Will you hold me tight and not let go?

di missiswolf03
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31 Agosto 2017

Il rumore delle onde è come un'antica nenia che le risuona nelle orecchie. Il vento le scompiglia i lunghi capelli color del miele e le accarezza il viso, un ultimo saluto prima di dover tornare alla solita routine, il suo annuale "arrivederci". Con gli occhi chiusi si lascia cullare, come una bimba prima di addormentarsi. Il suo sarà un sonno lungo e profondo, lungo come un anno. Praticamente eterno. Non vuole andarsene, non vuole tornare a Milano, è una città così grigia, dove quella nebbia con cui convive da anni ormai non è più solo nel cielo, ma dentro di lei. Spalanca le braccia, sperando con tutta se stessa di poter spiccare, finalmente, il volo, e andare là dove potrà essere felice; ma i suoi piedi restano ancorati alla sabbia, ormai così familiare, di quella piccola spiaggia che tanto ama. Se potesse, si butterebbe in mare e scapperebbe. Ma lei non può; quelle come lei non possono scappare, non possono deludere i propri familiari, non possono provocare scandali e farli finire in mezzo ai pettegolezzi. Non di nuovo. Riapre gli occhi, conscia del fatto che non serve a niente prolungare ulteriormente quel momento, perché non è destinato a durare, nonostante continuerà a sognarlo per tutto il tempo del suo " sonno". Con un ultimo sguardo accarezza la linea dell'orizzonte, dove il sole sta tramontando, e si volta, pronta ad ibernarsi nuovamente. Sorridi e annuisci, non parlare mai troppo, limitati a dire l'indispensabile, ridi alle battute e contieniti sempre. La società non perdona. Proprio mentre sta per aprire la portiera della macchina che la riporterà indietro, un aereo sfreccia sopra la sua testa. Alza gli occhi di scatto; una scia bianca e candida divide il cielo a metà. Le torna alla mente sua nonna, che le diceva sempre che, se un aereo le passava sopra la testa, avrebbe dovuto esprimere un desiderio, e se la sua scia fosse rimasta, quello si sarebbe avverato. Con la mano ancora sulla portiera, chiude gli occhi, come quando era ancora una bimba.
- Soledad! Muoviti!
La voce di sua madre che la chiama la riporta alla realtà. Si affretta a salire e richiudere la portiera, dopodiché suo padre mette in moto. La macchina si allontana veloce, lasciandosi dietro il mare che tanto ama. Sol si guarda i piedi, sforzandosi di reprimere gli istinti e i sentimenti che le dicono di saltare giù dalla macchina e tornare indietro. Si mette le cuffiette, si appoggia al finestrino e chiude gli occhi; il viaggio sarà lungo, e deve prepararsi al letargo. Sopra la macchina, intanto, la scia bianca e candida veglia su di lei dall'alto, vivida come non mai.
 

Angolo autrice:
Salve a tutti!! Eccomi qua con "questa cosa" che ha preso forma nella mia mente e che mi stava dicendo da giorni: - Scrivimi, scrivimi!!
(I know, I've some problems, but fottesega ahah)
Per ora è molto vaga la cosa, non ho ancora inserito gli youtubers, ma dal prossimo capitolo (che forse sarà in prima persona, o forse no, devo decidere) si dovrebbe capire qualcosa di più. Spero che mi lascerete una recensioncina di supporto! Kisskiss,

missiswolf03





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