimando. “Gia...Etciuh!” Starnutì.
Kara
rise e Lena con lei. “Penso che tu abbia bisogno di essere
riscaldata.” Le disse la bionda attirandola a sè e
chiudendola tra il suo corpo e il mantello.
“A
sì? E come vorresti farlo?” Sussurrò
seducentemente Lena.
Kara
sorrise chinandosi sulla bruna. “Ho qualche idea.” Le
disse baciandola.
Questa
volta non si staccarono quando udirono l'ennesimo urlo di felicità
dei minions.
FINE
:D
Allora
come dicevo su io non mi assumo alcun tipo di responsabilità
di questa... cosa.
E'
tutta colpa di Najara
. Mi ha torturata chiedendo di creare... questo.
Ovviamente
l'ho sfruttata e le ho fatto betare la storiella quindi gli errori
sono opera sua. U_U
Sappiate
che tutto è partito da un messaggio che mandai su telegram con
i minion che pestavano Lena per la banana. E niente da allora Najy mi
ha dato il tormento u_U quindi... ciao.
Ah
dimenticavo, se la storia vi è piaciuta vi pregherei di
lasciare un commentino piccino piccioso... sapete, aiutano :D
(ps
chi vuole che continui party?)
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