Questione di punti di vista

di James Harry
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31/07/1991
Caro diario,
Solo ora trovo il tempo per scriverti, siamo appena tornati da un viaggio incredibile e mi sono ora ora liberato degli zii e chiuso in camera (non sto più in sottoscala, addio ai ragni!). Quante cose sono successe in questi giorni! Oggi è il mio compleanno, intanto. E poi… ho scoperto che sono un mago!
Ci credi? Io, all’inizio, no. Però deve essere proprio così, l’ha detto Hagrid (un omone enorme, con la barba, buono ma che parla tutto male e fa magie con un ombrello rosa) e poi è scritto nella lettera (finalmente ho potuto leggerla, alla faccia dello zio Vernon!). Si è scoperto che mi vogliono in una Scuola per maghi dove erano stati i miei genitori, perché anche loro erano maghi. E come se non bastasse, ora ho uno zaino pieno di libri di magia, una gabbia con una civetta bianca bellissima (Edwige) che mi ha regalato Hagrid, una bacchetta che è la gemella di quella di un mago cattivo di nome Voldemort, che sarebbe poi tra l’altro quello che mi ha fatto la strana cicatrice a fulmine che zia Petunia cerca sempre di nascondermi e che ha ucciso i miei genitori.
Allora, sei un po’ confuso? Figurati io! Comunque, l’1 settembre devo prendere questo treno ed andare in questa scuola, che si chiama Hogwarts, e lì sapremo se sono davvero un mago o se è solo un bel sogno, il più bello e lungo di sempre. Io spero che sia tutto vero. Non vedo l’ora di andare in quella scuola, lontano dagli zii e da quel ciccione viziato di Dudley: sono certo che di gente così antipatica non ce ne sarà tra i maghi…. Ehm, forse corro troppo. A quanto pare la gente antipatica c’è dappertutto! Lo sai che nella via dei maghi dove ho comprato tutto (Diagon Alley, in piena Londra… Ma i Babbani, cioè le persone come me prima che scoprissi di essere un mago, non possono vederla!), in un posto dove c’erano tipo i vestiti per la scuola, ho incontrato un ragazzino-mago antipatico quanto Dudley? Forse anche di più di lui! Meno ciccione, però. E biondo in maniera più bella, il che lo fa somigliare più ad un angioletto che al maialino-Dudley…però beh, spero che gli angeli siano più buoni di questo ragazzo! Infatti, l’ho conosciuto quando provavo i vestiti per la scuola. Volevo anche fare amicizia, ma lui ha cominciato a parlare male a destra e a manca di tutto e tutti, mi ha chiesto se so giocare ad uno sport strano (Kwiddich?), che lui sapeva giocarci (sìbbravo), e che gli sfigati vengono mandati in una casa insieme a dei tassi di colore rosso (lo so, lo so, ci finirò di sicuro!) e che lui piuttosto che finire lì se ne andrebbe eccetera… Insomma, ehi, ok che tu sei un mago da sempre mentre io solo da poche ore, però non potevi essere più gentile? Vabbè dai, diario, ci saranno anche ragazzi-maghi simpatici, no? Hagrid è simpatico, ad esempio, anche se non è certo della mia età e grandezza! Insomma, io ci spero di conoscerne.
Ora però è proprio tardi, devo andare a dormire. Prega con me che questo non sia solo un sogno e che domani io sia ancora un mago che sta per andare ad Hogwarts… ti prego ti prego ti prego!
Ti voglio bene,
tuo Harry.
 
 
 
Dalle memorie di Draco Lucius Malfoy,
31/07/1991
Diario,
Manca un mese all’inizio della scuola ed oggi sono andato con mia madre a Diagon Alley. Solita noia, fare le spese. Roba da elfi domestici, se chiedi a me, ma lei voleva ci fossi anche io perché bisognava prendere le misure per i vestiti della scuola eccetera... La sai la novità? Era uscito il nuovo modello di Nimbus 2000! Se solo quegli sfigati di Hogwarts non vietassero l’uso delle scope ai nuovi del primo anno me la sarei fatta comprare da papà oggi stesso…e invece no, mi tocca tenermi ancora il modello vecchio per un altro intero anno! Beh, sempre meglio il modello dell’anno scorso che niente, comunque: pensati che stamattina ho conosciuto, nella boutique di Madama Mc Clan, un ragazzino che neanche sapeva cosa fosse il nobile sport del Quidditch! Ma dico, vuole venire ad Hogwarts e non sa neanche cos’è il Quidditch? Sarà un figlio di babbani. E pure povero, secondo me: c’aveva dei vestiti babbani giganti sformati e degli occhiali orrendi, tondi e rotti. Cose da Tassorosso, o forse, ancora peggio, da Grifon-cacca-doro. Peccato, tra l’altro, perché ha degli occhi verdi come smeraldi (molto da nobili, secondo me) che sarebbero stati intonati con la divisa di noi Serpeverde. Dico “noi”, perché io so già che, al contrario suo, sarò un Serpeverde. E vorrei ben vedere! Se quello straccio da pezzenti di Cappello Parlante osa mettermi in un’altra Casa, giuro che imparo a fare l’incantesimo per creare l’Ardemonio e che poi lo getto di persona dentro a quel fuoco eterno! Magari, dopo averci pure pisciato sopra? No, questo forse è un po’ troppo: “più garbato, Draco” mi dice sempre papà; può bastare ridurlo in meno che polvere.
Sarò Serpeverde. Come mio padre, come mio nonno, come tutti in famiglia. Perché sono un Malfoy, io.
In fede,
Draco




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