Diario di un piccolo Jotun

di Meggy the Witch
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Caro Diario,

Papy si diverte ad esibire la sua saggezza e il suo occhio mancante (che perfetto esibizionista!). Però ha un forte gap culturale: non sa nulla riguardo magie e stregonerie. È un argomento che lo affascina davvero tanto! Spesso mi chiede di mostrargli qualche trucco magico da gigante. Però io sono solo un gigante, non uno stregone e Odino vuole saperne di più! Non sono così tanto abile nella stregoneria! Così ha deciso di invitare ad Asgard per un po’ di tempo una bellissima e piccola strega di nome Freya che appartiene al popolo dei Vanir. Freya si diverte ad incantare il popolo dei Aesir con le sue magie, anche perché tutti gli Aesir sono molto ignoranti in fatto di stregoneria e quindi tutti rimangono affascinati da ciò che quella streghetta riesce a fare. Ha all’incirca la mia età e siamo diventati molto amici, soprattutto grazie alla conoscenza sulla magia che ci accumuna. È così simpatica e…bella! Come in tutte popolazioni però, anche tra di noi ci sono dei rompi...ehm...tipi un po' petulanti, i quali sostengono che le magie di Freya allontanerebbero il popolo degli Aesir dai suoi principi fondamentali tra i quali onore, forza, rispetto e robe simili che in realtà nessuno rispetta. Così hanno convinto tutti a bruciare Freya. No, dai perché?! Insomma, ragioniamo... Freya è una strega, è magica, e quindi il fuoco non le fa una beata min…non le fa niente e cercare di bruciarla più volte non cambia le cose! (Che popolo di idioti!) Non riuscendo a bruciarla, gli Aesir hanno dichiarato guerra ai Vanir. Era una guerra ad armi pari e inizialmente non sembrava esserci vantaggio per nessuno dei due. La cosa pareva però tirarsi per le lunghe ed entrambi erano stanchi di lottare per niente, così giunsero ad un accordo di "sopportazione", il quale si concluse con uno scambio di ostaggi: loro ci mandarono Freya, suo fratello Freyr e loro padre, mentre noi invece gli mandammo Mimir e il suo nipote emo (ma consegniamoli delle persone a caso! Non il vecchio saggio che ci serve!). Mimir fece credere ai Vanir che il saggio non fosse lui, ma suo nipote: in pratica gli sussurrava frasi filosofiche nell'orecchio e poi l'emo le ripeteva facendo credere che fossero sue. Però poi i Vanir gli chiesero dei consigli da solo, senza la presenza del vecchio; per un po' se la cavò con frasi filosofiche a caso, poi i Vanir lo sgamarono e così tagliarono la testa al vecchio (ma perché???) e ce la spedirono. Odino riuscì in qualche modo a salvare la testa di Mimir, che iniziò a parlare da sola e fu messa su un mobile (Frigg dice che tra qualche secolo verrà chiamato “il grande capo di art-attack”) e questa continuò a dare consigli saggi a tutti. Comunque... i due popoli continuarono a combattere finché non si stancarono nuovamente. Così ci bevvero su e una volta ubriachi marci presero una vasca e ci sputarono dentro in segno di pace (e di condivisione di germi e batteri).

E in tutto questo casino c’è di buono che adesso Freya vive con noi!!! Yuppy!





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