Dottore malato

di Moncai_Iora
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A lui apparteneva, a lui soltanto.
Il suo piccolo e combattente gattino si comportava da bravo soldatino, ma solo lui conosceva il suo vero essere, i suoi desideri.
Veniva cacciato, allontanato, da lui, ma sapeva che dietro questo atteggiamento celava una profonda ricerca di attenzioni di cui, con molta probabilitā, nemmeno il suo gattino si rendeva conto.
L'aveva visto crescere, abbandonare le sue ginocchia per pretendere anche le attenzioni altrui, di qualunque natura esse fossero, e per questo il dottore avrebbe potuto uccidere.
A lui apparteneva, a lui unicamente. Il gattino era nato per lui, era stata Olga stessa a portarglielo per annullare la sua solitudine.
Una solitudine che prima del suo arrivo si era rifiutato di abbandonare. Lui che riteneva inutili gli altri. Lui che si fidava di pochi. Lui...
Erano entrambi malati. Ma poteva un medico curare la propria malattia se la sua unica medicina continuava a sfuggirgli di mano?




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