Poesia

di vesta
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Questa che segue non è una poesia, ma solo un breve “racconto”, se così si può definire, che è molto rappresentativo di ciò che vivo.
 
Due bambini parlano.

Il più grande dei due, per far sentire l’altro stupido, gli pone una domanda:
“Sai perché esiste la luna?”

“Certo” rispose il piccolo con tranquillità e serenità, diversamente dal tono acido ed altezzoso del primo.

“Davvero?” Beh allora sentiamo dai…” sfidò il bambino grande.

“Perché Dio voleva la luce anche nel buio”

“E perché Dio vorrebbe la luce anche di notte?”

“In modo che noi potessimo vedere le cose anche quando le tenebre ce lo impediscono”

“Ma noi perché dovremmo volerle vedere?”

“Perché quando intorno a noi le tenebre ci impediscono di vedere non sappiamo dove stiamo camminando, questo ci mette molta paura”

“E allora perché la luna alcune notti non c’è?”

“Così che noi possiamo desiderarla e Dio ce la possa donare” questo lo disse l’ultimo, il bambino più piccolo.
 
 
“Non vedo l’ora che arrivi la notte…”




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