Era morto insegnandogli il significato della parola amicizia, ma a che prezzo!
Il tuo cuore aveva per la seconda volta palpitato per un altro essere.
Un vincolo così forte che nemmeno la morte avrebbe potuto sciogliere.
Abbandonato atterra, come avvolto da un sonno profondo da cui non si sarebbe mai più risvegliato.
E tu continui a chiederti perché, perché lui?
Senti un vuoto.
Quei sentimenti che non ti sono mai appartenuti invadono il tuo cuore, la tua anima.
Una nuvola di ricordi ti avvolge.
"Vuoi sapere perché sono tornato in dietro?"
Buio… dolore…
"Perché sei mio amico"
Dolore, solo incessante, inesorabile dolore e allora urli ancora e ancora il nome di Khan.
Lo gridi con odio, ma non è abbastanza.
Per te educato a reprimere i tuoi sentimenti è tutto nuovo e spaventoso un alternarsi di luce e ombre.
Dovrai vivere da solo, ora che appena avevi capito cosa fosse un contatto umano, dovrai vivere senza calore, perché colui che per incarnava la parola amicizia non c è più.
Ti è stato strappato e con lui una parte di te appena nata.
Lo guardi, non hai mai distolto lo sguardo dal suo volto, dai suoi occhi; sembra sereno in pace è questo quello che si prova quando si dà la vita per un amico? Non è cosi che volevi imparare questa lezione, pensi mordendoti il labbro inferiore.
Lo invidi se tu che ora dovrai vivere una vita senza di lui.
Chiudi gli occhi, bruciano, ingolli il groppo che ti soffoca la gola, che non ti lascia respirare.
"Perché sei mio amico" fu un sussurro lieve tra le sue labbra .
Tu pronto ad accettare gli eventi questo non lo puoi, non lo vuoi accettare.
La bara viene chiusa e tu rimani lì.
La gente se ne va e tu rimani lì.
Lo fissi. Fissi quel cumolo di terra sei immobile, vedi ancora il suo volto.
"Perché sei mio amico"
Vorresti cancellare quel immagine, quel sussurro prima del oblio, ma non ci riesci allora nel tentativo chiudi gli occhi e rivedi i suoi.
Schietti e sicuri di averti insegnato una cosa che non conoscevi, che non avevi mai provato, ma di cui ora non potrai più fare a meno l’ amicizia.
Allora alzi la testa apri gli occhi e vedi l’ azzurro, lo stesso azzurro dei suoi iridi e sorridi.
"Perché sei mio amico" dici a voce alta.
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