Neve, cioccolata ed influenza
Neve, cioccolata ed influenza
La
neve cadeva lenta e delicata, sfiorando ogni centimetro di asfalto e
vegetazione. I palazzetti e le case erano ormai completamente bianchi,
ad ogni fiocco la sensazione di pace gli riempiva completamente la
testa, il cuore e l'anima.
Non che avesse bisogno di
ciò per sentirsi in pace con se stesso: accanto a lui, con il
camino acceso ed il fuoco che scoppiettava, c'era lei.
Chi avrebbe mai immaginato che che la sua tanto amata Sakura avrebbe passato con lui il periodo natalizio?
Tra le mani stringevano entrambi
due tazze, una rosa per lei ed una verde per lui, colme di cioccolata
calda fatta in casa. Si erano divertiti parecchio tra cacao,
zucchero, latte, amido, baci e carezze per prepararle.
"Fose è un po' troppo amara" bonfocchiò
la ragazza aggiungendo altro zucchero all'interno della tazza, per poi
mescolare tranquillamente con il sorriso sulle labbra rosee e fini "Io la preferisco così" proferì, invece, il ragazzo sorridendole amorevolmente "Giustamente: di dolce ti basto io"
entrambi risero di gusto all'affermazione della ragazza, lui con una
punta d'imbarazzo ad imporporargli il viso, lei per l'espressione che
il ragazzo aveva.
"Shaoran..." Sakura richiamò l'attenzione del ragazzo "Sì?"
"Balliamo sotto alla neve?"
"Ma ci ammaleremo"
"Dai, solo cinque minuti, nulla di più" la ragazza posò la tazza sul tavolino di fronte al divano, congiuse le mani e quasi sembrò implorarlo.
Il ragazzo si passò la mano
libera tra i capelli castani, scompigliandoli un po', indeciso se
accontentare o meno la ragazza.
"E va bene, solo cinque minuti"
disse lui sbuffando divertito a causa della reazione della ragazza:
alla fine, era ancora una ragazzina nonostante i suoi diciotto anni.
Lo prese per mano, andando verso
l'entrata, entrambi s'infilarono i cappotti e le scarpe ed uscirono di
casa: il giardino era completamente innevato, così come le
chiome dei due alberelli che lo abbellivano e quelle dei bonsai.
Sakura intonò le note di una canzone, senza però parlare, iniziando a girare e giocare sotto la neve che cadeva "Allora, non vieni?"
chiese lei subito dopo, vedendolo ancora fermo vicino all'uscio di
casa, gli corse incontro afferrandogli la mano, entrambi ce le avevano
gelide.
Ad ogni passo un'impronta solcava la perfezione del manto bianco "Dai lasciati andare" disse lei ridendo, entrambi iniziarono a muoversi lentamente, cullati da una musica immaginaria e dal freddo della neve.
"Li, Sakura, siete svegli?" domandò una voce proveniente dall'altro lato della porta chiusa "Sì" risposero i due in coro, per poi tirare su con il naso.
"Ecco il pranzo" disse serena Tomoyo, facendo svolazzare i suoi capelli corvini "Mi raccomando, dopo prendete le medicine, ci vediamo domani"
disse po lasciando il vassoio su uno dei comodini accanto al letto.
Dopo che porta si chiuse alle spalle della ragazza, i due si guardarono
in faccia per poi ridere "Ti avevo detto ci saremmo beccati l'influenza!"
Ed eccomi qui, nuovamente in questo fandom!
E' la quarta storia che scrivo qui,
e visto che siamo in tema inverno/Natale, ho immaginato questi due
piccioncini alle prese con questa stagione.
Spero possa piacervi e possa rallegrarvi.
Mi è piaciuto molto scriverla, soprattuttol'ultima parte, mi ha divertita tantissimo!
In caso di errori fatemelo presente.
Vi lascio anche il nome della mia
pagina autore, nel caso vogliate seguirmi anche su Facebook: Fiore di
neve (@fioredinevepaginaautore), nel caso non la troviate potete andare
tranquillamente nel mio profilo e cliccare su uno dei bottoni per i
social.
Spero di tornare presto,
Vera.
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