Sono in casa tranquilla, oggi è stata una giornata
rilassante ma ho dovuto studiare il copione tutto il giorno, insomma
una palla, sono già in pigiama sul divano, studio in modo
concentrato quando sento una chiave entrare nella serratura e vedo
Felicity che entra e mi dice:" Ciao Jennifer, sono tornata!". Di solito
quando mi chiama Jennifer capisco che mi deve chiedere qualcosa,
capisco subito che sto per ricevere una brutta sorpresa e mi alzo dal
divano dicendole:" Ciao Felicity, tutto bene?". Felicity mi fa ok con
le dita e mi dice in modo deciso:" Senti mi dovresti fare un
favore stasera potresti fare la baby sitter al fratellino di Emily, la
mia amica che hai conosciuto l'altro giorno, te la ricordi Emily
vero?". Ma ho sentito bene? La baby sitter? Io che non so nemmeno farmi
un piatto di pasta nel microonde mi viene affidata la custodia di un
minore, non esiste proprio e risponde decisa a Felicity:" Senti
Felicity questo favore non te lo posso fare, non sono una baby sitter e
poi non voglio sprecare il mio sabato sera con un marmocchio che
nemmeno conosco, perchè non lo fai te, Emily è
tua amica se non sbaglio!". Felicty sbuffa e mi risponde sorridendomi:"
Perchè io esco con Damon e non posso farla io la baby sitter
ed Emily è fuori con James e i suoi genitori sono via anche
loro, ha cercato una baby sitter tutto il giorno e tu sei l'unica che
potrebbe farlo, se non ci vai te Emily dovrebbe rimandare
l'appuntamento ma sente che questa volta è quello giusto, ti
prego Jenny, fallo per me e poi tu sei una sorella maggiore o
sbaglio?". A volte mi chiedo se Felicity prima di parlare usa il
cervello o meno e rispondo con decisione alla mia amica:" Senti mia
sorella minore è neonata e poi è in Inghilterra
con mia mamma e mio padre, non ho mai gestito un bambino da sola, non
so nemmeno da dove cominciare, non esiste proprio, comoda che voi
andiate fuori con i vostri fidanzatini e io devo fare la baby sitter,
davvero siete delle grandi amiche". Felicity sbuffa rabbiosamente e mi
dice:" Senti Jenny te lo chiedo per favore, sei la mia migliore amica e
so che riusciresti a farcela, tu sei una brava ragazza e sei dolce, ci
sai fare con tutti e non vedo perchè non ce la dovresti fare
con un bambino, dai per favore, solo per questa volta, te lo prometto".
Sbuffo ma accetto dicendoli in modo deciso:" Mi devi dei muffin al
cioccolato per un mese Felicity, per un fottuto intero mese hai
capito?". Felicity mi sorride e abbracciandomi mi dice:" Avrai una
teglia intera di muffin al cioccolato tutti per te ogni mattina per un
mese, è una promessa e sai che io le mantengo". Sbuffo, mi
tolgo il pigiama e mi faccio dire dove la casa di Emily ma Felicity mi
dice che mi porterà lei e mi verrà a prendere,
per fortuna non devo usare alcun mezzo pubblico di sera e prego che
questo bambino non sia una pesta, usciamo in casa e ci dirigiamo verso
casa di Emily.
Arrivati a casa di Emily lei ci saluta amichevolmente e abbraccia
Felicity, devo dire che sono un pò gelosa ma cerco di non
farlo notare a nessuna delle due e Emily mi dice sorridendo:" Ho
lasciato dei soldi per prendervi una pizza, aiutalo a fare i compiti
per la scuola e fallo andare a letto alle 22:00 e non più
tardi hai capito? Se hai bisogno chiamami pure sarò a tua
disposizione e non farli mangiare troppi dolci perchè non lo
fanno dormire poi!". Ok tutto adesso mi è chiaro, Emily e
Felicity vanno via insieme e io entro in casa e vedo un
ragazzino di 9 anni che sta giocando alla playstation e mi
avvicino a lui sorridendo dicendo:" Ciao... Sono Jennifer, piacere, ti
va se gioco un pò con me!". Il bambino si gira verso di me e
mi guarda con entusiasmo, i suoi occhi brillano e mi dice
sorridendomi:" Tu sei Jennifer Simons? Sei l'attrice famosa vero?". Mi
ha riconosciuto, non ci credo, sembra uno dei quei pellegrini che
dicono di vedere la madonna a Lourdes , mi avvicino e li dico
sorridendo:" Famosa è un parolone dai però si..
Sono io Jennifer Simons e tu dovresti essere Joan vero?". Joan mi fa ok
con la mano e mi dice:" Tu sarai la mia baby sitter? Non ci credo?
Saresti la prima star che mi fa da baby sitter in ogni senso!". Amo
l'ingenuità spontanea dei bambini e li rispondo ridendo:"
Joan c'è una prima volta per tutto non credi? Passeremo una
bella serata insieme, tua sorella mi ha detto che devi fare i compiti,
dai spegni la playstation che li facciamo, poi giochiamo insieme!".
Joan si alza e si avvicina al tavolo per fare i compiti, incredibile
è bastato dirglielo una volta e apre il quaderno e mi dice:"
Sto cercando di fare geografia ma non ci capisco molto, stiamo
studiando l'Europa a scuola!". Sorrido e accarezzandoli la testa in
modo dolce chiedo a Joan:" Che stato state studiando in geografia?
Magari se riesco ti posso dare una mano". Joan mi sorride e mi dice
ridendo:" Stiamo studiando il Regno Unito, ma non mi serve ne ho
già due di mani!". Sorrido e posso dire di essere forte sul
Regno Unito e li dico:" Sono inglese quindi sei molto fortunato caro
mio, lascia perdere il libro, ti dico tutto io sul Regno Unito, dopo
tutto è casa mia e posso dire di conoscerla meglio di un
libro scolastico!". Gli racconto tutto sul Regno Unito, lui sta
attento, prende appunti e scrivere, la punta della sua matita si spezza
più volte ma la tempera con entusiasmo, non ho mai visto
prima d'ora così tanta voglia di imparare in un bambino, non
si distrae e resta concentrato su di me, cavolo allora è
vero che sono brava a creare situazioni di pathos! Gli spiego tutto per
filo e per segno raccontando tutto dalla geografia fisica e politica
alla nostra letteratura e cultura, sono felice di raccontare di casa
mia ad un bambino, Joan è attento più che mai a
quello che dico e sembra davvero entusiasta e alla playstation adesso
di certo non ci pensa più.
Dopo aver studiato e finito i vari compiti scolastici ordiniamo le
pizze e Joan apparecchia la tavola e mi dice con entusiasmo:" Sai a
scuola non si parla d'altro se non del tuo film, è
bellissimo "Fox action" cavallo lo sono andato a vedere due volte al
cinema, e adesso quasi non ci credo che mi hai aiutato a fare i
compiti, lo racconterò ai miei amici che ovviamente non ci
crederanno!". Sorrido soddisfatta, questo bambino mi adora e lo si
capisce dalla faccia e li dico in modo curioso:" E dimmi Joan quale
scena di "Fox action" ti è piaciuta di più?".
Joan mi guarda sorpreso e mi risponde deciso e senza aver paura di dire
la sua opinione a riguardo:" Tutte le scene sono state bellissime, ma
la mia preferita è quella dove sei nel sottomarino, cavolo
quella scena è stupenda, mi è piaciuta un sacco e
spesso con i miei amici la ricreo giocando, un altra scena bellissima
è quella di quando guidi il caccia e spari ai cattivi tutti
i missili e li pium, pium, boom, davvero una figata!". Sono davvero
molto colpita ma ho paura che questo bambino possa vedere la guerra
come una sorta di cosa bella quando invece non è
così e sorridendoli gli dico:" Joan tu sei molto gentile e
dolce e credimi sono felicissima che il film ti sia piaciuto ma la
guerra, quella vera non è una figata, è una cosa
orribile dove purtroppo la gente muore davvero e anche in modi brutali,
i film sono recitati, è tutto finto ma quando senti di un
soldato americano che è morto in guerra quello non
è un film, è una persona che non
tornerà mai più a casa!". Forse ho esagerato ma a
9 anni della guerra forse si sa solo che è una cosa che
nasce per difenderci dai cattivi che ci vogliono far del male ed
entrare in casa nostra quando in realtà è un
concetto molto più ampio e brutto, Joan mi guarda negli
occhi e mi dice sorridendomi:" So benissimo che cos'è la
guerra Jennifer, so che la gente muore davvero ma i miei commenti erano
riferiti al film, è logico che la guerra vera è
un altra cosa e non può essere paragonato ad un film o ad un
cartone animato, comunque si il tuo film è bellissimo ma
toglimi una curiosità la scena del caccia l'hai girata tu o
una tua controfigura?". Sorrido, io ho cercato di fare il
più alto numero di scene d'azione nel film, sfidando anche
il mio fisico e il pericolo, cosa che forse in un eventuale sequel non
farò perchè nella scena del sottomarino il
bocchettone che dovevo aprire si era bloccato e io ero praticamente
intrappolata in mezzo ad un casino d'acqua e se non era per Kevin sarei
quasi morta affogata, è stato un miracolo che non perso i
sensi altrimenti sarei finita molto male e forse ora non ero qui a
raccontarlo, rischiamo di morire a 18 anni dentro ad un fottuto
sottomarino e questo solo perchè una cazzo di porticina si
era bloccata. Comunque adoro l'ingenuità dei bambini, Joan
mi parla di " Fox Action" come se fosse la cosa più bella
del mondo, non so se lo so sia o meno ma credo che il pubblico pagante
abbia apprezzato tantissimo.
Dopo qualche minuto arrivano le pizze, cavolo quando le ordino io ci
mettono una vita! Sale un ragazzo di circa 25 anni e apro la porta
dicendoli:" Salve, buonasera quanto le devo per le pizze?". Il ragazzo
mi sorride e mi risponde con grande gentilezza:" Sono 12,50 $ grazie!".
Prendo i soldi e consegno una banconota da 20 $ al ragazzo delle pizze
che sorridendomi mi dice:" Ma lei è l'attrice di "Fox
Action"? Jennifer Simons se non ricordo male giusto? Che ci fa qui?
Dovrebbe essere ad Hollywood ad abitare in una mega villa!". No... Mi
hai riconosciuto, che palle... Sorrido e rispondo sorridendo al
ragazzo:" Non amo le case grandi, sono un casino da pulire e un mia
amica mi ha chiesto di fare la baby sitter e io non nego mai un favore
a nessuno, ma è una cosa che faccio con piacere, sono una
persona che ama la vita normale per quanto ancora riesco ad averla!".
Il ragazzo mi sorride, sembra quasi in colpa per la domanda che mi ha
fatto e mi risponde porgendomi un pezzo di carta:" Mi potresti fare un
autografo? Sai mi piacerebbe avere la firma di una grande attrice come
te". Sorrido e prendo una biro e firmo il pezzo di carta e lo porgo al
ragazzo delle pizze dicendoli:" Ecco a te il tuo autografo,
è sempre bello fare autografi perchè regali un
sorriso con una semplice firma e non è una cosa da poco,
spero che ti piaccia come ho fatto la dedica!". Mi sorride ma non
è contento e mi chiede anche di farci un selfie insieme,
facciamo questo selfie, cavolo le pizze diventano fredde
così però! Cerco di fare queste foto il prima
possibile e quando ho fatto tutto consegno al ragazzo i 12,50$ e se ne
va e io porto le pizze in casa e le appoggio sul tavolo e Joan mi dice
sorridendomi:" Non avevi voglia di fare quelle foto, lo notato
subito!". Caspita! A questo bambino non sfugge proprio niente mi sa, ha
davvero l'occhio di falco, sorrido mentre apparecchio la tavola come
meglio riesco a fare e apro i cartoni delle pizze, Joan apre il
frigorifero e prende una bottiglia di Coca Cola e la mette sul tavolo e
li sorrido dicendoli in modo un pò autoritario:" Tua sorella
mi ha detto che non puoi mangiare o bere cose troppo zuccherate
perchè non ti fanno dormire alla notte, quindi bevi solo un
bicchiere di Coca Cola e poi la rimettiamo in frigorifero,
sennò davvero sta notte non dormi se bevi una bevanda
gassata che contiene caffeina!". Joan mi sorride e non sembra troppo
preoccupato per il mio avvertimento e si versa un pò della
bevanda nel suo bicchiere, ci mettiamo a sedere e mangiamo le nostre
pizze, cavolo avevo una fame da lupo, Joan si avvicina a me e mi
abbraccia dicendomi sorridendomi:" Graze di cuore Dada Jenny!". Joan
è davvero molto tenero, la dolcezza di questo bambino ti
scalda davvero il cuore e anche io lo tengo abbracciato a me
chiedendoli con curiosità:" Grazie per cosa Joan?". Joan mi
fa l'occhiolino e mi risponde in modo divertito e con la classica
ingenuità di ogni bambino che si rispetti:" Per aver passato
una serata insieme a me Jenny, grazie di cuore, sei molto gentile".
Sorrido, per me è un piacere passare una serata insieme a
Joan anche se inizialmente devo ammettere che non ero partita con
questo entusiasmo nel fare la baby sitter ad un bambino che non avevo
mai visto prima per lo più di sabato sera mentre le mie
amiche erano fuori con i rispettivi fidanzati ma adesso mi sto
ricredendo e sono molto felice di poterlo fare e Joan mi guarda con
quel suo visino dolce aspettandosi evidentemente una pronta risposta da
me e io li dico in modo molto felice:" E' un piacere passare del tempo
insieme a te Joan, mi sto davvero divertendo, grazie per avermi
regalato una serata diversa!". Joan mi sorride e mangiamo la pizza e io
mi godo questo momento in modo davvero bello e del tutto inaspettato.
Dopo aver cenato, sistemiamo la tavola, laviamo le posate e dopo aver
rimesso in ordine tutto andiamo sul divano a guardare un pò
di televisione e Joan mi dice mi dice in modo divertito:" Non voglio
vedere la tv Jenny, voglio parlare un pò con te, ti volevo
fare qualche domanda sull'essere attrici famose!". Sorrido e faccio
come mi ha detto lui, spendo la televisione e li dico sorridendo:" Che
cosa vuoi sapere Joan? C'è qualcosa di particolare che
stuzzica la tua curiosità oppure vuoi che ti parli io in
modo generale sul mestiere dell'attrice?". Joan mi guarda un attimo
dubbioso sul da farsi e mi risponde in modo scherzoso:" Non so, come
vuoi tu Dada Jenny, per me ogni cosa va bene, dimmi come sei diventata
attrice? Avrai studiato tanto per arrivare a fare un film come " Fox
Action" presumo, come sei diventata attrice!". Caro Jaon presumi
proprio bene, per arrivare a questi livelli ho studiato davvero tanto
ma forse neanche tanto, diciamo che la scuola di recitazione mi ha
fatto fare le ossa e poi la tanta gavetta in teatro ma cerco di
rendergliela più facile perchè è un
bambino e si stanca in fretta e cerco di riassumere il tutto e li
dico:" Guarda Joan ho studiato tanto e prima di fare l'attrice di film
ero una attrice teatrale, cioè... Lo sono ancora ma ormai il
teatro non lo facciamo da prima di "Fox Action" fa conto che l'ultimo
spettacolo che ho fatto è stato 6 mesi prima di iniziare le
riprese di "Fox Action" quindi diciamo che ho accantonato il teatro in
favore del cinema per ora anche perchè sognavo di fare un
film prima o poi, è una cosa che sognano più o
meno tutti gli attori caro Joan, diciamo che sono diventata attrice per
caso comunque, da piccola mi piaceva imitare le mie maestre a scuola
per fare la scema e far ridere i miei compagni di classe, mi piaceva
farlo, mi divertiva anche se venivo rimproverata notevolmente dalle mie
insegnanti, ho iniziato burlandomi della gente in conclusione, da li ho
capito di avere una sorta di dote per far finta di essere qualcun altro
che non fossi io e da li è nato tutto, ero brava ad
assomigliare a qualcun altro, a calarmi nelle parti di altre persone e
renderle praticamente mie, è stata una dote che ci ho messo
un pò a perfezionare ma alla fine posso dire di esserci
riuscita in modo abbastanza decente!". Joan mi sorride entusiasta e mi
da il cinque sorridendomi e aspetto impaziente la sua seconda domanda,
anche questa la devo considerare una intervista? Questa sera mi sto
davvero divertendo e vorrei che non finisse mai perchè Joan
è davvero un bambino molto speciale.
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