ba-bà

di Dave Coraan
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Ba-bà!
 
Dorothy era puntuale come suo solito. L’ora dei giochi era l’unico momento in cui mi permettevano di vederla; erano solo una manciata di ore, ma a me bastavano.
Appena mi raggiunse mi salutò con un caldo abbraccio. Sembrava uno dei tanti pomeriggi che avevamo già passato insieme negli ultimi tre anni, eppure, quel giorno, le sue guance erano umide. Doveva aver appena finito di piangere. Sapevo il motivo.
Sua madre doveva averle detto che, loro due, domani si sarebbero trasferite a Sydney lasciandomi qua da solo. Senza dire una parola ressi l’altalena, così da permetterle di salire.
Passammo le nostre ultime ore insieme accompagnati dal solo rumore altalenante delle catene, a cui entrambi ci tenevamo stretti. Avrei voluto piangere, ma dovevo essere forte per lei.
Quando il sole mi batté sulla schiena capii che era ora. Dorothy elegantemente scese dall’altalena e mi abbracciò forte; le nostre ombre andarono a formare per un attimo un’unica entità, un legame indissolubile. Prima di andarsene mi diede un ultimo sguardo.
«Addio Ba-bà!» Poi si voltò e si incamminò verso casa.
Mai nei miei cento anni da Baobab fui più triste.




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