Incubo Notturno

di Laura_Cross
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Forse sto sognando, forse sono ancora sveglio ed è tutto frutto della mia vivida immaginazione. L’angoscia mi corrode il petto e si ciba della mia anima; come se non bastasse, una voce spettrale scuote il mio udito.
 
Vuoto e freddo,
sudo e mi pento
di quello che ho detto,
senza capire
cosa poter fare
in questo mare,
un mare di dolore.
 
Quelle parole non hanno alcun senso per me: sono come i deliri di un pazzo, un ubriaco. Eppure, il mio corpo è paralizzato dalla paura ed il mio respiro è lento: sono come convinto che la voce possa farmi del male.
Mi ricorda qualcuno.
 
Tutto che muore,
muore la speranza,
dove sei viandante,
dove sei mia luce?
 
L’essere si trascina nell’oscurità, striscia come un serpente, sibila, si lamenta. Non lo vedo arrivare, ma lo sento. Sussulto quando una mano gelida mi accarezza la schiena, poi sale su e si stringe attorno al mio collo; emetto un rantolo, prego e penso pietà, pietà, pietà, ma è tutto invano.
 
Senza via d’uscita,
senza soluzione,
muori nella notte
mio caro sognatore.
 
Quando mi sveglio sono in preda agli spasmi e balzo giù dal letto. Brancolando nel buio, mi reco in bagno ed accendo la luce. Sullo specchio ci sono scritte due parole come se fossero state tracciate con un dito poco prima.
 
Tutto Muore.




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