Il coraggio di andare oltre

Affranta lascia andare i pensieri e culla il corpo ormai stanco.
L'ultima volta, promette a se stessa.
Ma come poteva lasciare tutto?
Guarda il proprio viso allo specchio:
un taglio sul sopracciglio,
un occhio nero e il labbro spaccato.
Rabbrividisce.
Pensa a come coprire tutto.
Era brava, lo era diventata.
Ma anche più forte, più coraggiosa.
Così si era ribellata, ci aveva provato.
E ora porta i segni sul corpo.
Si rimette in piedi,
lasciando involontariamente scoperto un fianco.
Abbassa gli occhi e
per una frazione di tempo millesimale si osserva;
poi distoglie lo sguardo.
Non può più vedersi ridotta così.
Non un altro giorno in più.
Ma c'è la paura di perdere ogni cosa,
il terrore di incontrarlo per strada,
la consapevolezza che non sarebbe finita così facilmente e che
lui non l'avrebbe lasciata.
Era sua, diceva.
Una proprietà che in realtà non gli appartiene.
Per questo deve lottare, deve tentare.
Tentare e lottare... rimbombano di continuo in mente.
Deve dire di no.
Deve ritornare a vivere.
Deve vincere la lotteria più importante: la sua vita.

Spazio d’autrice:
Buona sera =D
E da un pò che avevo scritto questa poesia l’ho revisionata tantissime volte e, in un certo senso ancora tutt’ora non mi sembra pronta o…. o forse sono io a non esserlo.
E’ una poesia dura, difficile da leggere e pesante, perché porta ognuno di noi ha riflettere, a porci domande indesiderate di cui talvolta conosciamo la risposta e, altre di cui vorremo non sapere.
La paura di parlare è tanta, ma io spero che nonostante il tema delicato che ho trattato, spero di averlo fatto con cura e che sia stato un aiuto per chi non ha ancora trovato il coraggio di ribellarsi. Ovviamente non pretendo che questa poesia cambi la gente, voglio solo dire la mia e non rimanere in silenzio o girarmi dall’altra parte facendo finta che ciò non accade.
Sono fatta così ^_^
Claire