Convivenze Sfiancanti e Vicini Molesti

di emme30
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8. Il Fidanzato Giusto

 

“Bokuto-san, molla le patatine.”

Al suo fianco, il chiaro suono di un bambino che fa i capricci. “Ma Akaashi!”

Akaashi sospira, tirandosi dietro il cestino con le ruote e sbirciando la lista della spesa scritta su un foglietto spiegazzato. “Mancano le uova,” commenta leggermente annoiato.

“Akaashi, dai un pacco solo... queste sono le preferite di Kuroo! Ce le mangiamo durante la prossima partitona a GTA!”

“Ti ricordi mica dove sono le uova, Bokuto-san?” Akaashi lo ignora e si mette a sbirciare per gli scaffali. Di solito, a fare la spesa in quel supermercato ci manda Bokuto, accompagnato ovviamente dal suo complice, ma quel pomeriggio, mosso da chissà quale bontà divina, ha deciso di fargli compagnia.

Non lo avesse mai fatto.

“Te lo dico solo se possiamo comprare le patatine,” replica risoluto Bokuto. “Per favore, per favore?”

Akaashi sospira. “Va bene,” mormora, consapevole del fatto che solo così Bokuto finirà di fare i capricci. Infatti, tre secondi dopo, un paio di labbra si posano sul suo collo.

“Grazie, Akaashi,” gli sussurra Bokuto prima di prendere la maniglia del cestino e infilarsi in una corsia, probabilmente per prendere le uova che il suo ragazzo gli ha domandato.

Il resto del giro nel piccolo supermercato continua senza particolari intoppi almeno finchè non arrivano alle casse per pagare la spesa.

La cassiera saluta Bokuto cordialmente e Akaashi presume che si ricordi di lui per via di tutte le volte in cui è andato a fare la spesa lì. In fondo, è un po’ difficile non notarlo.

Però, la cosa che lo spiazza di più è ciò che la donna gli dice mentre sta scansionando i loro articoli.

“Non c’è oggi il tuo fidanzato?”

Bokuto sembra scioccato quanto Akaashi: spalanca occhi e bocca e si volta leggeramente per poter guardare il fidanzato al proprio fianco, ma, prima che possa replicare, la cassiera continua.

“Sai, quel ragazzo alto, coi capelli neri e quel gran bel sorriso con cui sei sempre. Non è venuto con te, oggi?”

Bokuto strabuzza ancora di più gli occhi a quella domanda. Quelli di Akaashi, invece, diventano due fessure assassine e sono rivolti all’idiota al suo fianco.

“No, non lo ha accompagnato oggi il suo ragazzo,” commenta guardando la cassiera con un falsissimo sorriso zuccheroso. “Ci sono solo io.”

Bokuto ha nuovamente un’espressione scioccata in volto e non fa in tempo a dire nulla, visto che la cassiera ridacchia.

“Beh, caro, salutalo da parte mia... è sempre così gentile!”

“Certo, sicuramente lo farà,” risponde Akaashi con tono cordiale, senza lasciare spiraglio a Bokuto di poter aprire bocca. “Aiutami a mettere le cose nelle borse, Bokuto-san.”

E’ solamente quando sono fuori dal supermercato che Bokuto si decide a parlare, visto che lo ha fissato come un pesce lesso fino a quel momento e Akaashi lo ha palesemente ignorato.

“Akaashi, sei mica-“

“Non una parola, Bokuto-san,” replica lui, continuando a camminare a passo svelto verso casa.

Non è realmente geloso di Kuroo. Non potrebbe mai esserlo: sa perfettamente che tipo di rapporto abbiano e che ad occhio esterno possano sembrare parecchio intimi. In realtà, sono solo una coppia di amici che fa continuamente cose stupide.

Però, deve ammettere che lo infastidisce un po’ pensare che la gente possa associare Bokuto a qualcuno che non sia lui, anche se non ha idea del perché.

E’ quando sono a casa e stanno mettendo a posto la spesa che Bokuto fa esattamente quello che Akaashi si aspetta: lo abbraccia da dietro e comincia a lasciargli piccoli baci sul collo finché non lo avverte sciogliersi tra le sue braccia. Gli mette una mano sotto il mento e gli fa girare il capo nella sua direzione per baciarlo sulla bocca, stringendolo a sé.

Akaashi lo lascia fare e non dice nulla. Infine, ode esattamente il sussurro che ha tanto atteso.

“Akaashi, andiamo di là in camera?”

Akaashi si volta, gli mette le mani sulle spalle e gli scosta un ciuffo di capelli dal viso.

“Sai a cosa stavo pensando, Bokuto-san?”

“A cosa?” La voce di Bokuto è bassa e piena di anticipazione.

Ed è a quel punto che Akaashi percepisce il sapore della vendetta pungergli la lingua. “Che potresti andarci col tuo ragazzo in camera da letto!”

Detto ciò, si districa dall’abbraccio di Bokuto e ricomincia a mettere a posto gli acquisti con un sorriso soddisfatto in volto.

Ma Akaaaaaashi!

 

Perdonate il ritardo, purtroppo ieri mi hanno fatta dannare in ufficio! Spero che anche questo capitoletto vi sia piaciuto, grazie per aver letto ♥

Beta reading: Ilaria
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