Sherlock e la cannabis

di hola1994
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5.SENZA MEMORIA

Sherlock e sua sorella escono dall'edificio chiacchierando, mentre camminano un auto li investe... l'investigatore appare morto perché il sangue esce dalla testa, Jennifer lo guarda terrificata intanto qualcuno chiama un'ambulanza. I paramedici mettono sulle barelle Sherlock e sua sorella successivamente li caricano poi l'uomo guida fino all'ospedale. Jennifer guarda il fratello piangendo. Arrivati i paramedici scaricano l'uomo e la sorella poi li spingono nel pronto soccorso.”Cosa gli è successo?”domanda un'infermiera avvicinandosi alle barelle.”C'è stato un incidente, l'auto li ha investiti... lui sanguina dalla testa...”spiega l'uomo poi se ne vanno. Due donne li portano a fare delle radiografie, Sherlock è il più grave infatti viene trasportato in neurologia per essere operato e togliere l'ematoma vicino al cervello. L'operazione dura 11 ore! La notizia che Sherlock è ricoverato arriva anche a John. L'investigatore dopo essere stato operato viene portato in traumatologia perché nel reparto di neurologia tutti i letti sono occupati. Jennifer guarda suo fratello agitata. Mettono Sherlock sul letto poi se ne vanno.”Per favore riprenditi presto. Willy ha bisogno di te. Avrebbero dovuto investire me, io ho un braccio rotto.”dice accendendo la luce notturna per osservare Sherlock, sulla testa ha delle fasce. Telefona a John.”Sherlock! Sono le 24.30! Dove sei?! Perché mi fai sempre preoccupare?!”domanda agitato ripensando alla frase del collega.”E' il suo telefono, io ho un braccio rotto e lui credo sia in coma...”dice fissando suo fratello piangendo mentre parla si alza dal letto per andare alla macchinetta a prendere il tè.”E tu... hai solo un braccio rotto?”arrabbiato spegne la chiamata. L'adolescente guarda dalla finestra i neon accesi intanto beve. Finisce il tè e torna a dormire.

Sogno di Jennifer.

Dormo e all'improvviso squilla il telefono.”Suo fratello è morto. Mi dispiace.”dice l'uomo. Spengo la chiamata, velocemente mi vesto poi esco in strada... le persone che incontro puntano il dito incolpandomi della sua morte.”Sherlock è morto per colpa tua! Vergognati!”vedo Sherlock camminare sulle strisce pedonali e l'auto investirlo... resuscita per essere ucciso ancora.”SHERLOCK! ATTENTO ALL'AUTO!”grido disperata mentre corro John mi mette sul taxi legandomi al sedile. Guida fino alla scogliera nella brughiera.”Dovevi morire tu non lui!”dice uscendo dall'auto. Il veicolo essendo acceso cade e la caduta non termina mai.

Si sveglia ansimando e guarda suo fratello, con i sensi di colpa che la tormentano controlla l'ora sul telefono: sono le 03.45; non avendo più sonno legge degli articoli sulle piante.”Jenni...fer... perché sei vestita... così? E'... marzo... ci... siamo ubriacati ieri?”chiede confuso toccando la fronte fasciata, sentendolo parlare corre ad abbracciarlo... non le interessa se ha dimenticato 3 anni della loro vita.”E' luglio e siamo nel 2016. Hai un figlio di 4 anni: Willy. Vivo con voi per aiutarti...”suo fratello interrompe Jennifer contrariato.”Hai sempre voglia di scherzare... io non ho figli...”dice guardandola spazientito l'adolescente intanto che suona il campanello. Arriva un infermiere assonnato.”Mio fratello è sveglio! Non ci credo! Ditelo al medico!”ordina allegra all'uomo.”Signor Holmes quando arriverà il medico lo informerò che è sveglio ora dormi.”è rassicurante infatti Sherlock sembra più calmo poi l'infermiere se ne va. Alle 07.30 arriva John che lo saluta baciandolo.”Ho parlato con il medico tra una settimana andrai in un centro di riabilitazione, hai perso solo 3 anni della tua vita.”spiega competente non avendolo mai visto lavorare ne restano piacevolmente stupiti.”Cosa fai?! Io non ti amo! Allontanati da me! Idiota!”protesta arrabbiato respingendolo, il medico allora dalla tasca del pantalone prende una foto che raffigura: John, Sherlock, Jennifer e Willy neonato.”Questo è nostro figlio. Quando siamo andati a prenderlo aveva 1 anno.”spiega dolce all'amante indicando loro figlio. Un'infermiera mette sui tavolini girevoli dei feriti i vassoi della colazione e se ne va. John scarta la brioche poi imbocca l'uomo. Jennifer mentre inzuppa i biscotti nel latte li guarda felice. John lo ama molto e farebbe qualsiasi cosa per lui.





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