Amicizia infranta

di keiko_chan
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Era come un bel vaso, di quelli costosi che la gente ricca e amante del buon gusto ama esibire al centro di candidi centrini su antichi e possenti mobili di mogano scuro.
Uno di quei vasi che i bambini osservano bramosi di desiderio venendo seccamente rimproverati da vecchie megere incartapecorite.
Eravamo circondati da amici sinceri e chiassosi, un po' pazzi forse, uniti da un collante invisibile ma resistente.

Poi tutto si è rotto.

Il vaso si è incrinato per una sciocchezza e la piccola crepa ha intessuto una sottile ragnatela per tutto il vetro, mandandolo in frantumi.
Ora la nostra amicizia giace a terra, abbandonata, in mille schegge di vetro...
Schegge taglienti e affilate, dai contorni spessi e rozzi, irregolari.
La magia si è infranta, i raggi solari non giocheranno più ad acchiapparella tra i riflessi baluginanti del vaso e nessuno raccoglierà le schegge.
Nessuno vuole ferirsi per rimettere assieme i cocci.
Io non lo farò.
Tu forse non lo farai.
Chissà se quel vetro pregiato è destinato a restarsene abbandonato nella penombra, a fare da palcoscenico alla lieve danza della polvere...




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