La Quinta Regola della Convivenza Perfetta

di _Kalika_
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*FanFiciton partecipante alla #XmasCountDown challenge indetta dal Fairy Piece*
 
Prompt usato (non presente in questo capitolo): È vischio quello disegnato sulle tue mutande?
 
 
 
 
La Quinta Regola della Convivenza Perfetta – L’invito
 
 
Prima regola della convivenza perfetta. Mai e poi mai lasciar prendere la tua posta al coinquilino, specie se il suddetto coinquilino è il tuo fidanzato e se si avvicinano le vacanze di Natale.
“MARCO-CHAAAANN!!” Il grido lacerò il silenzio dell’un tempo tranquillo atrio, riecheggiando fino alla porta di uno degli appartamenti che dopo qualche secondo si aprì di uno spiraglio. Ne uscì una testa dai capelli biondi e spettinati, che si ergevano sopra un volto calmo ed un paio di occhi azzurri incorniciati da una montatura sottile di occhiali da lettura.
Tempo pochi secondi, ed un missile formato uomo sibilò davanti ai suoi occhi per poi fermarsi di colpo. Il nuovo arrivato aveva i capelli corvini legati in una crocchia, in perfetto ordine nonostante il trambusto provocato, il viso arrossato dal freddo ed il pesante giaccone ancora ricoperto di neve, responsabile di una scia di ghiaccio lungo tutto il tragitto fatto per arrivare alla porta. Con un’espressione entusiasta guardò il biondo, sventolandogli in faccia una busta da lettera e saltellando sul posto come un bambino, forse per l’allegria o forse per il freddo.
“Posta! Per noi!”
Marco lasciò entrare in casa il ragazzo, che non esitò a levarsi il giaccone spargendo neve e ghiaccio mezzo sciolto per tutto il piccolo salotto del bilocale. Il biondo lo seguì sul divanetto, dove il moro aveva già provveduto ad infagottarsi di coperte per combattere il freddo pungente. Va bene, non ricevevano posta che non fossero bollette da tempo immemore, ma davvero non capiva tutto quell’entusiasmo per una faccenda così semplice.
O perlomeno, non lo capì fino a che Izou non aggiunse un’altra, significativa frase: “Da tuo padre!”
La mente di Marco si fermò per un lungo, terribile secondo. Fissò quasi sconcertato la busta piatta stretta tra le dita candide del moro. Sapeva cosa conteneva quella lettera.
Per quanto fosse felice di rivedere suo padre e i suoi fratelli, tremò di fronte alla terrificante immagine che gli si propinò davanti solo a pensarci.
Tuttavia, ormai non poteva evitarlo. Sospirò silenziosamente, sedendosi meglio sul divano accanto al ragazzo che aveva già iniziato a strappare la busta. Quello continuò intento nella sua opera, fino a che colto da chissà quale ispirazione si voltò sospettoso verso il biondo: “Tu.. non stavi studiando? Se vuoi la leggiamo dopo.”
Sciocco Marco a pensare che se la sarebbe potuta cavare. No, tanto valeva andare dritti fino in fondo. Con un cenno scosse la testa ed indicò la busta, invitandolo ad aprire il foglio.
La calligrafia sicura ed inconfondibile di Edward Newgate riempiva la lettera, che Izou aprì come un’importante pergamena – più una condanna a morte, avrebbe obiettato Marco – e lesse ad alta voce.
 
Gentili Marco Newgate e Izou Trèvise,
viste le vacanze natalizie in avvicinamento, la famiglia Newgate intende organizzare un cenone di Natale con annesso pernotto per festeggiare questo lieto evento.
Siete dunque entrambi invitati il 24 e 25 dicembre p.v. a Villa Newgate per ricongiungervi ai familiari e passare un paio di giorni in compagnia: l’istituto scolastico ha già approvato le mie richieste di assenza.
Con affetto,
Edward Newgate
 
Più o meno, questo era il succo della lettera. Seguivano l’indirizzo preciso dell’abitazione e gli orari del programma, più le firme di alcuni dei fratelli di Marco che a quanto pare erano già arrivati. D’altronde mancavano giusto un paio di settimane a Natale, e il biondo non dubitava del fatto che Ace e la sua ragazza Bonney fossero già arrivati da Alabasta.
 
Uno.
Due.
Tre.
Disastro imminente.
“Ma è una notizia fantastica!”
Davvero, doveva metterlo come postulato. Se avesse preso e letto da solo quel testo striminzito, magari avrebbe… no, non avrebbe potuto fare niente. Tanto valeva rassegnarsi al suo triste destino.
 
Era quasi sul punto di uscirsene con una battuta sarcastica, ben sapendo che avrebbe fatto imbronciare il suo compagno, quando scorse negli occhi di quest’ultimo un luccichio diverso dall’entusiasmo che era solito manifestare.
Era davvero felice, anzi emozionato all’idea di incontrare i familiari di Marco, e al biondo stesso non era difficile capire il perché. Non era certo la prima volta che incontrava la famiglia Newgate, anzi li conosceva da diversi anni – ogni incontro aveva un effetto disastroso per la psiche di Marco – ma c’era un’altra ragione ben più vecchia che giustificasse la sua sincera voglia di trovarsi all’interno di una famiglia, una vera famiglia.
Erano passati più di dieci anni da quando una rapina finita male aveva spento i suoi genitori, la sua unica famiglia, lasciandolo come unico superstite. Da allora, mentre scappava da una famiglia affidataria all’altra aspettando un’età che gli permettesse di arrangiarsi da solo, non desiderava altro che un vero nucleo familiare che fosse in grado di donargli il dolce ricordo che tentava in tutti i modi di non dimenticare.
Nonostante le sfide affrontate – dal carattere esuberante e non conforme alle regole, fino alla scoperta del suo orientamento sessuale in un mondo pieno di pregiudizi – non aveva perso il sorriso, anzi ne aveva fatto il suo scudo.
Se c’erano dei motivi per cui Marco ammirava il suo fidanzato, la sua stupefacente forza d’animo era senz’altro il primo fra questi.
Sorrise, alzandosi dal divano e ripiegando la busta della lettera pensierosamente.
“Va bene, poi rispondiamo a papà. Adesso andiamo a preparare i bagagli.”
 
 
 
 
***Angolo dell’Autrice***
Era da tanto che non scrivevo, e sono felice di aver trovato l’occasione per farlo con questa challenge. Volevo fare una One Shot, ma sono arrivata a pochi giorni fa con qualcosa come tre frasi scritte (prontamente perdute nell’USB rotta), quindi sono arrivata alla conclusione di non avere tempo per finirla entro oggi e poi alla soluzione tattica della suddivisione in tre capitoli, che intendo mettere entro Natale.
Questo (imminente, conoscendomi) disastro è dovuto al fatto che, oltre alle verifiche pre-natale, la scuola in generale e lo sport, mi hanno regalato per il compleanno i 10 libri delle saghe Dei ed Eroi dell’Olimpo (Percy Jackson) e niente, ho dovuto leggerli tutti in meno di un mese con disastrose conseguenze per tutti i progetti che avevo in mente, anche se adesso la mia mente è un turbinio di ispirazione per Ff Solangelo.
Ci tenevo inoltre a ricordare che non mi sono dimenticata di quella challenge sulle coppie Canon di One Piece, ma l’ispirazione per il testo mi ha abbandonato e non riesco a continuare come vorrei. Però vi assicuro che prima o poi aggiorno.
Ultima cosa: il cognome di Izou, Trèvise, è puro frutto della fantasia di mio fratello, mentre ringrazio il mio amico Claudio per avermi consigliato la scelta della fidanzata per Ace.
Detto questo, come al solito vi invito a lasciarmi una recensione per farmi sapere consigli, critiche o semplicemente cosa pensate del testo. A presto con il nuovo aggiornamento!
 
_Kalika_




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