La madre di Gokudera

di kamy
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Ringrazio anche solo chi legge.

 

Cap.17 In attesa del compleanno

 

Hayato entrò con le gambe tremanti nella stanza, raggiunse la donna intenta a suonare e alzò il capo, sorridendole.

Lavina lo vide, smise di suonare e gli sorrise a sua volta, accarezzandogli il capo.

“Si-signora” sussurrò Hayato.

La madre lo issò e se lo fece sedere accanto sulla poltroncina, appianandogli con la mano le pieghe della giacchetta.

Hayato dimenò le gambe, indossava solo dei corti pantaloncini.

“Dimmi” disse la donna gentilmente.

“Lei verrà domani per la festa del mio compleanno?” domandò il bambino.

La donna chinò lo sguardo e strinse le labbra, volgendo il capo, i soffici e lunghi boccoli grigi le ondeggiarono intorno al viso ovale.

“Ci terresti?” domandò.

Hayato annuì un paio di volte.

La donna accarezzò i tasti del pianoforte, sospirò e alzò lo sguardo, osservando il cielo azzurro che si vedeva attraverso la grande vetrata del salone.

“D’accordo, ci sarò” promise. Si piegò in avanti e posò un bacio sulla fronte del bambino, le cui gote pallide si tinsero di rosa. “Ora però iniziamo la lezione”. Aggiunse. Gli prese la mano con entrambe le proprie, chiuse gli occhi e accentuò il sorriso, una ciocca di capelli le scivolò sul colletto alto del suo lungo vestito grigio.

Hayato annuì un paio di volte, muovendo più velocemente le gambe.

< Ha un buon odore, mi fa sentire bene > pensò.

La donna gli prese entrambe le mani sottili nelle proprie e le appoggiò sulla la tastiera del pianoforte.

 





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