Slice of Life

di Signorina Granger
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Welcome home 
 
Nicholas Bennet Image and video hosting by TinyPic


Mentre camminavano sul vialetto di ghiaia Nicholas sorrise, voltandosi verso la ragazza che teneva per mano:

“Emozionata?”
“Un po’… è strano tornare qui.”

Kate annuì, abbozzando un sorriso in risposta a quello ben più rilassato del fratello, che le rivolse un’occhiata incoraggiante e strinse leggermente la presa sulla sua mano:

“Non preoccuparti… muoiono dalla voglia di vederti.”
“Vale anche per me, ovviamente… mi sento solo un po’ a disagio. Quasi in colpa, non so perché.”
“Non è stata colpa tua Katie, lo so io e lo sanno anche loro. È bello essere di nuovo qui con te, non immagini quanto.”

Nicholas sorrise, distogliendo lo sguardo dalla sorella per posare gli occhi chiari sull’Oceano, cercando di ricordare l’ultima volta in cui era stato lì, a casa, con sua sorella.
Erano passati tre anni, e per ben due aveva fatto di tutto per vedere i genitori il meno possibile, non riuscendo a sopportare di vederli senza poter nominare Kate. 

Erano arrivati sotto al portico della villetta quando si rivolse alla sorella, lanciandole un’occhiata: 

“Pronta?”
“Penso di sì.”

Nicholas aveva appena bussato alla porta quando questa si spalancò, rivelando sulla soglia la madre dei due, che fece saettare lo sguardo dal primogenito per poi posarlo sulla figlia, guardandola quasi come fosse un fantasma.

“Ciao mamma.”

Kate piegò le labbra in un sorriso tirato, morendo dalla voglia di abbracciarla ma quasi con il timore di farlo. 
Per fortuna ad avvicinarsi per prima fu proprio la donna, che la strinse in un abbraccio, parlando con la voce rotta: 

“Ci sei mancata, Katie…”
“Anche voi.”

La ragazza annuì, ricambiando la stretta e parlando in un sussurro mentre le si inumidivano gli occhi verdi e una quarta figura si univa al quadro, esitando per un attimo, forse chiedendosi se la ragazza che aveva davanti fosse reale, prima di unirsi all’abbraccio.

E allora Nicholas Bennet sorrise, osservando la sua famiglia, di nuovo al completo dopo due lunghissimi anni.
Sì, era finalmente a casa.





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