La ragazza mi ha
lasciato è colpa mia, sono stato anche bocciato e non
andrò via, passerò tutta l'estate qui, compresi i
lunedì, quelli li odio di più non lo so ma
è così, odio i lunedì!".
Inizia così il ritornello di una nota canzone di Vasco
Rossi, oggi è lunedì, che palle un altro dannato
inizio di settimana! Ma poco importa, oggi farò il mio
ultimo esame della sessione estiva e poi me ne vado da Bologna per un
pò e vado a Riccione, dove ho una casa al mare e mi posso
godere il meritato relax dopo un anno di fatiche e sacrifici. Mi devo
recare in facoltà alle 13:00, non poteva scegliere orario
migliore il mio professore per farmi fare l'esame, avrei preferito
farlo alle 7 del mattino dei due ma va bene così, riesco a
ripassare un pò prima. Mi sveglio presto e metto su un buon
caffè, Fede, il mio ragazzo mi scrive un messaggio
dicendomi:" Buona fortuna amore per oggi, andrai alla grande, pensa che
dopo ti potrai godere tutta l'estate, sei fortissima amore". Sorrido,
lui sa sempre come mettermi a mio agio, è un ragazzo
speciale e sa sempre come farmi sorridere e come donarmi forza. Arriva
l'ora dell'esame e corro in facoltà, prendo il motorino e
quando salgo in sella mi metto il casco, metto in moto e vado. Arrivo
in facoltà in pochi minuti, aspetto fuori le 13:00
perchè dopo sarò ricevuta dal professore per fare
l'esame orale. Aspetto, aspetto, aspetto e si fanno le 13:09, sto
iniziano a diventare nervosa perchè temo che il professore
mi abbia tirato il pacco ma spero di noi perchè questo
significherebbe portami dietro per tutta l'estate questo esame visto
che dovrei aspettare la sessione di settembre per ridarlo, spero
vivamente di noi altrimenti questa facoltà la butto
giù come farebbe Godzilla, spero per il mio simpatico
docente che si faccia vivo. Aspetto ancora un sacco e incredibile ma
vero si fanno le 13:40 e del professore non vedo ancora l'ombra, inizio
a sbuffare rumorosamente, piano piano nella mia mente iniziano a farsi
strada delle nuvole di rabbia, il professore non mi ha inviato nemmeno
un messaggio per avvisarmi del ritardo, penso che mi sto seriamente per
incazzare. Si fanno le 14:15 e non c'è ancora nessuno che mi
abbia ricevuto, entro in facoltà e dico alla portineria con
grande sdegno:" Ma il professor Riccardelli si può sapere
dov'è? Mi dovevi ricevere alle 13:00 per fare l'esame? Che
fine ha fatto?". La portinaia della facoltà mi guarda
malissimo, prende un foglio e cerca qualcosa e mi dice:" Non so dove
sia il professor Riccardelli, deve aspettare signorina... Come si
chiama lei?". Sbuffo di nuovo, vengo qui da 3 anni e ancora non sanno
il mio nome, sto per incazzarmi sul serio e rispondo alla portinaia:"
Lizzi, signorina Irene Lizzi". Sono veramente incazzata, volevo fare
questo esame il prima possibile ma temo che non sarà
possibile perchè un professore ha avuto la brillante idea di
arrivare in ritardo, sono le 14:30, voglio andarmene a Riccione, sono
stufa di aspettare qui e sto anche morendo di caldo. Alle 15.00 mi
viene finalmente comunicato che il professore ha avuto la
dignità di presentarsi con appena 2 ore di ritardo, sono
incazzata come un toro a Pamplona, vorrei essermene andata ma questo
esame è troppo importante per me perchè
significherebbe estate libera da qualsiasi impegno di studio. Il mio
esame va bene, il professore mi fa anche gli occhi dolci, cerco di
distogliere lo sguardo mandandolo dentro di me allegramente al quel
paese, "Hai 50 anni e mi fai gli occhi dolci". Penso mentre sorrido e
ascolto il professore che mi spiega tutte le cose, cerco di non
guardarlo nemmeno negli occhi, sono molto arrabbiata per il ritardo di
due ore e questo qui mi sa che non mi offre nemmeno una coca cola alle
macchinette automatiche. Il mio esame finisce quasi un ora dopo, prendo
il mio 30 e ora mi posso godere l'estate, il prof mi stupisce e si
scusa per il ritardo e mi offre qualcosa alle macchinette e sembra
davvero dispiaciuto, forse l'ho giudicato male e questa cosa mi
dispiace molto, tante volte le persone sono ancora in grado di stupirci
a quanto pare! Il prof Riccardelli mi sorride e mi stringe la mano
dicendomi:" Si è preparata molto dilingentemente signorina
Lizzi, il suo esame è stato molto positivo, continua
così". Sorrido al professore e lo ringrazio e li dico un
pò frettolosamente:" La ringrazio di cuore prof adesso devo
tornare a casa perchè altrimenti perdo il treno per
Riccione, vado un pò al mare". Il professore mi sorride
dicendomi trattenendo una piccola risata spontanea:" Vada pure
signorina Lizzi, anzi la lascio andare sennò perde il treno,
si goda il sole, il mare e le piadine a Riccione, è stata
molto brava". Ci sorridiamo e io sono molto soddisfatta. Risalgo in
motorino e riparto in direzione di casa, appena arrivo salgo a fare
velocemente la valigia, prendo le prime cose che trovo nell'armadio e
le butto dentro, nella mia camera si crea un casino di vestiti che
sembra lo spogliatoio di una palestra e finalmente quando ho fatto la
valigia sono pronta per uscire e dirigermi verso la stazione, senza
dimenticare ovviamente le chiavi di casa di Riccione, altrimenti
avrò fatto un viaggio inutile e di ritornare a Bologna non
è una cosa che mi andrebbe di fare.
Quando arrivo in stazione devo fare il biglietto, ho poco tempo, il mio
treno partirà alle 16:35 e sono già le 16:25, ho
pochissimo tempo, non posso permettermi di perdere quel treno, non
può succedere. Aspetto impaziente il mio turno alla
macchinetta per fare il biglietto, ho fretta, mi muovo in modo agitato,
non riesco a stare ferma con il corpo, mi rendo conto che ormai quel
treno lo posso anche salutare, davanti a me ci sono dei giapponesi che
ci stanno mettendo mezzo secolo per fare un cavolo di biglietto, questi
inventano il water che ti riscalda il culo ma ci mettono 20 minuti per
fare un biglietto del treno, arriverò a Riccione tardi, non
mi va ma ormai non riuscirò più a prendere il
regionale delle 16:35. Purtroppo come avevo previsto perdo il treno,
insomma la solita fortuna che mi accompagna, mannaggia se il professore
non avese avuto quel ritardo ora sarei riuscita a prendere il treno.
Visto che ho perso il treno aspetto al binario 1 e prendo da bere alle
macchinette, il mio viaggio durerà solo un ora e quaranta
circa ma una bottiglia di thè freddo non può che
farmi bene. Aspetto e aspetto l'arrivo delle 17:35 dove
arriverà da Piacenza un altro treno che mi
porterà a Riccione, voglio solo arrivare a casa e mettermi
sul divano e guardare le mie serie televisive preferite, l'attesa mi
sta facendo impazzire! Maledetto treno arriva presto. Finalmente
arrivano le 17:35 e il treno proveniente da Piacenza arriva al binario
6 e quando si ferma salgo, mi metto a sedere, ho un viaggio un
pò lunghetto da affrontare ma so che arriverò a
casa e questa è la cosa più importante, cerco di
godermi il tutto mettendomi le cuffie dell'Ipod nelle orecchie e metto
su le canzoni della mia playlist preferita e il treno dopo pochi minuti
parte alla volta di Ancona ma io ovviamente mi devo fermare a Riccione.
Arrivata a Cesena sono talmente stanca che inizio a sentire le sirene
come Ulisse e sento queste vocine che mi dicono:" Non arriverai mai,
è un viaggio ancora molto lungo, perchè non hai
perso il treno prima?". Sento le voci che diventano sempre
più forti e mi chiedo come ha fatto Odisseo a resistere ma
penso che aveva dei tappi nelle orecchie molto buoni e anche costosi
forse. Finalmente dopo quasi un ora e quaranta di vaggio arrivo a
Riccione, il treno si ferma e il rumore della frenata è
assordante e quando il mezzo ha terminato la sua corsa posso uscire.
Apro la porta automatica ed esco dal treno e finalmente sono arrivata a
Riccione, voglio solo andare a casa però quasi quasi dopo
aver posato la mia valigia una passeggiata in Viale Ceccarini e Viale
Dante la faccio. Arrivo a casa e appoggio la mia valigia sul letto e la
disferò più tardi ed esco di casa per fare una
passeggiata rilassante, devo buttare fuori un pò di stress
che ho accomulato. Arrivo in Viale Filippo Corridoni e dopo l'ufficio
postale c'è una bellissima sala giochi, si chiama "Happy
Days" ed è situata dietro a Viale Ceccarini, decido di
entrare, voglio giocare un pò. Compro 44 gettoni che
userò anche nei prossimi giorni perchè
rimarrò qui un pò e non vorrei mai rimanere
senza. La sala giochi è immensa e non so a che cosa giocare,
sono più indecisa di quando apro il mio armadio e non so
cosa mettermi, odio queste situazioni, decido di provare a vincere un
peluche ma con la fortuna che ho la macchina accetta solo i soldi veri
e non i gettoni della sala giochi, si, sono molto fortunata vero? Cerco
di vedere quali peluche posso riuscire a prendere più
facilmente, è una scelta molto ardua e difficile, studio
bene la situazione in modo di prenderlo senza troppi tentativi e
mettere troppi soldi, ne ho già vinti un paio e spero di
riuscirne a portare a casa un altro. Dopo una lunga ricerca finalmente
trovo il pupazzo che mi piace, uno di Anna, la principessa del film
Disney "Frozen" è molto carina perchè ha la testa
gigante e sembra super morbidissima, non posso fallire, lo devo
prendere per regalarlo alla mia sorellina, so che ce la posso fare.
Inserisco i soldi e inizio a muovere l'artiglio per afferrare il
peluche, sono molto concentrata sul da farsi, ogni minima disattenzione
potrebbe costare cara, devo pensare prima di agire anche se il tempo
che mi da il gioco per farlo è veramente poco, devo fare in
fretta, anche un dannato videogioco adesso ti deve mettere l'ansia di
fare presto. Posiziono l'artiglio sul pupazzo di Anna, controllo le
varie angolazioni ma non ho più tempo libero l'artiglio e
vedo che non prende un peluche ma ben due, ovvero uno di Anna e l'altro
di Elsa, mamma mia due piccioni con una fava! Riesco a tenere i due
peluche incastrati nell'artiglio, sarà perchè ho
messo 7 euro in moneta o forse perchè ho avuto solo una
botta di fortuna ma che mi importa ho vinto non uno ma ben due peluche
che cadono esattamente nella buca della vincinta e io li prendo in
braccio e non vedo l'ora di regalarli alla mia sorellina. Gioco un
pò al gioco delle macchine che adoro fin da quando ero
bambina e dopo anche ad "The ocean hunter" e sparare agli squali e ai
mostri marini devo dire che è molto terapeutico per lo
stress anche se io non sono brava come il mio fidanzato che invece ci
sa giocare molto bene a questi videogiochi. Sono stata in sala giochi
per quasi un ora e torno a casa, faccio una breve passeggiata, sono
felice, la giornata era iniziata in modo non proprio esaltante ma ora
devo dire che tutto si è risolto, sono a Riccione, sono a
casa mia, finalmente... Arrivo a casa e ordino una pizza, mi metto sul
divano e mi metto il cartone della pizza sulle gambe e sorseggio una
bella lattina di coca cola fresca, se questa non è fare la
bella vita ditemi voi cosa potrebbe essere? Accendo la televisione, mi
guardo le mie serie preferite, l'orologio segna le 21:45, cavolo ma
quanto tempo sono stata in sala giochi? Li dentro perdo sempre il conto
delle ore ma non mi importa nulla, sono in vacanza ed è
estate, i problemi, le paure, le delusioni e le menate sono rimandante
a settembre, alla fine questo lunedì non è andato
così male come canta Vasco Rossi.
Credits: Vasco Rossi - Lunedì
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