Diario di un piccolo Jotun

di Meggy the Witch
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Ciao Diario,

Sì, sei arrabbiato con me. Sono passati anni da quando ho regalato Mjollnir a Thor e non ti ho più scritto da allora… ma vedi sono successe…cose… sono diventato mamma! Sì, te lo giuro! Non sono pazzo! Andiamo con ordine. Da quando regalai Miollnir a Thor, Asgard era diventata incredibilmente più sicura, ma non lo era abbastanza. Era ancora molto fragile ed indifesa. Ad uno dei consigli degli dei si propose di far costruire un muro di protezione intorno, almeno per impedire l'entrata di celti, romani invasori e gentaglia simile. Ovviamente nessuno di noi voleva un muro qualunque, volevamo qualcosa che fosse a regola d'arte e ad impatto zero sull'ambiente, così Odino contattò un gigante architetto famoso e gli chiese un preventivo: sto gigante proponeva di costruire un bel muro in sole tre stagioni (era davvero bello, con tanto torrette, pannelli solari e sistema anti-piccioni) ma chiedeva come paga il sole, la luna e Freya come moglie. Cosa?! La mia Freya?! Cioè, intendo…la mia cara amica Freya, certo siamo solo amici, niente di più…ok, lo ammetto. Mi piace Freya. Quando ero piccolo mi affascinava solamente, ma poi con il passare degli anni quel fascino era così…aumentato! No, non potevo permettere che si portasse via la ragazza che mi piaceva!  Era un architetto molto noto e ci aspettavamo dei costi alti ma non così alti! Freya, ovviamente, non aveva la ben che minima intenzione di sposarselo e il sole e la luna servivano alla sopravvivenza dei midgardiani, non potevamo toglierli! Però nessun'altro architetto era riuscito a proporci di meglio e gli dei volevano così tanto quel muro... dovevo trovare una soluzione. Idea! Consigliai di proporre all'architetto il seguente accordo: lo avremmo pagato come desiderava se avesse completato il muro entro la fine dell'inverno e se avesse lavorato da solo, con l'unico aiuto del suo cavallo. Ero più che sicuro che non avrebbe mai finito in tempo e così avremmo potuto ritrattare il pagamento. Gli dei trovarono geniale la mia idea e così proposero l'accordo al gigante che accettò senza troppi problemi. Avevo sottovalutato il cavallo. Infatti sto ronzino lavorava come dieci uomini messi insieme e nel giro di tre mesi il muro fu quasi pronto! Tutti diedero la colpa a me (ma...ma...) dicendo che era stata un'idea mia e che quindi avrei dovuto risolvere quel problema io! Come potevo sapere che avrebbe finito così in fretta?!?!?! Odino mi minacciò di morte se non avessi impedito al gigante di completare il muro entro la fine dell'inverno (ma che bel papà 😒). Al muro mancavano solo poche pietre, l'inverno sarebbe finito in due giorni, io sarei morto e Freya l’avrebbe dovuto sposare!!! AAAAHHHH! Per fortuna il mio fratellone Thor (l'unico che in questa famiglia mi vuole un po' di bene) si offrì di aiutarmi. Organizzammo un piano: io avrei distratto il cavallo e lui avrebbe istigato gli dei contro l'architetto di modo che venisse licenziato. Così quella sera mi trasformai in una gnocchissima e sexyssima giumenta (un semplice incantesimo che svanisce dopo 12h) e iniziai a lanciare sguardi seducenti al cavallo dell'architetto. Questo, come mi aspettavo, iniziò ad inseguirmi ed io scappai nella foresta, sperando che il ronzino si perdesse. L'architetto rimase da solo, incapace di ultimare il muro. Thor, come da piano, convinse gli altri dei a licenziarlo, ma la cosa degenerò un tantino; gli dei iniziarono ad insultare l'architetto, a picchiarlo ed infine lo condannarono a morte, costringendo Thor ad ucciderlo a martellate. Nel frattempo io ero ancora nella foresta con alle calcagna quel cavallo che non riuscivo in nessun modo a seminare. Cercai di raggiungere Asgard...ma lui era più veloce... mi raggiunse… e così è nato Sleipnir, un carinissimo puledro ad otto zampe che continua chiamarmi “mamma”. È un amore! Sì, è una peste... ma è davvero un tenero e bellissimo cucciolone, proprio come la sua mamma ♡♡♡





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