Suono di pioggia

di WildRose
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Questa pioggia acre
d'aghi liquidi
suona.
Pare quasi il respiro ansante di un vecchio ,
il lamento del lupo che canta la sua solitudine,
il rantolo soffocato di chi non conosce sogni.
Suona come fosse triste, per la sua monotonia.
Suona come aria di un luogo sicuro, abitudini
e nessuna variazione di frequenza.
Suona come uno scalpiccio di passi affrettati
se la serata si fa uggiosa e urge un ombrello.
Suona un po' vaga, un po' vicina, un po' troppo lontana.
Ricorda l'ordine di una fila di formiche,
il planare indeciso di una falena
s'una corolla insonne
e quello strano fischio che occupa i sensi
quando non ci si sente che vacui.
Somiglia un poco alla mia vita smorzata,
a una festa mancata
e a una spenta dal fumo.
Ed anche al mio animo bruno,
cumulo di ceneri rossastre sparse
in un grumo amaro.
All'orgasmo di un fuco,
al mio flusso di coscienza cupo.
Suona.
Come densa sassaiola distilla lacrime
sul cemento,
sulle lingue di chi s'infradicia
sotto i suoi spilli.
Si attenua
e suona come il sussurro celato
in un battito d'ala
o palpebra.
Rammenta gemiti, brividi e voglie,
stivali che calpestano un letto di foglie.
Si estingue
e mi lascia intenta a ricucire
memorie perdute,
dipinge con quiete
il mio manto di cute.






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