Natale

di TheWalkingNerd
(/viewuser.php?uid=852724)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Fiocchi di neve cadono sui loro caschi, sulle divise, sul terreno sporco di rosso. Malarkey infila due dita nel taschino ed estrae le sigarette; ne passa due a Skip, perché a Penk non ci arriva, rannicchiato lì sotto. Sarebbe più facile se non facesse così freddo; ma sarebbe ancora più facile se fossero a casa.
Bill stringe la fotografia tra le dita. Buck sussulta contro a sua spalla; vorrebbe dirgli qualcosa, ma che si può dire ad uno che è stato mollato a Natale e per di più si ritrova a gelarsi il culo in un buco umido, circondato dai crucchi? Un bel niente, ecco cosa.
Perconte scuote la testa alla tazza di neve e limone che gli porge Hoob. Non coprirebbe minimamente  brontolio dei loro stomaci; ma a quel punto dubita che anche una pioggia di rifornimenti potrebbe. 
Liebgott riprende a cantare, con la testa tiene il tempo. Dalla fossa di fianco, Luz replica l'imitazione di Dike. Perfino Doc sorride, stretto nell'uniforme troppo sottile. Non ci sono colpi di mortaio o mitragliatrici, nessuno urla dottore dall'altra parte del campo: va tutto bene, almeno per ora.
Toye asciuga i calzini sul collo, i denti che battono e le mani che tremano. Le fitte nella carne sono ormai un pulsare lontano; quasi non sente più il maledetto piede. Sarebbe meglio se lo tagliassero. Ma gli serve ancora.
Shifty cala il casco sulla testa e si aggiusta contro i bordi della trincea. Bull aspira una boccata dal sigaro; perfino il tabacco fatica a bruciare, con quel freddo. Lipton sbadiglia e sbatte le palpebre; servirebbe dell'altro caffé, ma le loro scorte sono a zero. Quella notte basteranno le frustate di aria gelida sulle guance e i canti nemici a tenerlo sveglio. È presto per chiudere gli occhi.
Winters si avvicina al fuoco, i fucile saldo tra le mani. Dovrebbero spegnerlo, perché i tedeschi sono vicinissimi e non aspettano altro che un passo falso per riempirli di piombo; ma lì fa davvero freddo e un fuocherello non farà del male a nessuno. Sono in una foresta, in fondo. Nix si acquatta vicino a lui. Dall'altra parte, Harry solleva le mani verso le fiamme.
Non è che un attimo; presto si ritroveranno a rannicchiarsi nelle trincee, a testa bassa, con i proiettili che fischiano a nulla dalle loro teste. Da un momento all'altro i crucchi spareranno loro addosso e la neve si macchierà di rosso. Ma, per il momento, va tutto bene.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3730092