La danza delle ore

di _Akimi
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I.
Aurora


Sfilacciate nuvole solcano il cielo romano, nubi dalle svariate e bizzarre forme, ora insignificanti linee ora fantastiche creature.
Napoleon rimane a fissarle per minuti che paiono ore, un'espressione bambinesca dipinta sul volto e stretto nella mano – come solito – un bicchiere con tre dita di whiskey.
Non è il momento adatto per darsi all'alcool, una persona di buon senso preferirebbe un ottimo cornetto italiano per cominciare la giornata, ma Napoleon Solo non si definisce esattamente un uomo comune - per tanti motivi diversi - e il liquore che sorseggia con innata eleganza lo risveglia dal torpore mattutino.

L'aurora della città eterna si riflette nelle sue iridi, il celeste incontra le più delicate sfumature di lilla e nell'inusuale quiete che avvolge gli antichi edifici, Napoleon si ferma realmente per la prima volta, non pensa a nulla – né al suo lavoro e al motivo per cui si trova in una delle capitali più belle al mondo -, ma si lascia trasportare dall'effimera bellezza che lo circonda.

In un'altra vita avrebbe potuto essere un uomo più onesto, trascorrere una pacifica esistenza, ma conosce se stesso sin troppo bene e sa che anela da sempre a qualcosa di più alto, al Sublime – come lo chiamerebbero persone più dotte di lui.
Terribile ed eccitante – sono le due parole con cui descriverebbe la sua professione, il che non lo rattrista, ma non può ancora definirsi completamente soddisfatto.
Ha ancora tanto da vivere e da conoscere, prove lo attendono in posti che non ha mai visitato, così come nuovi incontri che cambieranno la sua visione del mondo.

Ma per ora accetta la piccola lezione del giorno e decide di abbandonare questo suo filosofeggiare mattutino che proprio non gli s'addice.
Meglio evitare il whiskey appena svegli.




 
Angolo dell'Autrice:
Praticamente questa cosa è uscita fuori per il semplice fatto che dopo aver finito Operation U.N.C.L.E. dovevo per forza scrivere qualcosa sulla magnificenza di questa pellicola.
MA, siccome sono una persona lurida, dovevo anche liberarmi di un obbligo dell'autrice Francine - che mi ha gentilmente taggato su un video preso dal film Fantasia con le note de "La danza delle ore" di Ponchielli.
Di fatto l'unica cosa che mi è venuta in mente è di scrivere una raccolta misera di flashfic ambientate nei diversi momenti della giornata che nell'opera sono descritte in un determinato ordine e ritmo.
Sarebbero: aurora, giorno, notte e mattina.
Ciao.
 




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