Ringrazio
anche solo chi legge.
"Questa
storia partecipa al Calendario dell’Avvento (Ripopoliamo i
Fandom!) indetta dal
gruppo facebook Il Giardino di Efp.”
6 dicembre.
SESTA CASELLA. (6 dicembre)
Obbligo:
- Scrivi una storia ambientata durante il cenone di
Natale. Omicidio a
tavola.
Natale
col morto
La
donna si piegò in avanti, sentiva il brusio di voci
e lamentele che si alzava dal lato del tavolo su cui erano seduti i
figli,
sospirò e adagiò il pollo di Natale sulla tavola
imbandita.
“Bambini,
non litigate anche a Natale” li riprese.
Il
marito si piegò in avanti e ispirò la fragranza
che
si alzava dal pollo.
“Sembra
davvero squisito, cara” disse.
“Lo
dici ogni anno, tesoro. Ora potresti alzarti per
tagliarlo?” chiese la donna. Il brusio da parte dei figli non
era cessato.
Qualcosa di denso e scuro cadde dal soffitto.
<
Cosa?> si chiese la donna.
Il
consorte si alzò in piedi e prese il trinciapollo.
“Ringraziamo
questo meraviglioso cenone di Natale, per
il fatto che finalmente stiamo insieme…” disse.
Questa volta la goccia gli
cadde sulla fronte.
“Che
diamine…” si lamentò l’uomo,
mentre la moglie gli
prendeva un fazzolettino di carta.
“Che
schifo, papà”. “Che diamine
è?” chiesero i due
ragazzini.
Il
soffitto si aprì e ne ricadde un corpo in
putrefazione, il tavolo si sfondò e il teschio, con solo
metà della pelle
ancora attaccata e i vermi al suo interno, rotolò fino al
pollo.
“Oh
mio dio!” gridò la donna, svenendo.
“Bambini
non guardare, non guardate!” sbraitò
l’uomo,
correndo verso i figli che stavano strillando all’unisono.
*******
“Poteva
mai esserci un Natale senza morto, Bones?”
chiese Seeley.
“Non
chiamarmi bones” si lamentò Temperance, mettendo
il teschio all’interno di una busta di plastica dei reperti.
Booth
guardò il pollo per terra e sospirò.
“Qui
stavano festeggiando alla grande. Dev’essere
veramente uno shock…”. S’interruppe.
<
Non era sotto Natale che lei ha perso la sua
famiglia? Forse è per questo che alle volte è
quasi come un robot > pensò.
“…
trovare un morto. Anzi, vederne uno che ti piomba
addosso”. Concluse diversamente, guardando la porta aperta
che conduceva al
salotto, intravedendo un ampio albero di Natale.
“La
morte non si ferma perché è in corso un
festeggiamento, anzi, sotto Natale il numero di morti spesso aumenta
proprio
per l’incapacità delle persone che ci possano
essere sofferenze in momenti per
loro sacri.
La
sacralità in altre culture, invece, è molto
più
legata a riti di passaggio di questo tipo. La gioia non viene ricercata
ad ogni
costo e questo aiuta la rassegnazione” rispose Brennan.
L’agente
dell’FBI sospirò pesantemente.
L’antropologa
alzò lo sguardo dal cadavere che stava
mettendo dentro delle buste.
“Che
c’è?” domandò.
“Se
proprio devi fare la secchiona anche a Natale,
dimmi qualcosa del ‘nostro amico’”
rispose Booth.
“Amica.
Direi una donna caucasica, anche abbastanza
giovane. È stata uccisa e murata nel tetto, una perdita
nelle tubature della
casa di sopra ha portato a un cedimento del soffitto che ci ha permetto
di
ritrovarla. A occhio e croce è stata probabilmente uccisa
durante un altro
cenone di Natale” rispose Brennan.
“Le
coincidenze… dimmi, cosa ti fa credere una cosa
del genere?” chiese Booth.
Temperance
indicò un frammento del vestito della
donna, su cui era riportato sbiadita una testa di renna e la pallina di
Natale
che teneva stretta con la mano mummificata. Si voltò e
indicò anche un coltello
da tacchino al suo fianco, sporco di sangue.
“Probabilmente
quella è l’arma del delitto. Quindi non
è finito molto bene il Cenone” spiegò
con tono atono.
Booth
si massaggiò la fronte.
“Cenone
di Natale con delitto che viene riscoperto
durante un normale cenone di Natale, che è diventato col
morto.
Questo
sì che è lo spirito natalizio”
borbottò.
<
Sempre meglio di quando abbiamo trovato morto ‘Babbo
Natale’ e lo aveva ucciso un altro Babbo Natale >
pensò.
“Penso
che se lo passassimo insieme noi due, tu con il
tuo comportamento protettivo da maschio Alpha ed io con il mio
raziocinio che
ha compreso che le pulsioni si possono sfogare nell’ambito
sessuale, cosa del
genere con accadrebbero” disse atona Temperance.
Seeley
avvampò.
“Per
quanto concordi, fortunatamente lo hai detto a
me. Un altro lo avrebbe scambiato per un invito ambiguo”
rispose con voce
rauca.
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