Dedicata a Flora e alla senpai
Cri...auguri ragazze!
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"Reason
vs Instinct//..who will win?"
Un
tacito accordo sussisteva tra Yuriy Ivanov e la tecnologia: alla fine
arrivava per uno dei due il momento di farsi da parte.
Fu soprattutto in
virtù di quest’implicito patto se l'istintivo
Neoborg preferì di gran lunga eclissarsi in palestra
all'arrivo di Julia,eterna fidanzata e costante rompicapo del gelido
capitano russo,in quell'occasione armata nientemeno che di un lucido
portatile. Un’unica occhiata terrorizzata del giovane al
malefico apparecchio ed eccolo già catapultarsi
giù per la tromba delle scale di casa Kinomiya pronto
persino a sorbirsi l'insulsa festicciola organizzata dai padroni di
casa pur di non dover metter mano al dannato marchingegno.
Errare
è umano, ma per incasinare davvero tutto ci vuole un
computer.
Non aveva idea di
dove l'avesse letto,ma Julia si trovava perfettamente d'accordo con
quest'affermazione:sognatrice distratta,impulsiva e passionale,la
giovane spagnola non riusciva proprio ad accostarsi in modo pacifico ad
alcun tipo di tecnologia.. quanti pugni al vecchio stereo di
Romero,quanti calci a lettori DVD poco collaborativi..
Così,
quando il biondo allenatore le aveva regalato quel computer per il suo
diciottesimo compleanno,la bella F-Sangre aveva subito pensato ad una
sorta di sottile e maligna vendetta,una ripicca per qualche sua
mancanza sul lavoro o in squadra. Ma una volta constatato che non aveva
nulla da farsi rimproverare se non la constante presenza del capitano
russo in ogni singolo istante della sua esistenza -presenza che,detto
francamente,alle volte finiva con lo sfiancare persino lei-concluse che
quell'allocco ossigenato del suo allenatore aveva semplicemente fatto
il regalo sbagliato alla persona sbagliatissima.. ed ora eccola
lì,intenta a cercare di capirci qualcosa ed un poco
sconfortata dalla fuga di quella che,teoricamente,sarebbe dovuta essere
la sua "dolce" metà..
Sospirando, accese
lo stupidissimo arnese, unico risultato che fosse riuscita ad ottenere
interamente da sola,seppur con qualche difficoltà.. anche se
limitarsi a dire "qualche" era decisamente riduttivo!Inizialmente
Kyouju si era offerto per configurarglielo ma il successivo arrivo di
una certa cantante da strapazzo aveva definitivamente sancito la
partenza -senza ritorno alcuno-del giovane informatico per
Sbav-sbavlandia.. così eccola di nuovo da capo a dodici dopo
il fallimentare tentativo di farsi aiutare da quell'insensibile del suo
ragazzo.. non che ci avesse veramente sperato,ovvio.
Alcune
differenze rendono un computer ben più appetibile di una
ragazza:
Puoi
portarlo dove vuoi senza che questi si lamenti.
Puoi
aprirlo come, quando e quanto ti va.
Ti
basta un pulsante per accenderlo.
Non
ti rifiuta mai con la scusa del mal di testa.
Ha
infinite applicazioni.
Quando
ti ha stufato è sufficiente spegnerlo.
Inutile dire quale dei due
preferisse Boris Huznestov nell'attuale situazione:ci aveva provato
trenta minuti buoni con Mariam per poi scoprire,abbastanza
brutalmente,che la voce per la quale si era lasciata col suo capitano
era decisamente falsa.. il livido violaceo sotto lo zigomo
sinistro,omaggio di quest'ultimo,ne era la prova evidente. Si era
consolato poi con Queen, certamente più libertina, che lo
aveva trascinato fin sul retro della palestra per poi piantarlo in asso
con un palmo di naso dopo avergli strappato di dosso i pantaloni.
Escludendo Hilary,Emily-a priori-,Mao-sempre a priori,anche se una
lezioncina sul "quando aprire bocca" gliel'avrebbe anche data
volentieri-,Salima,Matilda e la dottoressa
Mizhuara-perchè,si,un pensierino l'aveva fatto anche su di
lei- rimanevano libere solo Ming e la sorellina di Moses. Troppo oca la
prima,troppo piccola la seconda,al Falborgblader non è che
rimanesse molta scelta. Anzi, non ne rimaneva alcuna. Ricontrollando la
sua lista personale notò però di averne
tralasciata una tra le impegnate...già,ma dov'era ora?
Guardandosi un
pò attorno per la sala notò Yuriy appoggiato alla
porta che dava sul cortile del dojo, circuito serratamente da Queen che
evidentemente aveva progetti più stuzzicanti per il capitano
di quanti ne avesse avuti per lui.. sorrise quando quest'ultima fu
trascinata via da una furibonda Hilary alla quale il rosso sorrise
grato. Si ritrovò anche lui a sorridere mentre abbandonava
la confusione della festa per dirigersi verso le scale. Aveva bisogno
di rilassarsi un poco da solo, magari lontano da tutte quelle coppiette
e bellezze inavvicinabili.. aveva appena finito di elucubrare
quest'ultimo pensiero che il nominativo mancante di quella famosa lista
comparve di fronte ai suoi occhi.
Fernandez.
Vita sottile, forme
invitanti e al posto giusto, gambe lunghe e bronzee, serici capelli
castani spruzzati d'oro accarezzavano la figura perfetta di quella
spagnola orgogliosa e superba.
Forse quegli enormi
occhioni verdi dalle lunghe ciglia,forse le labbra rosee e carnose e
quella perenne espressione maliziosa.. fatto sta che Julia emanava
fascino da ogni singolo poro,un fascino che,unito a chissà
cos'altro,aveva conquistato persino l'impassibile capitano dei
Neoborg,Yuriy Ivanov.
E,manco a dirlo,a
Boris stava tremendamente sul cazzo.
-Che ci fai
qui..?-quella del russo poteva essere una domanda come un'accusa.
-E' la camera del mio
ragazzo.
-rispose acidamente senza staccare gli occhi dal suo computer,
evidentemente avendolo sentito arrivare già da prima.
Imprecò tra sé e sé premendo per
l'ennesima volta tasti a caso,per poi riprendere svogliatamente la
parola. -Tu che ci fai qui?-
Non poté
nascondere l'irritazione a quella nota di fastidio nella domanda della
spagnola, come se fosse stato lui ad essere di troppo!
-E' anche la mia camera. -ribattè
piccato andandosi a stendere sul suo letto.
Dalla sua
postazione, Julia poteva osservare di sottecchi Boris tentare di
ostentare una parvenza d'indifferenza nei suoi confronti, indifferenza
del tutto inesistente. Ricordò di essere stata oggetto
d'attenzione per il blader russo durante il suo primo campionato.
-Come mai non sei
di sotto?-non cercò neanche di fingersi interessata.
-Come mai non sei
di sotto?-la imitò l'altro schiudendo le palpebre.
-E' buona
educazione rispondere alle domande prima di farne altre.. ma ora che ci
penso non sei mai brillato da questo punto di vista.. ne da
altri.-
Avvertì
l'altro reprimere un ringhio prima di rispondere-Mi annoiavo.-
-Ah.. -fece
l'altra-Queen non te l'ha data?-lo sentì irrigidirsi.
-Che cazzo vai
dicendo?-ringhiò senza però guardarla.
L’altra non riuscì a reprimere un risolino.
-Da questa finestra
si vede il retro della palestra.. accidentalmente ho assistito alla figura
meschina che hai fatto-immaginò la faccia sconvolta ed
imbarazzata di Huznestov e decise di rincarare la dose-anche se non
capisco il rifiuto di Queen;da qua sembravi
ben
piazzato.. -l’altro scattò a sedere.
-Forse non ero il
suo tipo-ribattè rabbioso-quando me ne sono andato stava
girando attorno al tuo ragazzo..-
-Yuriy non
è quel tipo di persona. -disse totalmente disinteressata.
-E tu?Tu sei quel
tipo
di persona?-
Si voltò
a quel tono così insinuante. Occhi verdi fissi in occhi
altrettanto verdi,uno sguardo elettrico a collegarli..
-Qual è
il tuo problema Boris?-domandò senza interrompere quel
contatto.
-Sei poco educata
Julia-ridacchiò il moscovita-prima si risponde alle domande,
poi se ne pongono altre-si finse pensieroso-allora,come mai non sei di
sotto?-
Sbuffò.
-Devo sistemare..
-gesticolò,non sapendo come definire quel coso-..questo.-
-Ah-osservò
l'altro-ora capisco perchè anche Yuriy era di sotto!-l'altra
arrossì irritata.
-Bene, dato che
capisci, vedi di lasciarmi in pace!-concluse tornando alla sua impresa.
-Vuoi che ti
aiuti?-la proposta arrivò come un lampo a ciel sereno
lasciandola spiazzata.
-C-che?-
-Non fraintendere:
prima finisci, prima te ne vai. -si alzò andandosi a sedere
accanto alla sua eterna avversaria. Le prese di mano il computer
lasciandosi sfuggire una risatina al casino creato dalla giovane;questa
spalancò tanto d'occhi quando il russo cominciò a
sbloccare la situazione con estrema facilità.
Quest’ultimo le rivolse un'occhiata strana.
-Che
c'è?Eppure una volta sei stata tu a farmi notare quanto me
la cavassi meglio con i computer piuttosto che con le ragazze..-
A Julia non
poté sfuggire una nota malinconica in quelle parole. Come
non poté sfuggirle la bellezza arrogante ed enigmatica di
quel profilo dagli occhi smeraldo. Una bellezza che era certa di non
aver mai notato.
-Boris..-
-Finito. -chiuse il
portatile poggiandolo sul comodino a fianco. Finalmente poteva
andarsene, sfuggire allo sguardo inquisitore di quegli occhi che
avevano preso a scrutarlo in un modo tanto strano da metterlo a
disagio. Si alzò dal letto affrettandosi a lasciare la
stanza, quando si sentì afferrare il polso. Si
voltò basito verso la ragazza in ginocchio sul letto,
sorpresa quanto lui di quel gesto dettato dall'istinto.
Lo sguardo che le
rivolse conteneva null'altro che una lecitissima domanda, domanda che
lei,con quei suoi grandi occhi tremanti ed i capelli scomposti non
sembrava essere in grado di dargli.
-.. ah.. io..
io,non.. -balbettò smarrita senza smettere di fissarlo,senza
smettere di stringere quella presa malata. Boris chiuse gli occhi.
Quando li riaprì,lei lo stava baciando.
Un sospiro. Un
sospiro lo fece tremare quando prese a carezzarle le gambe lisce e
perfette fasciate da nient'altro che minuscoli shorts.
Ancor più
perchè quel sospiro veniva da lui.
Lei non gli diede
il tempo di stare a rifletterci: lo attirò di nuovo a
sé, lasciò che quell'istinto lacerante prendesse
nuovamente controllo su di lei divorandola come la stavano divorando
quei baci rabbiosi,quei dolcissimi e famelici morsi che maliziosi
formavano una scia dal suo collo al suo seno.
-Rispondi alla mia
domanda. -il respiro caldo e irregolare di Boris sul suo petto la
faceva impazzire.
-N.. ah!.. non..
non lo so.. -gemette lei mentre le labbra del russo giocavano esperte
coi suoi capezzoli..
-Rispondimi-rincarò
lui mordendola e succhiando-sei quel
tipo
di persona?-
-Io..
-sussurrò mentre la lingua dell'altro le percorreva bramosa
il ventre-io non.. -avvertì le mani di Boris strapparle con
prepotenza gli shorts dalle gambe,le sue labbra riprendere a
percorrere,crudeli predatrici,il bordo degli slip. Schiuse appena gli
occhi e sollevò il capo: in basso, tra le sue gambe, due
smeraldi brillavano terribili e accusatori nella loro bellezza
diabolica.
-N.. no..
-mormorò appena in risposta ma quegli occhi non smisero di
giudicarla.
Cos'era diventato?
..Istinto. Quella
folle divinità che ella stessa si era sempre premurata di
adorare,quella stessa divinità che ora la stava
sopraffacendo dopo essersi impossessato di quello che una volta era il
razionale e pragmatico Falborgblader.
Quegli occhi."gioco
al tuo stesso gioco"sembravano dire..
E Julia,Julia
sapeva come rispondere alla loro domanda,sapeva,labile illusione,di non
essere nel torto. Era l'Istinto, non l'Amore, era l'Istinto che la
spingeva nelle fauci di quella passione,lei,innocente bambola di
stracci,setaccio della follia del dio.
"Sei
quel tipo di persona?"
-NO!-un urlo e
delle lussuriose lacrime, l'ennesima offerta all'insaziabile
entità.
Anche gli slip
vennero scaraventati a terra,un pò come i loro due cuori con
cui qualcuno o qualcosa si stava brutalmente divertendo. I gemiti di
lei gli massacravano le orecchie mentre,come una furia,le alzava una
gamba e la faceva tremare con la crudeltà di quei
piccoli,fottuti baci. La vide allargare le gambe, nuda e scomposta alla
sua mercè, lui che invece si era a malapena slacciato i
pantaloni, preso com'era stato da quel corpo. La vide sudare, ansimare
come un animale, i capelli appiccicati al volto, gli occhi vacui e
socchiusi e le guance rosse. Sfiorava da sé il suo corpo
marchiato di morsi e baci col tocco tremante delle dita sottili, le
labbra gonfie ed incandescenti umettate talvolta dal tocco di una calda
lingua.
La osservò
ancora a lungo. Non la riconobbe.
Si chinò
di nuovo tra le sue gambe, sollevandole ed iniziando a leccare con
lentezza e cura estenuante la pelle umida della sua apertura. Si
odiò e la odiò quando la udì
sussultare e premergli in basso la testa affinché la
stuprasse con quella odiosa lingua. La accontentò
riservandole lunghe lappate e baci traditori.
-Perchè
Julia-sussurrò scostandosi da quella duplice
tortura-perchè quel giorno mi rifiutasti?-un ricordo.. una
vergognosa istantanea che ancora faceva male..
Si sollevò
cercando il suo sguardo. Non lo trovò. Al suo posto,un
sorriso crudele di fiera.
Il petto superbo si
scosse in una risata.
-Perchè?Perchè
sei una macchina, Boris. -mormorò
spietata.
Incredibile a dirsi,
a quelle parole la malia s'interruppe.
Boris si
sollevò da quel sudario d'insane passioni e Julia
impallidì nell'appena riconquistata ragione.
-Boris..
-sussurrò una volta presa coscienza di cos'avevano fatto. Di
cosa stavano per fare.
Era stato un
terribile scontro.
Istinto e Ragione si
erano dati battaglia lì, su quel letto, Istinto
soggiogandoli entrambi e Ragione risorgendo da un errore di
quest'ultimo.
Boris la
guardò, la riconobbe di nuovo e mai prima d'allora gli era
parsa così bella..
Purtroppo..
..e così
sbagliata.
-Boris.. -lei.. lei
nel profondo non ne era pentita e lo sentiva. Lo voleva ancora,lei,nido
d’Istinto era attratta dalla sua opposta
diversità,desiderava ancora che lui,che un tempo aveva
rifiutato,la facesse sua in quell'irrazionalità che poco
prima li aveva irretiti entrambi.
Capì anche
che lui stesso, per quell'incolmabile differenza, qualche anno prima
l'aveva trasformata nella sua ossessione.
A lui stava decidere
se la Ragione dovesse piegarsi nuovamente all'Istinto.
Scostò lo
sguardo da lei. E lo vide.
La causa di tutto.
Galeotto
fu il portatile,potremmo dire..
Sorrise.
Alcune
differenze rendono un computer più appetibile di una
ragazza..
Errare
è umano, ma per incasinare davvero tutto ci vuole un
computer..
Un
tacito accordo sussisteva tra Yuriy Ivanov e la tecnologia: alla fine
arrivava per uno dei due il momento di farsi da parte..
Yuriy..
-Ho incasinato tutto
come quel maledetto computer.. -mormorò tra sé e
sé riallacciandosi i pantaloni.
-Boris?-Julia non
capiva. Sentiva che si stava perdendo qualcosa, ma non riusciva a
comprendere cosa.
Era vero,Boris era
una macchina. Julia era la carne. Yuriy.. Yuriy era l'equilibrio
necessario a non farli scontrare.
E inoltre.. Yuriy era
Yuriy.
-Hai ragione-disse
alzandosi dal letto-non sei quel tipo di persona.-
Julia si
portò una mano al cuore realizzando quello che l'altro stava
per dire.
-Ma sarebbe stato
meglio che lo fossi stata.. -aggiunse mestamente lasciando la stanza.
Come
per la tecnologia, un tacito accordo sussisteva anche tra Yuriy Ivanov
e Boris Huznestov..
Si richiuse la porta
alle spalle per poi accasciarvisi contro.
Dietro di essa,Julia
aveva iniziato a piangere.
..alla
fine arrivava anche per uno dei due il momento di farsi da parte.
-Avevi ragione
piccola..-
Errare è
umano. Solo qualcosa d'incredibilmente inumano e stupido aveva potuto
incasinare tutto fino a quel punto.
Qualcosa come una
macchina.
La Ragione abbandonò
il capo sulle ginocchia versando la sua ultima ed istintiva lacrima.. in virtù
di un Equilibrio crudele.. ma necessario.
"..no
winners....no losers."
"No love."
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..teoricamente dovrei stare a studiare che dopodomani ho l'esame
teorico della patente e non so niente..ma vabbè ^^'''...
Che dire,in questi ultimi giorni ho tirato fuori DUE storie a sfondo
eterosessuale,dove Ivanov non viene bistrattato -anche se qui
è quasi semi-cornificato..- e nelle quali è
presente Julia..non che io non adori questo personaggio ma la cosa
è..strana..o sospetta..che sia una fase momentanea come
suggeriscono alcuni?Speriamo,detto fra noi ho nostalgia delle vecchie
fic malate..ed anche voi ne avete un pochina,dai ammettetelo
XD!Comunque,che altro aggiungere su questa fic se non che era nata come
un qualcosa di puramente ingenuo e scherzoso ispirata dal mio regalo
per i diciotto anni -un portatile appunto- ma che poi è
sfociata -come mio solito- nel più totale e sfrenato
non-sense?O che mi sono divertita come una pazza con i colori?Un altra
cosa..Boris e Julia?!?..come si vede che amo stupire (o
inorridire,chissà XD!)..comunque se in Julia e Yuriy trovo i
contrasti che amo,in Julia e Boris vedo come un sottile
legame..qualcosa come due spiriti affini eppure opposti............ok
Doma,riprenditi la canna che qui ci stiamo largamente dilungando in
conneries...un bacione a tutti gli amici lettori,fatemi sapere qualcosa
su quest'ennesimo parto XD!A presto ^.-!
..:*Ben Huznestova*:..
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