Le vicende dei portatori di miraculous

di Gwen_Diupong
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Nell’anno 2027 una ragazza molto semplice, che trascorreva la sua lenta vita in un paese molto povero dell’asia in cui non accadeva mai nulla di speciale, passava ore a creare oggetti nella sua piccola casa che era l’unica cosa che le avevano lasciato i familiari morti per malattia.
Questa sua capacità era nota in tutto il paese che le portavano oggetti che noi comunemente butteremmo nella spazzatura Ma in quel paese non potevano permetterselo perché non avevano abbastanza soldi per ricomprarlo, al contrario dei paesi vicini più ricchi ed avanzati di loro.
Gli abbittanti del villaggio, per ringraziarla, le portavano ciò di cui aveva bisogno per vivere in cambio dei suoi lavori.
Un bel giorno arrivò una bellissima signora avvolta in vestito di chiffon blue cangiante verde.
Oltre a al suo vestito si nota anche il suo profondo sguardo di un bel verde smeraldo come le sfumature del vestito, che si posò sulla ragazza che era seduta al tavolo della sala in cui lavorava e accoglieva la sua clientela.
All’inizio spaventata dal quello sguardo in cui ci si perdeva, ebbe un attimo di esitazione prima di dire con accennando un sorriso.
“ salve, entri pure.come la posso servire?”
l’affascinante figura fece alcuni passi in avanti per poi arrivare di fronte alla ragazza, porgendole delle maglie vecchie e rovinate e dei cesti di vimini rotti disse.
“vorrei che mi creassi una borsa che possa riusare.”
La ragazza allungò la mano per prendere quegli oggetti, sfiorando le mani della donna ebbe come un flash di una piccola ombra alle spalle della donna che gli si parava davanti.
Scosse la testa e iniziò a strecciare i cesti di vimini per ricavarne dei fili con cui comporre la borsa, per poi andare a creare una fodera con le maglie vecchie.
Dopo dieci minuti che la ragazza lavorava la figura femminile si sedette sulla sedia che era di fianco al tavolo per poi porgerle un libro con so sopra posato un magatami.
“ questo sarà il mio pagamento spero che vada bene?”
La ragazza alzò un attimo lo sguardo vide che il libro aveva un aspetto molto vecchio con decori rossi su pelle marrone e sembrava di grande valore e che l’oggettino sopra era di agata rossa.
“ma è sicura di volermi pagare con questi due manufatti?”
Domandò con un tono dubbioso.
“ si, sento che essi risuonano con le tue energie. Il primo oggetto è un magatami e viene perlopiù usato da medium; sono persone che percepiscono gli spiriti che sono intorno a noi. Del libro non so dirti molto, che a perché è scritto in una lingua a me sconosciuta.
Mi sono stati dati in consegna da un strano saggio dicendomi che in un futuro a me prossimo avrei incontrato in uno dei miei viaggi una ragazza abile a creare le cose da altre.
Penso che sia tu la persona di cui mi stava parlando.”
Chiese perplessa indicandosi.
“ che avrei di cosi particolare?”
consegnò la borsa terminata, per poi sfiorare gli oggetti poggiati sul tavolo. Ssi irrigidì di bottò,perché un brivido la percorse per il braccio poi il corpo, fu come se avesse preso la scossa da quelle reliquie.
 
“tu abbia avuto la tua risposta!”
Disse la donna vedendo la reazione della ragazza. Prese la borsa e usci dalla casa.
La ragazza corse subito fuori per fermarla perché aveva ancora troppe domande da porre ma ella era svanita nel nulla.
Cosi perplessa rientro in casa , decidendo che dopo le cose strane che erano accadute non avrebbe potuto concentrarsi sul lavoro.
Decise di andarsi a fare una doccia rilassante per riflettere su quello che l’aveva scossa come fosse un enorme tempesta emozionale.
I brividi che la percorrevano da testa a piedi non la lasciarono finché non posò il libro sulla scrivania in camera, per non perdere il magatami, la ragazza raccolse alcuni dei cordini che aveva in casa per creare un laccio che usò per legarlo al collo.
L’acqua schizzò sul magatami, qualcosa si scatenò nell’aria e la ragazza vide una figura immobile e china su sé stessa. Il suo corpo esile era scosso dai singhiozzi ed emanava talmente tanto dolore che perfino lei, pietrificata sotto la doccia, riuscì a percepirlo. Le lacrime bagnarono anche le sue guance e non fu capace di fermarle in alcun modo.
incapace di capire ciò che le stava accadendo.
incapace di fare qualunque altra cosa e stanca di tutto ciò che le era successo quel giorno, decise di andare a dormire.
 
 
 
 
 




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