Virtual Love

di Nora Fia
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Prologo


Emma si strofinò le palpebre, sbadigliò e riprese a bere il sesto caffè della giornata. 

«Ali, a che punto siamo?» domandò, lanciando di sfuggita uno sguardo all'amica.

Alice le restituì un'espressione annoiata prima di effettuare una complicata contorsione sul letto dove era stesa.

«Io credo che per oggi possa bastare...» suggerì.

Emma afferrò il cuscino su cui appoggiava la schiena e lo lanciò all'amica, colpendola in pieno viso.

«Alice, l'esame è tra pochi giorni!»

Quest'ultima sbuffò sonoramente e si alzò dal letto per guardare l'amica con aria di sfida. 

«Dovremmo fare in modo che la tua mente si concentri su qualcosa di più...» il suo sguardo si fissò su un punto indefinito della stanza.

«...interessante!» concluse alzando un dito.

Emma la ricambiò il commento dell'amica con uno sguardo interrogativo.

Alice ammiccò e prese il computer dalla scrivania su cui l'amica studiava ormai da ore, poi si acquattò in un angolo del letto. Emma alzò gli occhi al cielo e approfittò di quel momento di pausa forzata per rilassarsi: appoggiò il mento sul palmo delle mani e chiuse gli occhi, mentre il tic tic delle dita di Alice che battevano sulla tastiera si faceva sempre più lontano.

«Fatto» annunciò Alice sbattendo il computer sulla scrivania un po' troppo forte.

Emma sussultò, tornando alla realtà.

«Giuro che non stavo dormendo...» provò a giustificarsi.

«Non importa. Guarda» Alice indicò una foto sullo schermo.

Emma impiegò qualche secondo per capire a cosa stesse facendo riferimento l'amica.

«Quella è una mia foto!» esclamò.

«Lo so. Ti ho creato un profilo su questo sito di incontri» rispose Alice mentre imitava un inchino.

«Non ringraziarmi troppo, mi raccomando!».

Emma scosse la testa.

«Scommetto che è un covo di maniaci, non so come ti sia venuto in mente di fare una cosa del genere» rimproverò.

Alice aprì la bocca per ribattere, ma venne interrotta dal suono di una notifica.

Ping.

«Qualcuno ti ha scritto!» squittì saltellando.

«Avanti, guarda cosa dice» aggiunse, incapace di contenere il proprio entusiasmo.

Emma guardò l'amica, poi il computer davanti a lei.

Click.





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