Mani

di TheWalkingNerd
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Note dell'autrice: Non so nemmeno come presentare questa cosetta che ho scritto. Potrei dire che ho visto Band of Brothers solo di recente, e già è la decimilionesima volta che lo riguardo; potrei dire quanto mi sia entrato nel cuore, sin da subito, con la violenza di un'esplosione, ma non è forse questo il motivo per cui esiste questa sezione?
Di solito, le storie che mi piacciono mi ispirano tantissimo; ma Band of Brothers è una storia vera, già (splendidamente) raccontata, e una storia completa al punto che sono riuscita a scrivere solo qualche drabble cicciotta (o flash, che la si voglia chiamare). Questa è una delle non troppe, ispirata da Bastogne.
Quindi... spero vi piaccia!




Il sangue sporca i polpastrelli in pennelate leggere, come se quelle dita non fossero state immerse nell'addome di un poveretto fino a poco prima. Sono belle, le mani di Renée. Mani da guaritrice, da traiteuse. Le basta poggiarle su qualcuno perché vada tutto meglio, come faceva sua nonna.
Sono belle anche mentre spezzano il cioccolato rimasto, mentre afferrano la spalla del soldato sulla jeep e lo sorreggono fino alla chiesa.
È alle mani di Renée che Eugene pensa mentre il blu gli oscura la vista. Il fazzoletto copre le sue dita, come il sangue copre quelle di Babe. Non resta che quello, come benda. Avrebbe voluto conservarne almeno il ricordo - non sa nemmeno lui di cosa; non sa cosa sia stata Renée per lui, se un'amica, una collega, un volto familiare tra la folla di soldati ammassati in ogni dove - ma il sangue cola sulla neve e Eugene fascia la ferita. 
Ancora una volta, è grazie a Renée se qualcuno sta meglio.




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