Pensieri & Parole

di Sacchan_
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challenge 2
PENSIERI E PAROLE

-3-
- L'orchidea è il fiore perfetto per dichiarare un amore segreto
-



"Shion, che sono quelli?" Domandò Nezumi inclinando il mento verso destra.
Shion sollevò contro il petto il bouquet di fiori che teneva stretto tra le braccia.
"Fiori?" Rispose ingenuamente, guadagnandosi un verso di stizza da parte di Nezumi; chi stava prendendo in giro prima chi?
"Lo vedo che sono fiori. Ti sto chiedendo perché sei tornato a casa con dei fiori in mano." Rispose secco Nezumi ponendo fine a quell'assurda conversazione.
Quella sera era riuscito a rientrare a casa prima di Shion e già pregustava di passare qualche oretta in piena solitudine, con la sola compagnia dei suoi amati libri e dei tre piccoli topini; invece Shion era ritornato una mezz'ora dopo di lui e si era presentato reggendo un mazzo di variegati fiori stretto tra le dita.
Davvero Nezumi non riusciva a spiegarsi come Shion riuscisse sempre a tornare a casa, dopo una giornata di intenso lavoro, ancora pieno di energie e col sorriso stampato sulla faccia, a differenza di lui. In più il fatto di essersi presentato sull'uscio con dei fiori era del tutto inusuale: chi poteva avergli mai regalato dei fiori, lì nel West Block?
Anticipandolo, Shion lo mise al corrente che il suo ammiratore segreto non era altri che il signor Rikiga, cosa che portò Nezumi a mettere ulteriormente in guardia Shion nei confronti di quell'uomo - meglio non averlo come fan, insomma - e a far sì che Shion lo rimproverasse per il suo atteggiamento sfacciato nei confronti di quel povero giornalista decaduto.
Nezumi capì che era meglio non perdersi in altre futili discussioni incassando la testa tra le spalle e scrollando le braccia.
"Allora?" Indicò i fiori. "Che sono quelli?"
Shion abbassò lo sguardo per poi realizzare che, fin dall'inizio, Nezumi gli aveva chiesto che tipo di fiori stesse reggendo in mano.
"Ah... sono orchidee. Mh, le orchidee sono piante erbacee perenni la cui struttura è composta da una parte ipogea formata da radici e ritozuberi e da una parte epigea formata da fusto, foglie e fiori..." Iniziò a spiegare a raffica Shion, nel pieno delle sue conoscenze biologiche.
Conoscendolo, Nezumi dovette sventolargli una mano davanti al viso per farlo smettere di parlare.

"Va bene, basta così. Santo cielo, ti ho solo chiesto che tipo di fiori erano, non mi serve che tu mi elenchi anche quando sbocciano o di quanti colori è possibile trovarli in natura."
Shion corrucciò le labbra per essere stato interrotto così in malo modo.
"Sei tu che hai chiesto."
"Comunque..." Tagliò corto Nezumi dandogli le spalle e tornando verso il letto, dove aveva lasciato uno dei suoi libri ancora aperti a metà. "Non voglio che questa casa diventi anche una serra; insomma, l'hai già resa un asilo, non c'è bisogno che ora la decori anche con dei fiori."
Shion si avvicinò a una delle mensole di una delle tante librerie, alla ricerca di una brocca adatta per essere riempita d'acqua: ricordava che, nel suo mettere a posto la casa di Nezumi, aveva trovato tante cose sparse qua e là, ed era certo che tra di essi vi fosse anche un contenitore utile per dei fiori.
"Quante storie! Già non abbiamo le finestre per far filtrare la luce del sole, che sarà mai un po' di fiori sparsi qua e là?"
Nezumi preferì non rispondere, lasciando semplicemente roteare gli occhi fino al soffitto per poi tornare a dedicarsi alla lettura del suo libro; lettura che Shion osò bene interrompere, dopo tutto il suo affacendarsi, ponendosi davanti a lui e chinandosi, reggendo tra il pollice e l'indice lo stelo di una di quelle orchidee. Le altre erano già state accuratamente riposte come centrotavola sul tavolino che usavano per mangiare.
"Che c'è?" Lo squadrò Nezumi sospettoso.
"Sei troppo irritato." Rispose divertito Shion. "Magari se ti regalo un fiore ti addolcisci un pochino."
Nezumi lo fulminò con lo sguardo prima di togliere l'orchidea dalle dita di Shion, rigirarla tra le proprie, ammirandone i colori e le sfumature della corolla, e tornare di nuovo a porla sotto il naso inebetito di Shion.
"L'orchidea è simbolo di lusso, voluttà, mistero e passione. Questo fiore fantasmagorico, simbolo della bellezza assoluta, incarna il mito della donna ideale. L'orchidea è il fiore perfetto per dichiarare un amore segreto."  Recitò Nezumi con un impeccabile voce femminile.
"Eh?" Si lasciò sfuggire Shion indietreggiando di qualche passo, lasciando posto a Nezumi per alzarsi dal letto e superarlo di un metro o due.
Nezumi pose teatralmente una voluta distanza tra di loro, per poi girarsi nuovamente verso Shion e allungare l'indice di una mano, sfiorando delicatamente uno dei petali di quell'ochidea che Shion tanto si premurava di reggere tra le proprie mani.
"Scommetto che tu non conosci il linguaggio dei fiori, vero Shion?"
Shion negò con la testa: lui sapeva tutto sui fiori; da come farli fiorire a come reciderli, ma che questi avessero persino un linguaggio segreto era la prima volta che qualcuno gliene parlava. Mordendosi le labbra abbassò lo sguardo su una delle innumerevoli venature e negò con il capo, restando in ascolto di come, in Oriente, esisteva un mito legato a un bellissimo fanciullo che crescendo assumeva sempre più le sembianze di una ragazza mentre il suo carattere alternava comportamenti aggressivi maschili a quelli più miti e femminili; questo fanciullo, stanco della sua condizione, trovò la morte gettandosi da un dirupo e dove cadde nacquero bellissimi fiori che emanavano grande sensualità. Per questo l'orchidea veniva associata a un ideale di erotismo, sensualità e bellezza. Il tutto raccontato dalla soave voce di Nezumi.
"E quindi regalarne una che significato ha?" Domandò Shion con il cuore in gola, intrepido di scoprire qualcosa di nuovo.
"Con calma ci stavo giusto arrivando." Lo bloccò Nezumi alzando una mano davanti a lui, rendendolo partecipe di quanta gamma di colori l'orchidea poteva vantare di avere e di alcuni dei significati celati dietro a essi.
Spazientito da come Nezumi se la stava prendendo comoda nell'arrivare al fulcro della loro conversazione Shion prese a battere un piede contro il pavimento.
"Sì, ma ancora non mi hai detto il significato dietro al regalare un'orchidea a qualcuno."
Nezumi mascherò parte del suo divertimento nel vederlo così impaziente allargando le braccia verso l'esterno con un gesto lento e studiato per mantenere giusto un po' quel tanto di suspense che era riuscito a creare.
"Amore, Shion! Regalare un'orchidea è simbolo imperituro di affetto e di un sentimento importante e puro! In altre parole..." Nezumi abbassò deliberatamente la voce. "Mi hai appena fatto una dichiarazione d'amore."
Calò un silenzio imbarazzante tra i due: Shion, che stava immagazzinando negli angoli del suo cervello le informazioni appena ricevute; Nezumi che dentro di sé se la rideva immaginando la confusione permeata ora nella mente di quel povero ragazzo facente parte dell'elite di No.6.
Dato che Shion non si decideva a parlare, ma continuava a restare in perenne silenzio, Nezumi decise di smorzarlo con una delle sue battute infelici.
"Ovviamente chiuderò un occhio sul fatto che la tua dichiarazione d'amore faceva acqua da tutte le parti." Concluse raggiungendo la stufa iniziando ad accenderla: era sera e il suo stomaco reclamava già una certa fame, tutti quel parlare poi l'aveva persino incrementata.
Non badò nemmeno più a Shion, muto e assorto nei suoi pensieri, in preda a chissà quale ragionamento.
"Allora..." Si decise infine a parlare con voce tremante. "Dovrei regalarti un'orchidea ogni giorno, per far sì che tu possa finalmente accettare i miei sentimenti per te."
Se avesse potuto ridere Nezumi lo avrebbe fatto volentieri, ma l'espressione seria che Shion gli stava mostrando era sufficiente a far sì che una risata non risultasse per nulla adatta a quel tipo di situazione creatasi.
"Impossibile." Commentò socchiudendo gli occhi.
Vide Shion stringere i pugni e portarli ad altezza petto.
"E perché?" 
Shion era ufficialmente entrato nella modalità pronta a controbattere ad ogni sua risposta; Nezumi allora inclinò lo sguardo altrove spostando l'attenzione verso uno degli angoli della stanza, dove uno dei suoi topini si limitava ad osservare tutta la scena dall'alto di una pila di libri.
"Perché, come tutti fiori, anche le orchidee sono destinate ad appassire."
Si trattava di una semplice verità quanto il mistero della vita: tutto nasceva e moriva in un infinito ciclo vitale, tuttavia...
"Se è così allora basterà che io ti regali nuove orchidee una volta che tu avrai gettato le vecchie!" Lo ridestò Shion; già, un'altra tipica risposta da testa-vuota-ottimista quale era. Nezumi non poté fare a meno di domandarsi se era proprio quel suo inguaribile ottimismo a fare breccia nel cuore degli altri... perché sotto sotto c'era riuscito persino con lui.
Ma questo era un segreto che non doveva assolutamente far venire a galla. O forse sì?
Nezumi avanzò di qualche passo verso Shion che ancora lo squadrava pieno di decisione in volto, d'altronde lui ancora non gli aveva dato una risposta chiara e concisa.
"E comunque, Vostra Maestà..." Lo chiamò Nezumi canzonandolo e allungando una mano verso Shion; mano che quest'ultimo si limitò a osservare sospettoso per poi capire che era un invito per essere stretta. Così fece: la andò a stringere e quello fu il segnale per far sì che Nezumi lo attirasse a sé, gli cinse la vita con un braccio, mentre con l'altro gli agguantò il mento, e abbassò le labbra contro il lobo di Shion sussurrandogli direttamente all'interno del padiglione auricolare.
"Chi ha detto che io non abbia già accettato?"
Avvertì Shion fare un sussulto confuso, osservandolo stupito con occhi da cerbiatto, mentre lo lasciò andare e ghignò soddisfatto: un giorno avrebbe smesso di essere una contraddizione dietro l'altra, ma, a quanto pareva, quel giorno era ancora lontano.



Note d'Autrice:
Ok, non è il 07/11 ma è già l' 08/11 per sono stata brava, no? Ho tenuto fede al mio aggiornamento mensile, non merito le caramelle per questo? xD
Come saprete sono reduce dal Lucca Comix e non mi spiego come io sia riuscita a buttare giù un'altra one-shot dove stavolta il riferimento era alle orchidee. Nello specifico: regalare un'orchidea ha altri millemila significati, non solo quello da me proposto.
Bene, quindi direi che è ufficiale: appuntamento al 7/12 con la quarta one-shot di questa challenge!
Lasciate sempre un commento se vi è piaciuta, ok?? =)








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