Diademi di Quetzal

di fervens_gelu_
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Lamponi raffermi

 
Mi dici dove sei?
Giro in circolo
Qui intorno
Da giorni,
 
Sei scomparso
col vento pungente
di novembre,
scie di imperanti
per sempre,
 
Mangio la cena
che inchioda
il palato,
e ti aspetto
solo
nei deserti che insieme
abbiamo scorto,
con le lucerne del mondo
che si annullavano
quando marmellate
in barattoli d’argilla
rompevano sulla moquette
mentre
pettirossi
sganciavano latrati di niente,
 
Sento di appartenerti
nonostante le botte,
anche se gli altri
dicono
è solo violenza,
 
Mi appiglio ai ricordi,
lividi compaiono
e mi cospargo
di dolore e di cure;
 
Dipendo da sorti scoscese,
di buchi grossi alle vene,
come vele cerulee nel
Mar delle Azzorre e
bisturi in caverne di purezza
 
Chiudo le tapparelle
butto la chiave dagli
argentei riflessi,
raggomitolandomi
in piume
che credevo infinite,
lacci emostatici per emorragie d’amore

 




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