The Flower and the Snowflake

di Onceuponatime_agirl
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Alex

 

"Domani è il grande giorno finalmente. Me ne andrò da questo posto, da questi corridoi di nulla, da questi anni di amarezza. Sono felice, felice che tutti i miei sforzi mi abbiano portata al traguardo: potermene andare dall'Istituto per orfani. Mi dispiace solo lasciare Bay qui. Ecco spuntare le sue trecce dorate." sbirciò con la coda dell'occhio.

«Alex... Dormiresti con me stasera?»

Bay era una marmocchietta di due anni quando cinque anni prima arrivò all'Istituto: non si faceva avvicinare da nessuno, era diffidente, denutrita e portava i segni della violenza addosso. Stranamente si affezionò a lei, e Alex non poté proprio non voler bene a quegli occhioni blu così scuri e così brillanti di vita.

«Certo scimmietta!» si sistemò accanto a lei e le accarezzò il viso.

«Verrai a trovarmi?» sussurrò la bambina, fissando i piccoli cerchi invisibili che tracciava sulle coperte.

«Appena potrò ti porterò via con me.» la strinse forte «Te lo prometto Bay.»

La piccola scivolò nel mondo dei sogni poco dopo, mentre Alex le raccontava di come sarebbe stato il loro futuro assieme. Sapeva benissimo che sarebbe stato difficile. Solo persone molto facoltose potevano avanzare richieste tali in mancanza di requisiti: per adottare un bambino si doveva essere sposati, con un alto reddito e con l'impossibilità di concepire, ossia se uno dei due consorti fosse stato sterile. Eppure il suo unico pensiero era "Devo mettercela tutta per amor suo."

Si addormentò con questi pensieri e si svegliò alle prime luci dell'alba. Fece molta attenzione a non svegliare nessuno, si preparò e prese il borsone dove c'erano quelle poche cose che aveva: qualche vestito, qualche foto, i suoi pattini e i pochi libri che possedeva. Svegliò Bay perché si preparasse ad andare a scuola,"ho ancora un'oretta prima che il treno parta" pensò. Si sedette sul letto e sfregò le mani sulle gambe, lo faceva sempre quando era nervosa. Sul letto c'era la sciarpa di Bay, uno dei pochi regali che aveva potuto farle. Aveva imparato a lavorare a maglia durante un gelido inverno: i soldi erano un problema all'Orfanotrofio, e non potevano permettersi di comprare maglioni, sciarpe, cappelli: dovevano accontentarsi di quelli usati che però erano davvero ridotti male. Aveva otto anni quando imparò a cucire. Nell'anno in cui arrivò Bay ci fu la grande gelata, la temperatura arrivava a -15°; purtroppo aveva da parte soltanto quei pochi soldi che bastavano per comprare alcuni gomitoli, così ne fece quattro maglioni, due per Bay e due per lei, un cappellino ciascuno, e per Natale riuscì a comprare altra lana per fare una bella sciarpa rossa per la piccola. Ora chi avrebbe badato a lei? Fortunatamente le aveva insegnato a cucire, rattoppare e lavorare a maglia, altrimenti avrebbe dovuto indossare vecchi vestiti strappati, con buchi grandi quanto una mela.

«Tieni» disse porgendole la sua collana, una semplice catenina d'argento con un rettangolo trasparente incorniciato da bordi più opachi.

«No Alex, a me non serve.  Usala come promemoria, usala per tornare da me.» e la abbracciò.

"Questa ragazzina non smette mai di sorprendermi."

«Ti voglio bene scimmietta.»

Fu dura per Bay staccarsi da lei ma non poteva farle perdere il treno, così prese coraggio e la lasciò andare. I cuori di entrambe battevano all'unisono e ben presto una distanza immane li avrebbe separati. Per due anni l'una era stata la roccia dell'altra, impedendosi a vicenda di sprofondare in una solitudine claustrofobica e opprimente. Essere orfane di sentimenti non aveva reso la vita facile a nessuna delle due, ma il solo sapere di poter stare insieme le faceva andare avanti anche nei momenti più difficili.

Alex mise il borsone in spalla e iniziò a correre verso la stazione. Volando sulla neve fresca iniziò a fiorire in lei il pensiero che forse tutto questo le sarebbe mancato più di quel che voleva ammettere a se stessa.

Bay che si arrampica sugli alberi.

Il laghetto ghiacciato dove vado a pattinare.

I dolcetti che a volte mi porta Mag, la vecchia bibliotecaria, quando resto a studiare fino a tardi.

La neve, il ghiaccio, i pini.

Il treno arrivò. Alex si voltò a guardare ancora una volta Batron e salì su.





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