Se la depressione avesse un colore

di SirioR98
(/viewuser.php?uid=235535)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Se la depressione avesse un colore
 
 
Se la depressione avesse un colore,
Sarebbe il nero della mia stanza,
Le imposte chiuse,
Immersa nel buio,
senza trovare lo scopo nell’accendere la luce.
Se la depressione avesse un suono,
Sarebbe il ronzio assordante
Che mi martella nelle orecchie,
Abbandonato ogni tentativo di distrazione,
Troppo stanco per pensare.
Se la depressione avesse un odore,
Sarebbe quello di lenzuola sporche,
Il sudore, le lacrime,
Impregnano il copri-materasso,
Lasciando un alone di stantio
Che si sposa perfettamente con gli insulti
che mi riservo ogni giorno.
Se la depressione avesse un volto,
Sarebbe un viso senza lineamenti,
Che mi osserva dalla sedia,
In paziente attesa del mio crollo,
Se la depressione avesse un nome di battesimo,
Non sarebbe un nome fantasioso,
Ma un nome tremendamente comune,
che sento dovunque e leggo dappertutto,
Se lo pronunciassi, nessuno che conosco si volterebbe,
Ma nel mio certificato di nascita risulterebbe come secondo nome,
Con la virgola ovviamente,
Così non servirebbe nei documenti ufficiali.
Se la depressione fosse una relazione,
Sarebbe un matrimonio disfunzionale,
Con cui si è costretti a convivere,
Perché il divorzio non è possibile.
Se la depressione fosse un essere vivente,
Sarebbe un cane fedele,
Un segugio capace di fiutarmi anche in mezzo al mare,
Che per amore o necessità
Mi seguirebbe fino alla fine.
Se la depressione fosse tangibile,
Sarebbe una pagina bianca di diario,
Aperta sotto la mia mano,
In attesa di essere riempita.

 




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3723872