Albus è morto, non rimane che Silente

di fanny80
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Albus è morto, non rimane che Silente

 

 

 

Il vento ti strazia il viso, eppure non lo senti più. Guardi oltre e non vedi che lui. Le sue spalle seguono i movimenti del suo corpo mentre si allontana da te, in fretta e senza mai voltarsi.

L’hai combattuto, esiliato. Non avresti mai pensato di farlo. Gli unici scontri sono stati quelli fra le vostre bocche, fra mani che bloccavano i polsi dell’altro e le sue gambe strette attorno ai tuoi fianchi che si dimenavano, ma non per liberarsi. Avevi immaginato di restarci per sempre fra quelle cosce tese, a riempirti le orecchie dei suoi ansiti osceni.

Ma lei non c’è più ormai, per colpa tua, per colpa sua. Una follia densa e inesorabile come la morte, che ti ha trascinato nell’inferno dei tuoi tormenti.

Sai che avresti dovuto ucciderlo, lui non si fermerà alla ricerca eterna del Bene Superiore, ma non ne hai avuto il coraggio. Per questo resti fermo lì e lo guardi andar via. Senza di lui avrai un’esistenza infelice e atroce, come lo sarebbe stata al suo fianco, del resto. Ti sei macchiato di quel sangue puro, e dovunque andrai, dovunque sarai, quella colpa non potrai cancellarla.

Ora ti resta solo questo: le braccia vuote e una macchia indelebile nell’anima.

Albus è morto, non rimane che Silente.





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