Why does my heart feel so bad?

di Lady Aquaria
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storiella commedia John wick "John, ma che cavolo...?!"
Lo sguardo di Aurelio passa incessantemente da te all'auto già da qualche minuto: non lo da' a vedere, ma pare sull'orlo di una crisi di pianto sin dal primo momento in cui l'ha posato sulla vittima. Agli occhi sgranati si è aggiunta un'espressione esterrefatta, come se fosse impossibile ricondurre l'accaduto a te.
Sai che cosa sta pensando, del resto è la stessa cosa che hai pensato la sera prima, quando, rientrato a casa, la tua amata Mustang ha esalato gli ultimi rantoli in garage.
Non può capire: era una questione di principio, accidenti. Ti sei ripreso l'auto che quel bamboccio di Josef Tarasov ti ha rubato.
Aurelio forse non lo sa, ma ti sei sentito morire in quel momento.
"Tu adoravi questa macchina." ti dice, incapace di nascondere il tono di rimprovero.
Non hai mai smesso di farlo, a dire il vero.
Aurelio si schiarisce la voce e torna a vestire i panni del professionista, seppur con un immenso sforzo: per uno come lui, amante delle belle auto, una macchina d'epoca ridotta così è una pugnalata a tradimento nella schiena e poco ci manca che ti dica "tu quoque, John?", sofferente come Giulio Cesare in Senato.
"Che ne dici?"
Professionista o no, riesci a scorgere un lampo di disapprovazione mentre ispeziona i rottami.
"Allora... il motore se ne sta per cadere..." un colpo "...la carrozzeria è tutta ammaccata..." due colpi "...l'albero motore è distrutto..." tre colpi al cuore "...e non so se l'hai notato, ma hai anche una bella crepa sul vetro."
Abbozzi un sorriso: è passato all'ironia, buon segno.
"Vuoi sapere che ne dico?" attacca, tirando una boccata dalla sigaretta e guardandoti. I nanosecondi che impiega a risponderti sono i più lunghi della tua vita. "Che la riparo."
Sei troppo esperto nel linguaggio non verbale per far trapelare la seppur minima emozione, ma quando pronuncia quelle tre parole, senti un sollievo tale che non riusciresti nemmeno a spiegarlo.
"Grazie di averla trovata." gli dici, facendo trasparire la gratitudine nella tua voce. Questo puoi concedertelo: non dimentichi un favore, quando te ne fanno uno. E non dimentichi anche chi te l'ha fatto.
"Ah, figurati. Ho fatto soltanto qualche telefonata." minimizza lui.
Gli allunghi le chiavi, ancora restio a lasciarla andare. Eppure devi farlo, per il suo bene.
"Fammi sapere quando hai fatto." concludi, impaziente di tornare in casa e, magari, prendere un muro a testate pensando a quanti danni hai provocato alla tua povera auto.
"Va bene." annuisce Aurelio. "Sarà pronta per Natale. Del 2030."
Ma che simpatico.
Intera o no, la tua bambina è tornata a casa. È questo che conta.

***
 
Lady Aquaria's corner
Ispirata da una serie di GIF su Tumblr, ho deciso di buttare giù due righe sul rapporto che John ha con la sua Mustang.
Sappiate che non è mia intenzione ridicolizzare il personaggio, anzi. Ho mantenuto i toni volutamente leggeri, segnalando commedia tra gli avvertimenti, perché secondo me ci vuole un po' di humour in quel film (e perché, anche se non lo fa vedere apertamente, John sul serio ha avuto un mancamento quando spegne il motore della sua povera macchina).
Il titolo rimanda all'omonima canzone di Moby.
Spero vi diverta così come ha divertito me scriverla.

Alla prossima!
  




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