Sono a scuola, sembra una mattina come un altra, le solite cose da
fare, le solite facce, la solita routine quotidiana che ti assila
eppure questa giornata di scuola che sta per cominciare
cambierà per sempre la mia vita.
Siamo nel periodo dell'autogestione, tutte le scuole italiane
manifestano aspramente contro il decreto Gelmini, alunni, professori e
personale ata tutti uniti dalla protesta. Visto che c'era autogestione
le lezioni praticamente erano sospesi o perlomeno alcuni prof avevano
deciso di farle, io ero in aula informatica, non c'era nessuno e
così sono andato su Google e ho digitato "Max Pezzali -
Ritornerò". Il primo risultato è quello di
Youtube e ci clicco sopra. Accendo le casse del computer, i pc della
scuola erano vecchissimi e lentissimi e il sistema operativo era ancora
Windows 98 probabilmente, per caricare anche solo una pagina ci metteva
una vita. Alla fine dopo un lungo caricamento la canzone parte, le
parole di Max si fanno subito largo nel mio cuore:" Ti ho cercata in
mezzo ai volti vedevo intorno a me, io credevo di trovarti
più inafferabile, ogni tanto mi illudevo fossi veramente tu
e sentivo la tua voce anche se giù non c'eri
più... Ritornerò". Parole tristi, malinconiche ma
bellissima allo stesso tempo, durante la canzone mi metto a
canticchiare pensando di essere solo in quell'aula informatica, invece
vicino a me noto una ragazza che mi sorride. Una ragazza molto carina
capelli mori legati da una coda di cavallo, una maglietta gialla e dei
jeans neri e le Converse ai piedi, mi sorrideva mentre mi osservava
cantare e ci scambiavamo qualche sguardo sorridendo, ci fu subito molta
complicità tanto che ad un certo punto la ragazza mi chiese
in modo divertito:" Wow anche tu ascolti Max Pezzali? Io sono una sua
grande fan sai, comunque piacere, io sono Irene". Osservo Irene che
aveva tutta l'aria di essere la classica primina timida, riservata e
secchiona e io le stringo la mano dicendole sorridendo:" Piacere
Federico ma chiamami Fede, si anche io sono molto fan di Max Pezzali ma
toglimi una curiosità se puoi... Non ti ho mai vista al
Sabin ed è la prima volta che ti vedo oggi". Irene
è spiazzata da questa domanda e avrà pensato:" Ma
farti gli affarri tuoi no eh? Mamma mia che impiccioni questi ragazzi".
Dopo un momento di incertezza mi sorride e mi risponde sorridendo:" Non
faccio il Sabin infatti io ma il Fermi, sono qui come esterna visto che
mi avevano detto che c'era l'autogestione, ho una amica che fa il Sabin
e mi hanno fatto entrare, menomale che non mi hanno lasciata fuori". Ci
mettiamo a ridere subito, questa ragazza è molto simpatica e
ha un entusiasmo che io non avevo mai visto prima in una ragazzina.
Irene prende subito l'iniziativa dicendomi in modo deciso mentre mi
sorride:" E tu invece immagino che fai il Sabin, questa è
una bella scuola, sono sicura che qui ti troverai molto bene, aver
incontrato te mi ha fatto molto piacere, non so perchè ma
sento che tra noi due c'è una sorta di alchimia speciale".
Sorrido ovviamente perchè ci conosciamo da neanche 5 minuti
e questa mi parla giù di alchimia speciale e tutte queste
cose assurde sull'amore vero, ci manca solo che adesso mi chiede di
sposarmi. Mi parla di lei e della sua vita, che fa ginnastica artistica
e che la sua allenatrice è sua sorella maggiore e che suo
padre fa il militare invece, ascolto tutto con grande interesse, mi
piace sentirla parlare perchè ha una voce molto dolce e
tenera, non è per niente stridula, inoltre il tono
è sempre ben impostato e non esagera mai nel dire le cose,
per avere 15 anni e per parlare con un ragazzo sconosciuto penso che
questa ragazza abbia superato tutti i miei scetticismi a riguardo e
anche io le parlo un pò di me senza andare troppo nei
dettagli anche perchè non ce ne era proprio bisogno di
farlo.
Dopo aver parlato del più e del meno per un pò
Irene mi sorride dicendomi:" Comunque vuoi vedere un film, ho portato
la mia chiavetta USB e ho un sacco di film dentro e ce ne potremo
guardare qualcuno tanto c'è autogestione e nessuno ci
può dire nulla, anzi casomai andiamo in aula magna che
c'è pure il proiettore, lo guardiamo molto meglio e stiamo
più in pace, che vuoi vedere". Sorrido, mi ha appena chiesto
di vedere un film insieme e ci conosciamo da 4 minuti e le dico
sorridendole molto divertito:" Che film hai nella chiavetta USB? A te
cosa andrebbe di guardare? Mi cogli un pò alla sprovvista
sai". Irene mi abbraccia e mi dice sorridendo:" Ne ho davvero tanti,
sono tutti divisi per cartelle, ci sarà qualche film che
vorrai vedere, dobbiamo impegnare il tempo in qualche modo, ho tutti i
generi e non so quanti titoli, basta che mi dici che cosa vuoi vedere,
ho anche qualche serie televisiva ma poca roba, di film ne ho tanti
invece". Osservo l'orologio e sono appena le 09:04 e dico ad Irene
sorridendo:" E che dovrei anche fare matematica Irene, non so davvero
che cosa guardare, se non faccio gli esercizi è un casino".
Irene senza pensarci due volte mi dice con decisione:" Abbiamo una
giornata per fare tutto, ti aiuto io per gli esercizi di matematica
dopo, te lo prometto, allora che vuoi guardare". Sorrido e rispondo a
Irene sorridendo:" "Aladdin", c'è l'hai nella chiavetta
USB?". Irene sorride e mette la chiavetta attaccata al computer e
selezione le varie cartelle e vedo chiaramente la cartella con su
scritto "Disney" e Aladdin è uno dei primi, mi sorride e mi
dice in modo divertito:" Può bastare come risposta Fede? Dai
guardiamo il film". Decidiamo di andare in aula magna dove
c'è il priettore e lasciamo l'aula computer.
Sistemiamo tutto per la proiezione e facciamo partitre il film e ci
mettiamo a sedere e Irene mi sorride dicendomi:" Grazie per aver
accettato di vedere un film con me, ti conosco da poco ma sento che io
e te abbiamo una alchimia particolare, non me lo spiego ma riesco a
percepirlo". Le sorrido e le dico ridendo:" Che cazzo sei un jedi che
percepisce la forza e vede nel futuro? Sei già
così avanti Irene?". Irene si mette a ridere e mi dice
camuffando la voce come meglio riesce a fare:" Fede sono tuo padre".
L'imitazione di Darth Vader non era venuta proprio bene però
il tenativo era apprezzabile, guardiamo il film, "Aladdin" è
uscito nel 1992 ed è considerato uno dei film che ha
contribuito al rinascimento Disney iniziato nel 1989 con "La
Sirenetta". Irene mi racconta che "Aladdin" è uno dei suoi
film preferiti da quando era piccola, Jasmine è una delle
sue principesse preferite perchè è coraggiosa e
si vuole innamorare perchè è davvero ama qualcuno
e non perchè le viene imposto, lei sorride ad ogni scena e
entrambi sappiamo quasi le battute del film a memoria, come se
l'avessimo doppiato noi. Quando arriva la scena della canzone "Il mondo
è tuo" Irene mi prende la mano e me la stringe e mi canta:"
Il mondo è tuo è sorprendente accanto a te". Mi
stringe la mano e non riesco a credere che questa ragazza si sia
già innamorata di me, quando si dice il colpo di fulmine
eppure Irene mi ha tenuto stretto la mano fino alla fine, ci siamo
scambiamo numerosi sguardi durante la proiezione ma entrambi avevamo un
pò paura, lei era ancora una bambina alla fine eppure sembra
già così dannatamente matura, una giovane piccola
donna.
Qualche giorno dopo Irene mi chiama e mi chiede senza fare giri di
parole:" Ci possiamo vedere sabato sera a cena, andiamo al ristorante
cinese e se vuoi possiamo andare al cinema, ti va? Mi farebbe molto
piacere uscire con te". Le dico di si senza pensarci troppo e arriva il
giorno del fatidico appuntamento. Ci troviamo davanti al ristorante
cinese e lei incredibile ma vero non solo è in orario ma
è pure in anticipo, non ci potevo credere e il giorno avrei
pensato che sarebbe venuto a nevicare per questo avvenimento, una
ragazza in orario... Un mistero talmente grandi che nemmeno un esperto
di attività paranormali potrebbe spiegare come sia
possibile. Noto subito Irene, era ottobre e faceva freddo o perlomeno
iniziava a farlo, giacca di colore azzurro, jeans neri e le immancabili
Converse ai piedi, capelli legati da una bellissima coda di cavallo e
il rossetto sulle labbra, si è fatta bella per l'occasione.
Entriamo dentro al ristorante e ci mettiamo a sedere, Irene mi
abbraccia e non si stacca da me neanche un attimo, sono suo e di nessun
altra. Si toglie la giacca e noto subito una felpa famigliare,
totalmente bianca e con Michael Jackson in bella vista e la scritta
"Bad world tour 1987". e le dico con molto entusiasmo:" Sei fan di
Michael Jackson? Bella la felpa". Irene mi guarda sorridente come non
mai dicendomi:" Si è il mio idolo, mi ha cresciuto
praticamente, so tutte le sue canzoni e i suoi balletti a memoria, a te
piace Michael, per me è l'unico e vero re del pop". Avevo
trovato finalmente una ragazzina di 15 anni che non ascoltava i
"Sonohra", i "Finley" o gli "Zero assoluto" ma Michael Jackson, insomma
l'asticella si era alzata notevolmente e mi parlava del mitico Michael
come se fosse una sorta di secondo padre, mi racconta che ha imparato a
ballare "Billie Jean" da molto piccola e spesso a casa nei momenti
liberi studiava tutti i passi di Jackson con una incredibile
determinazione. Le sorrido divertito e le chiedo con entusiasmo:" E di
italiano chi ti piace invece? Mi avevi detto di Max Pezzali ma ero
curioso di sapere se ti piaceva qualche altro artista nostrano". Irene
mi fa ok con le dita dicendomi in modo divertito e dolce:" Ascolto
moltissimo Ligabue, un pò di meno Vasco Rossi ma non lo
disprezzo, adoro Giorgia e Elisa, Fiorella Mannoia, I Lunapop e
sopratutto gli "Articolo 31" diciamo che per quello che riguarda la
musica italiana ascolto un pò di tutto a volte anche
Pavarotti e Bocelli, come musica internazionale oltre a Michael Jackson
ascolto Whitney Houston, i "Boyzone", i " Placebo". " Guns 'n' Rose",
"Gli AC/DC" e Shakira, alla fine la musica se è fatta bene
mi piace quasi tutta". Sorrido e sono emozionato, una ragazzina di 15
anni con questi gusti e vedute musicali è una cosa molto
rara sopratutto nell'era dell'avvento delle boyband uscite dai talent,
non avevo dubbi, questa ragazza era da sposare solo per i gusti
musicali che aveva e per tutte le doti belle che aveva. Irene mi
sorride cercando di scrutare i miei pensieri attraverso il mio sguardo
e sorridendo mi fa:" Fai sport tu Fede? Io faccio ginnastica artistica,
ho appena cominciato, si, sono un pò fuori età
per iniziare uno sport simile ma ho fatto tanti anni di danza moderna e
quindi ho deciso di iniziare questo meraviglioso sport, la mia
allenatrice è mia sorella maggiore poi, lei ha sempre fatto
ginnastica fin da quando era in fasce praticamente, domani ho
allenamento, spero di non cadere troppe volte". Mi alzo dal tavolo e
vado ad abbracciarla, mi trasmette una tenerezza unica e me la voglio
un pò coccolare e dopo averla abbracciata le dico
sorridendo:" Io faccio karate comunque sono cintura bianca e gialla,
anche io ho cominciato da pochissimo, mi piace molto come sport". Irene
diventa triste però e le dico in modo confuso:" Ho detto o
fatto qualcosa di male Ire? Perdonami se è così".
Irene mi prende le mani e mi dice sorridendo ma con la voce piena di
dispiacere:" No ma che! Tu non centri nulla, è solo che ho
avuto una brutta esperienza agonistica con il karate, lo fatto anche io
e sono arrivata a cintura gialla, poi è successa una cosa
non bella durante una gara, te lo racconterò un altra volta,
adesso non parliamo di cose brutte". Irene sorride e io con lei e
finalmente arrivano i nostri piatti.
Ci facciamo una mangiata incredibile tra involtini primavera, riso alla
cantonese e spaghetti di soia con verdure, ognuno ha assaggiato
qualcosa dell'altro e siamo davvero pieni, dopo aver pagato faccio una
passeggiata insieme e Irene mi dice sorridendo mentre camminiamo mano
nella mano:" Fede scusa la domanda ma ti volevo chiedere una cosa? Come
mai l'altra volta che abbiamo fatto gli esercizi di matematica facevi
fatica a fare calcoli all'apparenza semplici? Non pensare male
perchè io faccio schifo in matematica però ti
volevo chiedere solo questa cosa, ovviamente il fatto che tu faccia
fatica a fare 16x25 non modificherà in nessun modo la nostra
amicizia, con me sentiti libero di dirmi tutto quello che hai dentro,
non avere muri, sono tua amica e non devi aver paura di dirmi le cose".
Le prendo la mano e le dico sorridendo:" Irene purtroppo le mie
difficoltà in matematica sono legate ad una malattia che ho
avuto da piccolo, l'epilessia, è una storia molto lunga da
spiegare ma come hai detto tu anche prima non c'è bisogno di
essere tristi, pensiamo solo alle cose belle". Irene mi osserva negli
occhi e si agita dicendo a gran voce:" Come l'epilessia? Ce l'hai
ancora? Sei guarito vero? Oddio che stupida che sono stata a fare
questa domanda, ti chiedo scusa, perdonami sono una cretina". La
stringo a me e le dico baciandola sulle guance:" Ma che ne potevi
sapere tu? Non è colpa tua, hai fatto una domanda legittima,
ti racconterò meglio la storia in un altro momento, comunque
sono guarito e sto bene". Irene mi da il cinque dicendomi in modo
commosso:" Sei un guerriero, bravo Fede, ti voglio tanto bene". Ci
abbracciamo e facciamo una lunga passeggiata.
Dopo un ora circa Irene chiama suo padre per venirla a prendere e
arriva dopo pochi minuti, suo padre è un uomo alto e con i
capelli neri, molto robusto e appena mi vede mi squadra totalmente
dalla testa ai piedi, "Adesso sono rovinato" penso dentro di me,
chissà che film mentali si sarà già
fatto su di me che esco con sua figlia, non ci voglio pensare e si
avvicina a me con Irene che dice con entusiasmo:" Papà lui
è Federico, è un mio amico, può
restare a dormire da noi? Abbiamo il letto degli ospiti tanto in camera
mia". Suo padre mi guarda con uno sguardo che farebbe paura anche a
John Rambo e mi dice:" E così esci con mia figlia
Federico?". "Oddio lo sapevo, sono fottuto!". Sorrido, sono ansioso un
sacco e Irene lo nota dicendo a suo padre:" Papà
è un bravo ragazzo e un bravissimo amico, non iniziare a
fare il geloso per favore, lo stai mettendo in ansia inutilmente, siamo
solo amici, non ci dobbiamo sposare, lui dorme nel letto degli ospiti e
io nel mio letto, che film mentali ti sei già fatto scusami
eh? Comunque lo chiamato fuori io, non ti preoccupare". l'uomo si
rasserena e mi dice sorridendo:" Va bene, se mi dici così so
che mi posso fidare di te, non mi hai mai detto bugie Irene, ragazzi
andiamo adesso che è freddo". Saliamo in macchina e suo
padre mi ricorda un sacco l'attore e wrestler "The Rock" e mentre guida
mi dice:" Che squadra di calcio tifi Federico?". Sono ansioso e Irene
mi sorride con complicità e rispondo sorridendo:" Bologna".
E noto lo sguardo di suo padre che sorride dallo specchietto della
macchina e grida:" Grandeeeeeee... Allora puoi uscire con mia figlia
quante volte lo desideri, se eri juventino o interista con il cavolo
che uscivi con lei, grandissimo Fede". Irene fa uno sguardo di
rassegnazione ma ride sotto i baffi in realtà e cominciamo a
parlare di calcio, il papà adesso mi ha preso in simpatia e
parliamo del più e del meno, c'è meno tensione
adesso, sono molto più sereno.
Arrivati a casa Irene mi dice sorridendo:" Mia sorella è
fuori, c'è solo mia mamma in cucina che sta guardando la
televisione e fa le parole crociate, vieni che te la faccio conoscere".
Entriamo in cucina e sua mamma è una bellissima donna, non
tanto alta ma con dei bellissimi capelli neri, un grande sorriso e
degli occhi marroni molto affascinanti. e Irene con grande entusiasmo
dice a sua madre ridendo:" Mamma, lui è Federico, un mio
amico e te lo volevo far conoscere, oggi si ferma a dormire da noi,
dorme nel letto degli ospiti, è un bravissimo ragazzo".
Irene mi accarezza la schiena e sua madre mi stringe la mano
dicendomi:" Piacere Federico, sono Lucia, mi fa piacere che esci con la
mia Irene, comunque sono contenta che rimani a dormire da noi, vuoi una
tazza di tè caldo? Vuoi bere o mangiare qualcosa? Chiedi
qualunque cosa non ti preoccupare, sei amico di mia figlia e ti meriti
solo il meglio, per qualunque cosa chiedi pure". Sorrido e rispondo in
modo entusiasta:" Il tè caldo ora non mi va, grazie per
avermelo detto, magari dopo, posso prendere un bicchiere di Coca Cola?
Altrimenti va bene il tè caldo". Ci sorridiamo e Irene apre
il frigorifero e prende fuori una lattina di Coca Cola e me la porge e
mi dice:" Tieni bevila pure ma con moderazione però,
piuttosto non hai un pigiama con te'". Ovviamente ho lasciato il pigiama
a casa visto che non avevo previsioni di dormire fuori e Irene lo
capisce subito dicendomi:" Stai tranquillo che in qualche modo
risolviamo, magari te ne posso prestare uno di mio papà,
non credo che ci siano problemi, dai andiamo che ti faccio
vedere la mia camera". Irene mi prende per mano ridendo e mi fa vedere
camera sua, un letto bellissimo con le coperte colorate di rosso,
tantissimi mobili con sopra tantissime giochi di qualunque genere da
quelli di società più classici come il "Risiko" e
il "Twister" fino ad arrivare alle action figures della Marvel e di
"Star Wars" infatti è impossibile non notare la statuetta di
Anakin Skywalker, di Darth Vader e della Principessa Leila Organa sul
comodino vicino al letto e sopratutto impossibile non notare il
bellissimo poster del film "Il ritorno dello jedi" e le dico in modo
sorpreso:" Ma ti piace Star Wars? Se è così sappi
che sei la mia nuova idola". Irene mi sorride e mi dice sorridendomi:"
Ovvio che mi piace Star Wars, adoro il personaggio di Anakin Skywalker
anche se poi diventa Darth Vader ma è un personaggio
complesso quello di Anakin e poi Heyden Christensen è troppo
figo secondo me, è davvero molto bello come attore, comunque
mi piace molto sia la Marvel che Star Wars come puoi ben vedere". Le
sorrido e le do il cinque in modo divertito, osservo altre cose nella
stanza, il poster di Michael Jackson appeso appena subito dietro il
letto e sopratutto noto una foto di Irene che fa karate posta sul
comodino, Irene nella foto esegue un pugno indossando il karategi e la
sua cintura gialla con molto orgoglio, Irene mi osserva e mi dice
sorridendo:" Questa è la mia stanza, ho anche la televisione
con la playstation e SKY e li sulla scrivania c'è il mio
computer, mi metto il pigiama, riusciresti ad uscire dalla stanza un
attimo? Scusami ma sai sono una femmina e ho bisogno di una certa
privacy in questi casi". Sorrido ed esco dalla stanza per dare il tempo
ad Irene di mettersi il suo pigiama e io aspetto fuori e sua mamma ti
dice:" Ti ha sfrattato dalla camera Fede? Irene è molto
riservata per queste cose, comunque sono tanto felice che sei uscito
con lei, mi aveva parlato con lei con grande entusiasmo, era davvero
tanto tempo che non vedevo mia figlia così serena e piena di
vita, ti devo ringraziare perchè l'hai fatta davvero stare
bene in questi giorni, lo notato subito che c'era lo zampino di qualche
amichetto diciamo, grazie di cuore, Irene adesso è davvero
felice". Le sorrido e rispondo a sua madre ridendo:" Per me
è stato un piacere, Irene è una ragazza in gamba
ed è molto simpatica, si merita solo il meglio, grazie per i
complimenti che non penso nemmeno di meritare". La mamma di Irene mi
sorride e mi accarezza dolcemente la testa e aspetto che Irene mi dia
il permesso di entrare in camera da letto.
Dopo pochi istanti Irene mi fa entrare e appena apre la porta la noto
che indossa un bellissimo pigiama rosa e mi dice sorridendo mentre si
toglie i calzini rimanendo a piedi nudi:" Ti piace il mio pigiama? Lo
comprato in centro qualche giorno fa, appena lo visto ho deciso di
comprarlo subito perchè era davvero carino, mi piace davvero
tanto poi il rosa è uno dei miei colori preferiti, io sono
parecchio stanca e mi sa che vado a letto, mio padre ti presta un
pigiama, anzi se vuoi te lo può anche regalare visto che non
lo usa praticamente più, oggi è stata proprio una
bella giornata e a me ha fatto molto piacere passarla insieme a te, sei
un buon amico e quando si trovano buoni amici sulla strada è
sempre una cosa molto positiva e molto bella, a volte la vita penso che
faccia incontrare le persone per una ragione, le cose non possono
essere sempre lasciate al caso, tutto accade per un motivo ben preciso
a volte non riusciamo nemmeno a spiegarci perchè una
determinata cosa accade, alla fine penso che il bello della vita sia
fare le scelte giuste insieme alle persone giuste, io ti ho incontrato
per una ragione precisa in quell'aula informatica pochi giorni fa,
adesso non so ancora il motivo ma presto lo scoprirò anzi lo
scopriremo insieme, adesso basta filosofare, andiamo a letto, il cinese
è buono ma è pesante". Sorrido ad Irene e
l'abbraccio e mi metto il pigiama che mi ha prestato suo padre e anche
qui rimango fuori dalla stanza di Irene, ovviamente non ha ancora tutta
questa confidenza con me e quando mi sono sistemare per andare a letto
Irene prepara il letto degli ospiti e mi dice in modo molto
emozionato:" Mi prometti che ci sarai sempre per me, che non te ne
andrai, voglio che tu sia un buon amico". Abbraccio a me la mia amica e
le dico in modo ancora più commosso del suo:" Puoi stare
tranquilla Irene, io per te ci sarò sempre e comunque, ti
voglio un bene dell'anima, insieme a te sto davvero bene, oggi
è stata una bellissima giornata che abbiamo vissuto insieme
ti voglio bene". Irene sorride e mi da un bacio a stampo sulla bocca
dicendomi:" Chissà... Forse io e te un giorno saremo di
più che semplici amici, hai delle labbra molto morbide sai".
Sorrido imbarazzato e Irene mi dice sorridendo:" Ti va di diventare il
mio migliore amico? Forse è un pò troppo presto
ma sai non ho mai avuto un amico com te". Sorrido e la bacio anche
sulla bocca a stampo e le dico:" Godiamoci il presente Irene, a questa
domanda risponderà il tempo oppure ti ho appena risposto in
un modo solo un più dolce, ti adoro, buonanotte amica mia,
sono stanco morto, ci vediamo domani mattina". Irene sorride e ci diamo
l'ultimo abbraccio, ci sorridiamo e ognuno dorme nel proprio letto.
Osservo Irene che dorme e poi osservo il soffitto e penso:" Cavolo ho
trovato una migliore amica". Mi addormento felice e soddisfatto accanto
alla mia amica Irene, domani è domenica e possiamo dormire
quanto vogliamo perchè non dobbiamo andare a scuola, mi alzo
dal letto e do l'ultimo bacio ad Irene, le accarezzo le guance e la
lascio nel suo modo dei sogni ma la vorrei ancora riempire di coccole,
ci addormentiamo sapendo nei nostri cuori che il futuro per noi
riserverà tante bellissime sorprese.
Spazio Autore: Questa è la storia di come ho conosciuto la
persona più importante della mia vita al quale dedico ogni
mio pensiero e molte delle cose che scrivo. Oggi Irene ha 23 anni ed
è diventata la mia fidanzata, oggi festeggiamo 5 anni di
fidanzamento insieme, 5 anni di amore, risate, complicità,
di abbracci e anche di mangiate al cinese. C'è poco da fare
Irene mi va dal cuore alla testa. Grazie a chi leggerà
questo scritto che racconta il nostro primo incontro e le nostre prime
cose fatte insieme.
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