Polvere

di fiore di girasole
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Yonoi, il mio amatissimo amico di nefandezze, mi istiga continuamente alla pubblicazione di tutto di più. Questo racconto vuole essere solo un abbozzo, un appunto, in attesa di riuscire a scriverne qualcosa di 'serio'. Lo considero un prologo, ma per adesso non ho il cuore di rattristarmi sui libri di storia, e invece di tenerlo a fare la polvere tra i file del pc - in caso non dovessi mai riuscire a scriverci niente - almeno lo condivido con chi voglia leggerlo.


POLVERE
di fiore di girasole


I lavori manuali sono tutto ciò che mi ha sempre fatto stare meglio: piallare qualcosa o montarla dandole una nuova foggia o un nuovo utilizzo - tutto quel sudore e quella fatica, quel segare e levigare che tiene occupata la mia mente e al contempo mi ripulisce l’anima dalle scorie dei sensi di colpa, riempiendo l’aria di inebriante polvere di segatura...
Polvere salvifica e asfissiante la definivo, amica maledetta dei miei momenti più grigi.
Amica quanto mai cercata e odiata;
mai desiderata eppure... amata.

“Polvere sei e polvere diventerai...”
che sia questa la nostra vera natura?Ciò da cui deriviamo e a cui tendiamo? Quella polvere che come il fumo delle sigarette nega il respiro ma dona tepore e conforto, è quanto di più simile alla nostra “materia prima”, quanto di più simile alla nostra sorte?

Polvere... la stessa che mi nega il respiro mentre sono in un campo, dietro una trincea a combattere per vacui ideali; quella polvere che prima definivo amica, chiara e luccicante come le stelle, ma che ora vedo in quella che è la sua vera natura di terra arida, riarsa e sterile.
Ora non riesco più a vedere un cielo stellato anche di giorno e, mentre senza accorgermene cado come una foglia, m’infrango contro questa nuda terra, realizzo che non vedrò mai più le stelle neanche di notte. Tutto ciò che vedo è solo un cielo marrone diventare grigio ed infine sempre più nero, mentre deglutisco la polvere che adesso avverto come una miriade di schegge taglienti che mi squarciano i polmoni, ed inalo l’odore acre del mio stesso sangue.

“Polvere sei e polvere diventerai...”
non avrei mai creduto di doverlo imparare così presto.





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