L'inizio di un amore
L'inizio di un amore
Era ormai iniziato il settimo e ultimo anno a Hogwarts e gli
allievi più grandi stavano già facendo i conti con la montagna di
compiti che i vari professori avevano loro assegnato. Nonostante avessero meno
materie di tutti gli altri studenti infatti, erano quelli con più carico
di studio perché alla fine dell’anno avrebbero dovuto sostenere i
M.A.G.O., da cui dipendeva il loro futuro.
Proprio per questo Lily e le sue amiche si erano chiuse in
biblioteca a svolgere il tema di trasfigurazione per la McGranitt quando
qualcuno fece capolino dall’angolo della libreria dietro la quale stavano
nascoste tranquille.
<< Em em >>
<< Mmmm che vuoi Potter! >> disse seccata Lily
che non dovette nemmeno girarsi per vedere chi fosse. Le era bastato infatti il
sorrisino divertito di Alicia seduta di fronte a lei per capire chi era
arrivato alle sue spalle.
<< Ciao! Ecco mi chiedevo se avevi già fatto il
tema perla McGranitt? >>
chiese gentilmente il ragazzo che rimase sull’angolo della libreria senza
avvicinarsi al loro tavolo.
<< Perché anche se fosse? Non penserai che te
lo faccia copiare? >> rispose Lily che nemmeno si girò a guardarlo
ma continuò imperterrita a scrivere il suo tema.
<< No, veramente l’ho già fatto! E’
solo che scrivo come una gallina e cmq il tuo sarà sicuramente
più dettagliato oltre che decifrabile e così volevo chiederti se
potevi prestarlo a Remus.. >> disse tranquillo James guardando le spalle
della ragazza. Le amiche assistevano divertite alla scena e Alicia spostava lo
sguardo da Lily al ragazzo per non perdersi nulla.
Ma il sapere che il tema non era per lui ma per Remus
sembrò addolcire la ragazza che finalmente si girò e gli chiese
turbata.
<< Perché? Voglio dire, è successo
qualcosa a Lupin? >>
<< Si be.. è stato poco bene e ora è in
infermeria ma domani torna e vuole fare i compiti a tutti i costi, anche se lo
hanno esonerato. >> rispose Potter con una alzata di spalle. Evidentemente
non capiva completamente la scelta dell’amico.
<< Come sarebbe “è in infermeria”?
Da quando? >>
<< Be.. da ieri! <<
<< E perché nessuno me lo ha detto? >>
guardò indignata sia lui che le amiche come se fosse convinta di essere
l’unica a non saperlo.
<< Non guardare me,io non ne sapevo nulla … mica
dormo con loro! >> disse Alicia
<< Be però non ti dispiacerebbe, eh
Aly?! >> aggiunse maliziosa Stella.
James sorrise alle ragazze ma non ebbe tempo di
controbattere perché Lily, recuperate tute le sue cose, lo
afferrò per un braccio e lo trascinò fuori dalla biblioteca.
Quando furono in corridoio lasciò il braccio del
ragazzo e gli disse che sarebbero andati subito in infermeria. Potter non
capiva il comportamento della ragazza ma cominciava a sentirsi a disagio,anzi
era offeso… o forse triste. Lily non avrebbe mai reagito così se
ci fosse stato lui in infermeria.
Arrivati Madama Chips non li lasciò entrare.
<< Di nuovo Potter! No basta, Lupin deve riposare te
l’ho già detto. >> disse seccata.
<< Veramente non sono io… >>
<< Oh per favore Madama Chips ci lasci
entrare. >> chiese gentilmente Lily.
<< No. >>
Lily si girò di scatto verso James. Ora dava le
spalle all’infermiera.
<< E’ tutta colpa tua! Perché non
me lo avete detto?! Uffi, il mio ragazzo
sta male e per colpa dei suoi stupidi amici io non posso vederlo! >> disse
concitata e piagnucolante. A quelle parole Madama Chips fece un respiro
arrendevole. << E va bene Evans .. ma solo 5 minuti. >>
Lily fece l’occhiolino a James, si girò ed
entrò.
<< Ma tu
no! Sei già venuto 3 volte oggi e non deve affaticarsi! >> disse
fermandolo proprio sulla porta. Così dovette rimanere lì ma si
preoccupò di non perdersi nemmeno un secondo di quell’incontro.
Lily arrivò sorridendo al letto di Remus, si sedette al suo fianco e lo
salutò. James non riusciva a sentire nulla né poteva vedere il
viso della ragazza che gli dava le spalle. Ma vedeva chiaramente l’amico
sorriderle e parlarle tranquillamente. Lei gli diede dei rotoli di pergamena,
probabilmente appunti e compiti svolti, lo baciò sulla fronte e
uscì.
James la guardò triste quando gli sfrecciò
davanti poi guardò in direzione di Remus che lo stava salutando con un
gran sorriso. Salutò svogliato e si diresse dritto filato in dormitorio.
Una volta arrivato in camera ringraziò che Sirius
fosse in punizione e si sdraiò sul letto premendosi il cuscino sul viso.
Voleva urlare. Voleva gridare per fare uscire quel blocco che appesantiva il
suo cuore ma era troppo triste, non ne aveva le forze. Per la prima volta in
vita sua seppe che avrebbe pianto. Dopo un po’ che era lì
abbandonato alla sua solitudine qualcuno bussò alla porta. Stupito si mise
a sedere cercando di ricomporsi prima di dire un disinvolto <<
Avanti! >> allo sconosciuto. Era Lily.
<< Ti disturbo? >> chiese piano e un po’
imbarazzata. In 7 anni quella era la prima volta che entrava nel dormitorio dei
ragazzi.
<< No no vieni pure. >> rispose ancora più
imbarazzato e sorpreso.
Lily entrò e si chiuse la porta alle spalle.
Avanzò verso di lui e gli si sedette di fronte. Proprio sul letto di
Remus.
<< Che c’è? >> chiese James che
però tradì il suo tono disinvolto abbassando lo sguardo. Non riusciva
a guardarla negli occhi.
<< Ecco… volevo parlarti di Lupin >>
iniziò a dire esitante << si insomma… della sua salute
ecco. >>
<< Non capisco?! >> stavolta la guardò
dritto negli occhi. Era possibile che lei conoscesse il segreto
dell’amico. Be se c’era qualcosa tra i due era più che
plausibile. James non sapeva più cosa pensare ma si accorse che in fondo
non gli importava. “Se me lo chiede glielo dico!Così quel dannato
lupo impara!”… ma non fece tempo a pensarlo che già se ne
pentì.
<< Vedi, mi sono accorta che si sente male spesso e
così mi chiedevo se per caso non soffrisse di qualche malattia
particolare. Sai io sono figlia di babbani e non so molto su questo mondo,
forse esistono forme di malattia particolari o cose simili.. >>
<< Non ti devi preoccupare per lui. Ormai ci è
abituato e riesce a superarlo senza troppi problemi. >>. La voce del
ragazzo suonò più seria di quanto avesse voluto, di certo non si aspettava
le lacrime che cominciarono a rigare il volto di Lily. Lei lo guardava con
quegli suoi occhi splendidamente verdi e ora così tristi.
<< Posso farti una domanda? >> disse con voce
tremante. Lui annuì disarmato.
<< So che siete molto amici e che non tradiresti mai
la sua fiducia per cui non sei obbligato a rispondermi ok? >>
<< Cosa vuoi sapere? >>
Lily fece un respirò profondo poi abbassando gli
occhi e con un filo di voce chiese << E’ un lupo mannaro?! >>.
Calò un silenzio carico di tensione, paura,
tristezza. James guardava spaventato quella fragile creatura che, con il capo
abbassato, tremava in attesa di una risposta. Lui però non sapeva che
fare. Non poteva dirle di si ma non se la sentiva di mentirle. L’amava
troppo e vederla così lo stava facendo impazzire. Si alzò e
andò a sedersi accanto a lei. Esitò un attimo poi trovò il
coraggio per accarezzarle i morbidi capelli rosso scuro. A quel gesto lei
scoppiò a piangere inconsolabile. James avrebbe voluto abbracciarla,
stringerla forte a se e raccontarle tutto; dirle di loro, che erano animagus e
che infondo lui non era solo, che soffriva si ma era anche felice perché
un grande mago come Silente gli aveva dato fiducia. Ma nulla di tutto questo
gli uscì dalla bocca. Era come paralizzato dal dolore di lei e allo
stesso tempo si sentiva uno stupido per ciò che aveva pensato prima e
per come si stava comportando adesso.
Quando Lily si fu finalmente calmata un po’
alzò il viso e lo guardò. Aveva gli occhi rossi ancora più
verdi, il viso rigato dalle lacrime, i morbidi capelli dolcemente appoggiati
sulle spalle. Era bellissima. Accadde così. Non seppe mai dove
trovò il coraggio per farlo ma lo fece. Accarezzò quel viso
così dolce e la baciò. Lei non gli disse nulla. Si limitò
a sorridergli poi se ne andò.
James tornò a sdraiarsi sul suo letto con il cuscino
sul viso. Stavolta non voleva urlare. Era troppo vuoto per farlo. Era come se
in quel momento, quel bacio, avesse girato pagina e ora c’era solo il
bianco.
***
La settimana trascorse tranquilla come sempre e ne James ne
Lily raccontarono nulla agli amici. Ancora una settimana e ci sarebbe stata la
prima gita a Hogsmeade, tutti gli studenti si stavano già preparando.
James non sapeva se era il caso di andare ad invitarla e di certo le battutine
maliziose di Sirius non lo aiutavano.
Mentre era in biblioteca a cercare un libro su come trovare
un antidoto efficace a una pozione impossibile da preparare intravide, tra le
fessure sulla libreria, Lily e le sue amiche immerse in quella che sembrava una
conversazione piuttosto intima. Non sapendo resistere alla tentazione di
scoprire di cosa stessero parlando si avvicinò cauto e si nascose
proprio dietro alla libreria alle loro spalle. Ora c’era solo un muro di
libri a separarli.
<< Si può sapere perché non vuoi
dircelo? >> stava chiedendo seccata Alice a Lily.
<< Noi siamo tue amiche e se hai un problema vogliamo
aiutarti! >> aggiunse Stella.
<< Non ho un problema!
E’ solo che ho scoperto una cosa che mi rattrista un po’ tutti qui.
E cmq non può farci niente nessuno. >> Rispose la ragazza
sconsolata.
<< Pensandoci è da quando hai saputo che Lupin
è stato male che sei un po’ giù… >> disse fra
se e se Alice per poi rivolgersi nuovamente all’amica . << Non
è che ti sei innamorata di lui vero?! >>
A quelle parole il cuore di James ebbe un sussulto. Forse si
era solo illuso. Forse lei non aveva respinto il suo bacio solo per la
circostanza in cui si trovavano.
<< Non dire stupidaggini, certo che non mi sono
innamorata di lui! >> affermò fermamente la ragazza sconcertata
dalla deduzione dell’amica.
Il cuore di James riprese a battere… ma a ritmo molto
sostenuto.
<< E allora perché ti preoccupi tanto per lui?
Se ha i compiti o se ha bisogno degli appunti? >> chiese curiosa Stella.
<< Perché è evidente che soffre di
salute cagionevole e siccome si ritrova Potter e Black come
amici… >>
<< E Minus >>
<< Si va be quello non fa testo… cmq siccome non
ha degli amici affidabili nello studio ho pensato che gli poteva servire un
aiuto. E’ sempre stato gentile e disponibile con me… >>
<< Solo perché sei la ragazza di
Potter! >>
James stava quasi per far cadere un’intera fila di
libri.
<< IO NON SONO
LA RAGAZZA DI POTTER! >>
disse Lily alzando leggermente la voce, ma senza farsi udire da nessun altro
nella sala.
<< Be sarebbe anche ora che ti decidessi >>
Stella la guardava con aria di rimprovero e anche Alice che aggiunse. <<
Appunto, per quanto vuoi ancora farlo aspettare? E’ chiaro che per quanti
2 di picche tu gli abbia rifilato quello è cotto e quindi te ne
libererai solo parlandogli chiaro e tondo! >>
Lily cominciava a spazientirsi. << Ma io non voglio
liberarmi di James! >> disse, forse
con troppo entusiasmo perché le amiche a quelle parole si accesero come
lampadine. Si alzarono e andarono a sedersi ai lati dell’amica,
anziché di fronte come erano, e maliziosamente cominciarono a
bombardarla di domande.
<< Come come come? E da quando non ti vuoi liberare di
presunzione-Potter? >>
<< Si racconta, da quando lo chiami per nome? >>
<< Io… ma…be… ecco… >>
Lily stava diventando rossa e non sapeva che rispondere. In più
abbassò lo sguardo e prese a giocherellare con le dita cosa che
stuzzicò ancora di più la curiosità delle ragazze.
Significava che c’era qualcosa sotto.
<< Mmmm vediamo…. Non è che è
successo qualcosa che non ci hai ancora raccontato?! >>
<< Si perché se fosse così noi siamo
tutte orecchie! >>
Alice e Stella erano bravissime a metterla con le spalle al
muro. Era sempre stato così, non era mai riuscita a nascondergli niente.
Lily fece un bel respiro profondo, e anche James, guardandosi sempre le mani.
<< Ecco… dunque … >> non voleva
raccontare del bacio alle amiche, era sicura che ne avrebbero fatto il romanzo
dell’anno.
<< Dai Lily non tenerci sulle spine.. >> disse
sbuffando Alice
<< Uh ho capito!>> esultò Stella con un
sorriso a 35 denti,<< Vi siete baciati?! >>
<< Cosa?! >>. Il viso di Lily era ormai paonazzo
come quello di James. Le amiche la stavano guardando bramose di sapere…
doveva fare qualcosa.
<< NO che non ci siamo baciati! Ma dico sei impazzita?
E’ solo che…. Be ecco mi è parso un po’ più
maturo dell’anno scorso e così non me la sento di scartarlo del
tutto. E poi ormai siamo all’ultimo anno no?! >> e così
dicendo riprese il controllo sulla situazione e su se stessa. Poi, con un colpo
da manuale rovesciò le carte in tavola. << Certo che a una di voi
farebbe comodo se mi mettessi con Potter… >> disse maliziosa
guardando Stella << Potrei proporgli una uscita a 4 e magari tu potresti
accompagnare Black… >>
Alice trattenne una risatina e Stella divenne bordò.
Abbassò la testa e prese a giocherellare con le dita. << Be si
…. Potresti! >>. Le 3 amiche scoppiarono a ridere e si alzarono di
colpo per andarsene. James si spaventò e si buttò letteralmente
in un angolo con un libro aperto a coprirgli il viso.
Si mosse solo quando fu certo che erano uscite poi
poggiò il libro e raggiunse gli amici in dormitorio. Per tutto il
tragitto pensò e ripensò a ciò che aveva sentito. Lily
aveva deliberatamente mentito alle sue amiche e aveva detto
che non si sentiva di scartarlo né voleva
>liberarsene. Aveva anche detto chiaramente
che NON era interessata a Remus. E in più aveva scoperto che la bella Stella
aveva una cotta per Sirius.
Quando arrivò nella sala comune di Griffondoro i suoi
amici erano ancora chini sui loro fogli di pergamena ma l’unico che stava
scrivendo era Lunastorta, gli altri si guardavano in torno.
<< Finalmente Felpato ma dove eri finito? >>
sbottò Sirius nel vederlo.
<< Questo libro era introvabile! >> rispose.
<< Vai a pagina 38 e dimmi come si chiama il fiore blu
che bisogna aggiungere. >> gli disse Remus
senza nemmeno alzare gli occhi dal foglio
mentre scriveva come sotto dettato.
I 3 amici lo guardarono e non sentendo la risposta si
fermò per guardarli a sua volta.
<< Che c’è? >>
<< Lunastorta… respira! >>. Gli rispose Sirius colpendolo leggermente sulla
fronte. Tutti si misero a ridere poi anche James riprese il suo posto e ricominciarono
a studiare. Non raccontò nulla agli amici di ciò che aveva
sentito ma decise che il giorno dopo avrebbe chiesto a Lily di uscire con lui.
***
La lezione di Difesa fu più impegnativa che mai. Il
professore infatti li fece uscire a coppie e recitare un duello per spiegare
loro come comportarsi in determinate situazioni.
<< Ora vediamo come reagireste una volta disarmato
l’avversario. Evans, Lupin venite. >>
Lily e Remus obbedirono e andarono a lato della cattedra
dove tutta la classe poteva vederli.
<< Bene, ora immaginate di stare duellando e lei
signorina riesce a disarmare il suo avversario. >> Lily eseguì e
disarmò l’amico che rimase in piedi davanti a lei senza bacchetta
visibilmente preoccupato per la sorte che lo aspettava.
<< Bene signorina Evans ora cosa farebbe? >>. La
domanda parve piuttosto facile per gran parte della classe ma non per la
ragazza. Lily infatti si girò verso il professore con aria smarrita,
quasi colpevole. Poi dopo un respiro profondo disse a bassa voce, <<
potrei immobilizzarlo?! >>.
<< Mi sembra ovvio! Un mago senza bacchetta è
sconfitto quindi lo possiamo legare e portare in prigione, nel caso voi siate
degli Auror naturalmente. >> e li mandò a posto.
A lezione finita James, seguito da Sirius e Remus, raggiunse
Lily in corridoio. Erano piuttosto turbati dal comportamento della compagna che
di solito si era sempre distinta nelle lezioni di Difesa.
<< Ehi Evans! Ehi! Aspetta! Che succede? >> le chiese
una volta raggiuntala.
<< Si, ci sei sembrata piuttosto strana prima, forse
è successo qualcosa? >> chiese a sua volta Remus con fare
preoccupato.
Lily rimase un attimo a guardali poi, con aria sconsolata si
limitò a rispondere, << No, niente. Tutto bene. Davvero sono solo
un po’ stanca. >> E congedandosi dai ragazzi si diresse in biblioteca.
Gli amici si scambiarono sguardi interrogativi e
preoccupati.
<< Felpato forse è il caso che le vai a
parlare, magari se siete da soli ti spiegherà che succede. >>
Suggerì Sirius.
<< Si credo che tu sia l’unico con cui
parlerebbe, e cmq nel caso noi proveremo a sentire le sue amiche ,magari
è davvero solo stanca. >>. Ma il tono di Remus tradiva le sue
parole. Decisero allora di dividersi e Potter raggiunse Evans in biblioteca. Quando
entrò la trovò in fondo alla sala nascosta da una libreria immersa,
senza troppa convinzione, nella lettura di un grosso libro. Le si
avvicinò piano e le fece un bel sorriso sedendosi di fronte.
<< Allora mi vuoi raccontare che ti succede? >>
le chiese dolcemente cercando di tenere la voce il più bassa possibile.
Lily non lo guardò nemmeno e rispose con una alzata
di spalle.
<< Ti va di fare una passeggiata? >>
ritentò James, ma lei scosse il capo.
<< Ok… però se ti va di parlarne io sono
qui! >> e così dicendo aprì il libro di incantesimi e si mise
a fare i compiti. Dopo un lunghissimo silenzio Lily esordì
all’improvviso.
<< E’ che io non sono come voi! Io mi rifiuto di
credere che un essere umano dotato di corpo e cervello sia finito solo perchè
non impugna uno stupido pezzo di legno!!! >>. Ora lo guardava dritto negli
occhi amareggiata e arrabbiata allo stesso tempo.
<< Camminiamo?! >> suggerì lui sentendo il
fiato di Madama Pince sul collo. Stavolta la ragazza acconsentì e
andarono a sedersi ai piedi del faggio in riva al lago.
<< Così è per questo che oggi hai
esitato nel rispondere. >>. James soppesava tutte le parole per non
perdere quell’attimo di confidenza che gli era stato concesso.
<< Vedi, io sono figlia di babbani e sono cresciuta
come una di loro per 10 anni. Se qualcuno mi dava fastidio lo prendevo a calci
e non mi serviva nessun incantesimo per tenere alla larga i bulletti o altro.
>> poi sbuffando come esasperata lo guardò e aggiunse <<
Cavolo qui c’è gente che senza magia non saprebbe nemmeno
allacciarsi le scarpe! >>.
James trattenne una risatina. << Hai ragione ma
infondo in questa scuola ci insegnano a cavarcela nel mondo magico dove tutti
hanno una bacchetta! >> le disse con fare comprensivo.
<< Hai ragione forse il problema è solo mio. Io
non mi sento poi così magica. >>. Lily ora guardava persa verso il lago
e James stava attento a non fare il minimo rumore. Era chiaro infatti che lei
stava parlando a se stessa e non con lui.
<< Ogni volta che succede qualcosa io reagisco come se
fossi normale e la magia mi viene in
mente solo quando con le mie sole forze non ne vengo a capo. I babbani fanno
tutto e hanno inventato di tutto per vivere al meglio, possibile che un mago in
confronto sia così ritardato?! >>
La voce di Lily suonava sconsolata e
triste. James decise di prendere in pugno la situazione e cercare di risolvere
2 cose in un colpo solo.
<< Io sono figlio di maghi. >> esordì
richiamando la sua attenzione. << Non so nulla di come vive una famiglia
babbana e a dir la verità sono sempre stato curioso di fare un giretto nelle
loro case per curiosare un po’. Tutti i miei amici hanno almeno un
genitore mago e quindi non è la stessa cosa. Allo stesso modo immagino
che tu non abbia mai visto una casa di soli maghi. >>
<< In effetti non so come viva una normale famiglia
magica. >> gli rispose lei guardandolo curiosa.
<< Be allora che ne dici di scambiarci le esperienze?
Io potrei parlarti della mia famiglia o del mondo a cui sono sempre appartenuto
e tu lo stesso. >>. Stavolta suonò meno disinvolto. Era chiaro che mirava
ad un appuntamento ma l’aveva presa decisamente lunga e dipendeva tutto
da come avrebbe reagito lei. Il sorriso raggiante sul suo volto suggerì
che era andata bene.
<< E’ un’idea bellissima! >>
esclamò felice. << Senti hai già qualche impegno per
domani? Per Hogsmeade intendo?>> gli chiese tranquilla.
Il cuore di James cominciò a battere fortissimo.
<< No… em… niente di
particolare…perché?! >>
<< Be potremmo trovarci e parlarne
tranquillamente. >> continuò lei.
<< Oh… è davvero un’ ottima idea..
allora ci andiamo insieme ? >>
voleva esserne sicuro.
Lily si bloccò un attimo a fissarlo. Evidentemente
aveva focalizzato solo ora che poteva essere un appuntamento. Poi gli sorrise e
si incamminò verso il
castello lasciandolo lì. A metà strada si girò indietro a
guardarlo e gli gridò << Allora domani usciamo insieme! >> e
scappò via.
James fece un respiro liberatorio e prese a guardare
incantato il lago, felice più che mai.
***
Quel mattino James si svegliò più presto che
mai e iniziò a tirare fuori tutti i suoi vestiti con il risultato che
svegliò anche i suoi compagni.
<< Mmmm Ramoso ma che ti prende?! Lo sai che ore
sono? >> mugugnò Sirius mooolto assonnato.
<< Scusatemi ma non so che diavolo mettermi per non
fare la figura dello stupido! >> James sembrava davvero nervoso
così Remus e Sirius si alzarono e andarono a sedersi sul suo letto
mentre Peter se la dormiva della grossa.
<< Si può sapere di cosa ti preoccupi? Ti ha
detto di si, no? Voglio dire esce con te! Che ti importa come sei
vestito? >> Sirius proprio non riusciva a capire e non credeva ai suoi
occhi guardando l’amico che continuava a scrutare i suoi vestiti agitato.
<< Felpato ha ragione non credo che Lily sia una di
quelle ragazze che guardano l’aspetto! >> tentò di dire Remus
sbadigliando forte.
<< La verità è che sono uno stupido! Ma
che diavolo mi sarà venuto in mente di invitarla ad uscire… non so
nemmeno di che parlare! >> James era sempre più nel panico. Sirius
nel vederlo così si alzò di scatto a lo prese forte per le spalle
costringendolo a guardarlo negli occhi.
<< Calmati! Stai per uscire con Lily perché sei
cotto di lei da una vita! E poi che ti importa di cosa le dirai, ti
basterà essere te stesso come hai sempre fatto! >>
<< Non lo so…>> James si abbandono sul
letto sconsolato. << E’ che sento che è la mia occasione
capite? Cioè vorrei che lei fosse entusiasta alla fine della giornata
del nostro incontro, che fosse felice di stare con me, che si diverta…
vorrei essere divertente e piacerle per una volta! >>
Remus scoppiò in una risata dolce e disse <<
Sei proprio innamorato perso eh?! >>
L’amico lo guardò arrossendo ma non rispose.
Per spezzare quel silenzio Sirius prese a lanciare cuscini addosso a Peter per
svegliarlo e presto lo aiutarono anche i due amici. Quando riuscirono
finalmente a svegliare Minus scesero tutti e 4 per la colazione. Le viscere di
James erano più contorte che mai ma riuscì a mandare giù
qualcosa per paura di essere imboccato davanti a tutti da Sirius. Lily non si
vide. Quando tornarono nella loro stanza James si convinse che qualunque cosa
avrebbe indossato sarebbe sembrato cmq uno stupido quindi si vestì
normalmente e scese per recarsi all’appuntamento. Remus, Sirius e Peter
si nascosero poco prima di arrivare davanti al portone dove James avrebbe
dovuto aspettare Lily. Lei arrivò poco dopo, salutò i tre ragazzi
nascosti e scese le scale verso Potter. Era bellissima. Indossava un cappottino
nero leggero e un foular intorno al collo. Aveva lasciato i capelli sciolti e i
suoi occhi sembravano ancora più verdi del solito. James si
sforzò di non aprire la bocca, cosa che fu molto difficile.
<< Ciao! E’ tanto che mi aspetti? >> chiese
lei appena arrivata.
<< No. >> avrebbe voluto dire di più ma la
sua bocca era così secca che avrebbe potuto sbriciolarsi.
<< Allora andiamo? >> chiese sorridendogli, poi
si voltò verso la scala e vedendo le teste dei ragazzi aggiunse <<
Pensi che ci pedineranno tutto il giorno? No perché avevo pensato di
andare da Madame Piediburro e tre ragazzi soli li non si sono mai
visti! >> e ridendo lo guardò divertita.
Anche James fece un sorriso imbarazzato e facendo segno di
sparire agli amici disse << Tranquilla, è solo che non vogliono
perdersi un’occasione d’oro per prendermi in giro a vita! >> E
così dicendo i due si avviarono verso Hogsmeade.
La passeggiata fu abbastanza tranquilla, parlarono di scuola
e di cosa avrebbero voluto fare dopo e pian piano arrivarono alla Sala da
thè di Madame Piediburro. Quando entrarono James notò subito che
erano tutte coppiette e cominciò a sentirsi un po’ a disagio ma
seguì tranquillamente la ragazza che andò a sedersi in un tavolino
nell’angolo vicino alla finestra.
Lily sembrava perfettamente a suo agio, salutò con la
mano un paio di amiche e si sedette. James si sentiva l’esatto opposto;
pregò con tutto se stesso che nessuno si accorgesse di lui e quasi si
inciampò nella sua stessa sedia. Una volta seduti ordinarono due
caffè e presto calò un silenzio imbarazzato. Lily lo guardava con
fare tenero mentre James avrebbe voluto essere da tutt’altra parte e allo
stesso tempo sapeva di aver sognato quel momento per anni.
<< Scusa… >> disse piano lei fissando il
cucchiaino nella sua tazzina.
<< “Scusa” per cosa? >> chiese
sorpreso James con aria preoccupata.
<< Be… forse preferivi andare da un’altra
parte, non ho pensato che avresti potuto essere a disagio in un posto
sdolcinato come questo. >> Lily era leggermente arrossita ma questo la
rese ancora più bella agli occhi del ragazzo che, vedendola così
dolce, prese coraggio.
<< Non è per il posto!E’ che… be
… è da sempre che volevo uscire con te e ora che mi sei di fronte
mi accorgo che non so come comportarmi perché vorrei far colpo sai
e… be per dirla tutta non so più di che parlare e così mi
sono azzittito!Ma non è colpa tua!Certo se non avessi i tuoi occhioni
verdi che mi guardano probabilmente respirerei ma significherebbe che non ti
importa nulla di me… quindi preferisco continuare a non respirare!Vedi…
sto dicendo un sacco di stupidaggini… >> anche James era arrossito e
ora fissava la sua tazzina giocherellando con il cucchiaino. Poi prese coraggio
e la guardò. Il più bel sorriso del mondo lo illuminò, due
dolci occhi verdi fissavano intensamente i suoi e una morbida voce gli
bisbigliò << Grazie, ora so di non essere l’unica a non
respirare! >> e così dicendo scoppiarono entrambi a ridere rompendo
finalmente ogni imbarazzo.
<< Allora raccontami, cosa fa un mago in una famiglia
di maghi tutta l’estate? >> chiese sorridendo Lily.
<< Be… conta i giorni che lo separano della
maggiore età quando finalmente potrà fare i lavori di casa in 3
secondi invece che faticare tanto e sentire mia madre che grida “.. e non
ti lamentare, pensa ai ragazzi babbani!” !A parte questo non facciamo
nulla di speciale, Sirius passa da me gran parte delle vacanze ma a casa siamo
più tranquilli che a scuola! >>James si accorse che era davvero
bello parlare con lei, ora che aveva superato le sue ansie non sarebbe
più uscito da quella sala da thè.
<< Non sapevo che Black venisse da te! Non gli manca
la famiglia? >>
<< No! Vedi non è detto che appartenere a una
famiglia di “purosangue” sia poi questa gran cosa… io sono
fortunato perché i miei genitori sono brave persone e mi hanno insegnato
che non bisogna essere razzisti con chi è “diverso” da noi;
ma ci sono alcune famiglie in cui questo non conta anzi, vorrebbero poter
creare una sorta di casta chiusa solo per loro. Purtroppo i genitori di Sirius
la pensano così, sono persone spregevoli e lo considerano la pecora nera
della famiglia solo perché è un Griffondoro e ha valori
decisamente migliori dei loro! Noi siamo felicissimi di ospitarlo, per me
è come avere un fratello e stiamo davvero bene insieme… è
una delle persone più care che ho. >>
<< Wow… deve essere davvero bello avere un
fratello sempre accanto che ti aiuti o ti ascolti… che ti voglia
bene… >> Lily fissava fuori dalla finestra e James capì che
non stava parlando con lui. Preoccupato le sfiorò una mano e le chiese
dolcemente << Tutto
bene? >>.
<< Come?... Oh si! Scusami stavo solo pensando a mia
sorella. Sia io vengo da una famiglia babbana e se per i miei genitori sono
davvero una figlia speciale per mia sorella sono un mostro! Da quando ho
scoperto di essere una strega non mi parla più e quando torno cerca
sempre di evitarmi! Mamma dice che è solo invidiosa ma io so che non
è così… Petunia ha paura di me! >> Una lacrima
rigò il suo viso ora così triste.<< Essere un mezzosangue
significa essere sempre diviso a metà perché racchiudi in te
stesso due mondi che a volte cozzano tra loro. Io ho molta fiducia negli uomini
in quanto tali e non capisco perché li si debba sminuire solo
perché la magia può rendere tutto più facile. La magia da
sola non può esistere, ha cmq bisogno di un uomo che la esegua…
penserai che sono una sciocca. >>
<< No anzi, penso che tu sia la strega più in
gamba che io abbia mai conosciuto perché non permetti alla magia di
controllarti! Hai ragione quando dici che un mago privo di magia è come
perso… è come un uccello senza ali, ma se solo si ricordasse di
essere un uomo prima di essere mago allora riuscirebbe a volare cmq! Tu hai la
forza di essere te stessa, di fare della magia un mezzo e non la tua sola
arma… un po’ ti invidio per questo! >>. Lily lo guardò
sorpresa.
<< Perché mi guardi così? >> fece
lui preoccupato.
<< Il grande Potter mi invidia?! >> chiese lei
stupita.
<< Be… nel senso… oh uffa! >> e
entrambi scoppiarono di nuovo a ridere.
Dopo un po’ Lily propose di fare una passeggiata.
<< Devo passare da Mielandia perché la mia
scorta di cioccolato è finita e senza non riesco a studiare! >>
disse Lily una volta usciti.
<< Io invece devo andare da Zonco a fare
provviste! >>.
Si incamminarono verso i negozi. James camminava tranquillo
con le mani in tasca quando Lily gli prese dolcemente un braccio appoggiandosi
a lui. Il suo cuore stava per esplodere ma cercò di non darlo a vedere.
Gli amici che li vedevano sorridevano e molti al loro passaggio presero a bisbigliare
ma nessuno dei due ci fece caso. Quando poi incrociarono Piton vicino a
Mielandia James fece finta di non vederlo cosa che gli fece guadagnare un altro
dolce sorriso di Lily.
Il negozio era pienissimo come sempre, i due ragazzi si
staccarono per poter fare gli acquisti più comodamente. James si
stupì della quantità di cioccolato che comprò la ragazza.
<< Ma è tutto per te?! >> chiese una volta
usciti.
<< Em… Si!Sono spesso di malumore quando
c’è tanto da studiare e il cioccolato è l’unica cosa
che mi fa stare meglio… certo preferirei un po’ di calde coccole ma
dato che sono sola…. >> la sua voce suonò maliziosa e troppo
intrigante per i nervi di James che si fermò, fece un respiro mooolto
profondo e poi riprese a camminare raggiungendola.
Sempre a braccetto arrivarono anche da Zonco dove il ragazzo
sapeva sarebbe stata più dura. Quasi tutti i suoi amici e compagni erano
in quel negozio infatti e appena i due entrarono si girarono tutti a guardarli!
Anche le teste dei 3 Malandrini spuntarono a sbirciare e subito andarono
incontro all’amico.
<< Ciao Ramoso cominciavo a preoccuparmi! >>
disse Sirius facendogli l’occhiolino.
<< Già…non sapevamo se comprare anche per
te o meno. >> squittì Peter da dietro Remus che, a differenza degli
amici, era subito andato da Lily.
<< Ciao! >> le disse educatamente e solo dopo
aggiunse << Allora James ti consiglio di dividere le spese con noi
così in 4 faremo prima visto l’ammasso di gente! >> .
<< Perfetto allora sparpagliamoci, Sirius tu sai cosa
ci occorre! >>
<< Ci puoi scommettere amico… Peter tu vieni con
me. >>
<< Lily ti serve niente? >> le chiese James con
una voce così dolce che Remus dovette soffocare Sirius per non farlo
scoppiare a ridere.
<< Oh… em…. no grazie. Ho già
incaricato Alicia di comprare ciò che mi serviva. >> rispose e
facendo un gran sorriso a tutti e quattro aggiunse << Andate pure a fare
scorte io vi aspetto qui dove c’è meno trambusto! >> e
così dicendo si sedette su un gradino della scala e aspettò.
Dopo neanche 10
minuti James era già di ritorno e la trascinò fuori per un'altra
passeggiata senza darle nemmeno il tempo di salutare gli altri 3.
<< Perché siamo scappati così?! >>
chiese lei divertita.
<< Perché Remus mi ha detto che il mio caro
amico Sirius non vedeva l’ora di sapere come stava andando! >>
rispose lui un po’ imbarazzato e seccato allo stesso tempo.
Senza accorgersene James la portò alla Stamberga
Strillante e solo quando lei si fermò di colpo capì dove erano
finiti.
<< Dicono che sia la casa più infestata di
fantasmi di tutta la Gran Bretagna,
lo sapevi? >> disse lei piano. James la guardò pronto a scusarsi ma
si accorse che Lily non era spaventata o turbata, gli sorrideva come sempre e
anzi era andata a sedersi proprio sulla staccionata che cingeva la casa.
<< Vuoi entrare? >> gli propose.
<< Cosa?Ma non era la casa più spaventosa della
Gran Bretagna?! >> fece lui divertito mentre a sua volta si sedeva sulla
staccionata.
<< Solo perché è il rifugio di un
lupo! >>
A James quasi venne un colpo!
<< Tu come fai a saperlo? >> le chiese un
po’ preoccupato.
<< So molte cose sui Malandrini…. Ma non te le
rivelerò mai! >> e così dicendo corse dentro la casa. James
non si fece pregare e la raggiunse. Una volta entrato la chiamò piano
cercando di capire dove si fosse nascosta. Appena si chiuse la porta Lily, che
si era nascosta dietro, gli si avvicinò piano alle spalle e <<
Bu! >>. James fece un salto.
<< Ma sei impazzita! >> le disse fingendo di
essere arrabbiato e l’afferò per farle il solletico ma quel che
accadde fu ben altro.
La ragazza più bella della scuola era stretta tra le
sue braccia e lo guardava sorridendo come in un bel sogno. James non sapeva se
stava sognando come sempre o se tutto quello fosse vero ma si fece coraggio e
la baciò. Era totalmente diverso dal loro primo bacio. Lei gli portò
le braccia intorno al collo abbracciandolo teneramente. Era un bacio carico di
amore e desiderio. Un bacio aspettato da molto forse non solo da James.
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