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1.GUERRA!
A
Tebe Tutankhamon bacia sua moglie ancora addormentata. Guarda dalla
finestra, è l'alba. L'uomo diventa Faraone a 10 anni quindi sposa
la sorellastra: Ankhesenamon. Abu bussa alla porta dopodiché entra
nella stanza del padrone; lo veste poi gli fa una riga sottile sulle
palpebre con un pennellino.”Siete diventato un bellissimo uomo e
avete solo 20 anni! Sono onorato di servirvi!”dice gentile
allacciandogli il kophesh al vestito bianco, è una spada ricurva.
L'uomo quando entra nella Sala Del Consiglio i consiglieri si
inchinano. Siede sul trono.”Ay... dobbiamo conquistare la capitale
della Siria: Aleppo. Chi è il soldato migliore?”domanda al Gran
Visir Ay mangiando un pezzo di pane, si fida perché lui è bravo nel
suo lavoro.”E' Mustafà. Un Generale saggio e competente. Guiderà
i soldati.”dice srotolando una pergamena sul tavolo poi siede sulla
panchina e lo stesso fanno gli altri.”Fallo venire qui. La guerra
civile è cominciata o no?”domanda scrivendo gli editti sui
fogli.”Sì. Il popolo ha fame e le malattie non aiutano. Vanno a
pregare nei templi.”spiega Haytam mangiando dell'uva. Lui è il
fratello del Faraone. Tutankhamon e Haytam sono molto legati.”Prima
dobbiamo sconfiggere gli Ittiti poi risolveremo la guerra civile.
Contro quei barbari ci devo lottare io.”informa i consiglieri che
sono preoccupati per lui.”Fratello... se morite resteremo senza
guida e gli Dei come farebbero a parlare con noi?”domanda al
fratello terrificato. Il Faraone è un Dio Vivente quindi senza di
lui l'Egitto andrebbe nel caos e verrebbe subito conquistato dai
nemici.”Io sono il Faraone! È mio dovere difendere l'Egitto dai
nemici! Dite a Mustafà che vado con loro.”dice poi se ne va in
strada. I cittadini al suo passaggio salutano sorridenti l'uomo. Un
bambino essendo schiavo non può pagare il pane quindi lancia su
Tutankhamon del fango sporcandogli la veste. Alcuni passanti li
osservano curiosi. L'uomo strappa la parte superiore del
vestito.”Sono affamato! Dateci altro cibo! Non possiamo vivere
mangiando solo datteri o frutta secca!”protesta osservando quei
pettorali così sexy da sembrare scolpiti nel granito! Si allena tre
ore ogni giorno, molti cittadini sono gravemente insoddisfatti del
loro re per questo rischia di essere detronizzato e ucciso.”GUARDIE!
ARRESTATE QUESTO SCHIAVO! RINCHIUDETELO IN PRIGIONE!”grida
arrabbiato ai soldati che girano controllando quelle strade
pericolose, estrae l'arma successivamente prende il polso dello
schiavo finché non corrono da lui le guardie.”Vieni con noi... sei
in arresto! Il nostro Faraone è un Dio e nessuno può contraddirlo o
deriderlo!”dice infastidito incatenandolo alla gola, il bambino
morde l'uomo al dito riuscendo a liberarsi; mentre sta fuggendo
Tutankhamon lo rincorre dopodiché gli mette l'arma nella schiena
uccidendolo... quando estrae la spada dalla ferita esce del sangue!
Va a lavarsi nel Nilo. I contadini osservano l'uomo stupiti. Tornato
a casa va nella Sala Del Trono; ad attenderlo c'è un soldato con la
pelle scura, senza capelli e gli occhi marroni.”Sono Mustafà. Noi
partiremo domani all'alba. La guerra sarà in una conca così non
scapperanno e sarà facile ucciderli.”spiega al giovane re
inesperto di strategie militari. Ascolta la lezione attento, Mustafà
finisce alla sera. Saluta e se ne va. Tutankhamon giunto in sala
mangia un tacchino. Dopocena va al tempio a pregare Amon. Si
inginocchia e guarda quella grande statua. Il Dio viene raffigurato
da un soldato che impugna una lancia.”Mio signore il nostro Dio
sarà felice di esaudire i vostri desideri. Voi siete un uomo
religioso.”dice l'uomo al Faraone. Non sentendolo sussulta.
Guardano la statua ammirati.”Domani sarà la mia prima guerra! Sono
felice!”spiega orgoglioso al sacerdote. Finisce di pregare poi va a
casa. Si sveste e dorme. Alle 03.00 Aziz gli salta sul letto
svegliandolo. È una scimmia marrone, con la coda e le zampe lunghe,
esili. Coccola l'animale poi si alza. Ormai sveglio l'uomo prende il
vestito, la spada, l'arco e le frecce; va in bagno poi entra nella
vasca termale.”Torna a casa vivo. Voglio abbracciarti quando
ritorni.”ordina nervoso suo fratello avvicinandosi. Tutankhamon
annuisce sorridendo. Dopoché finisce il bagno esce dalla vasca per
vestirsi, attacca la spada, mette l'arco e le frecce sulla schiena;
suo fratello guarda ammirato: è così fiero che i loro genitori se
fossero ancora vivi sarebbero orgogliosi di Tutankhamon! Esce dal
palazzo.
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