Eat With Me
Eat With Me
Rossetto e Cioccolato
Introduzione
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Marinette Du Pain-Cheng nasce a
Parigi nel 1993 da Thomàs Du Pain e Sabine Cheng.
Figlia
d'arte muove i primi passi culinari nella pasticceria dei
genitori a soli sei anni, sotto l'attenta guida del padre (mastro
fornaio) e della madre (Chef Patissier dell'Hotel Ritz di Londra, nei
primi anni '80), sviluppando le sue innate doti artistiche ed il suo
amore per le materie prime.
A
quindici anni si trasferisce ad Hong Kong dallo zio materno, il
celeberrimo Chef Wang
Cheng, dove
inizia a frequentare un istituto alberghiero ed a muovere i primi passi
nel ristorante di proprietà del parente, "La
Rondine".
Il
Maestro Cheng è il suo mentore fino al compimento dei
diciotto anni e durante questo tempo, la giovane Marinette, demolisce
la scala gerarchica della cucina del prozio, diventando Junior Sous
Chef all'età di diciassette anni.
In
questo periodo, il ristorante, acquisisce la sua terza stella Michelin e
Marinette, considerata la portafortuna del gruppo, riceve il
soprannome di "Coccinella".
Alla
fine del 2011, la ragazza torna a Parigi, pronta ad iscriversi alla
prestigiosa accademia Cordon
Bleu,
ricevendo il premio "Promessa della Cucina" a fine anno accademico.
Nello
stesso periodo, Il maestro Cheng riceve la critica del temibile critico
gastronomico francese, Le Papillon. L'articolo gli fa perdere la stella
sudata e gli provoca un arresto cardiaco.
La
notizia della dipartita del suo maestro segna irrimediabilmente
Marinette, che giura di vendicare l'onore dello zio.
L'Enfant
Prodige si fa
strada, ad una velocità sovrumana, nelle classifiche di
cucina, venendo richiesta nei più grandi ristoranti
Francesi. Ma la sua anima si ferma al Ritz di Parigi dove, a soli
ventidue anni, diventa Head Chef e dimostrando le sue doti da
domatrice, i suoi nervi d'acciaio e tutta la sua creatività.
Nel
2017, decide di permettere ad un suo sogno di poter fare radici,
Così nasce "La
Cocinelle", il
suo ristorante in Rue Rivoli [...] >>
-No, non ci siamo proprio!- Marinette scosse il capo,
agitando una rivista a mezz'aria -Alya!-
La corvina se ne stava seduta sulla poltroncina in cuoio del suo
ufficio, sventolando sgraziatamente la rivista Le Gust nella
speranza di essere notata dall'amica e compagna di battaglia. I capelli
erano malamente raccolti in uno chignon con l'ausilio di una bacchetta,
e sotto agli occhi celesti campeggiavano due pesantssime occhiaie,
sintomo di notti insonne ma consacrate alla creazione di un nuovo
menù. I primi bottoni della giacca immacolata erano aperti,
quasi a nascondere il nome della proprietaria, finemente ricamato in
rosso.
-Ma dai, sembra la favoletta di Cenerentola, non una biografia!- Mari
sbuffò nervosamente, lanciando quello che doveva essere il
periodico più influente della ristorazione francese -Nadia
Pulinkova... facesse almeno un cazzo di articolo decente! Addirittura
Chloè avrebbe steso una biografia umana ed un'itervista
leggibile, al massimo si sarebbe focalizzata sui miei capelli alla
rinfusa o sulle unghie corte e rovinate- sospirò - Questa
non sa nemmeno come tagliare un dialogo... -
Alya cercò di proseguire con la lettura, in silenzio,
scongiurando il peggio.
Dalla morte del suo mentore, Marinette, aveva giurato vendetta verso
Papillon, portando questa sua crociata al limite dell'esasperazione.
Quando, l'anno prima, il temibile critico culinario annunciò
il suo ritiro in favore del suo pupillo, beh, la giovane Chef non fece
altro che impacchettare il suo odio per Papillon e scagliarlo su Chat.
Letteralmente.
Quella sera, la corvina, si chiuse in cucina, fino all'indomani
mattina, per portarsi avanti con la preparazione. Alya la
ritrovò a pulire alle cinque, dopo aver rotto un paio di
piatti. - Codardo- ringhiava - si è sempre nascosto... non
ha avuto nemmeno la decenza di varcare la soglia del nostro
ristorante...-
Marinette, passava l'intera venerdì notte a leggere e
rileggere le recensioni di Chat Noir che, seppur meno velenose, avevano
già smontato l'ego di parecchi chef parigini. Le studiava,
smembrava e ricomponeva, alla ricerca di una debolezza. Di un passo
falso.
Nulla, il giovane critico sapeva il fatto suo e , seppure l'amica
continuasse a negarlo, Alya riconosceva il quelle recensioni, lo stesso
amore per la cucina della corvina.
-Dimmi solo che non ti sei fatta predere dall'astio- tuonò
solennemente la rossa -non hai sfidato Chat Noir, vero?-
-centotrentacinquesima riga...- sibilò Mari, senza
aggiungere altro.
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[...] Paura di
quello? (ride,
lasciandosi andare sulla sua poltrona in pelle fulva -ndr) Nemmeno per
sogno! Che si presenti a La Cocinelle, avrà pane per i suoi
denti! >>
-MARINETTE!- Sbottò Alya -Per quanto abbia completa fiducia
nelle tu capacità, sei pregata di avvisare la Manager del
tuo ristorante, quando hai queste crisi da aspirante suicida! Non
potevi aspettare che questo locale compisse almeno tre mesi, prima di
invitare il nemico?- la ragazza si tolse gli occhiali, per poi passarsi
una mano tra i capelli - Lo sai che comprendo la tua battaglia, ero con
te quando hai ricevuto la notizia, ma ora devi ragionare! Non puoi
essere un genio solo in cucina!-
-Dai, pensiamo entrambe: Quello è acido con i suoi commenti,
solo perchè è un frustrato che non scopa
abbastanza!- La corvina sbottò, incrociando le braccia al
petto.
Alya la conosceva da più di dieci anni e sapeva quanto Mari
non fosse stata in grado di cambiare in questi anni, se non nella
schiettezza e nell'acidità di alcune sue affermazioni.
Marinette non pensava, sparava sulla folla. In realtà, la
capiva: Una donna per lavorare in una cucina, ad alti livelli,
può solo diventare una stronza di prima categoria. Lei si
era costruita queste mura, sperando di poter sembrare forte.
-Se devi puntare su questo, nemmeno tu!- ridacchiò la rossa
-Quindi vedi di andarti a cambiare, sai che abbiamo un appuntamento!-
-Ehi ehi, è l'anniversario scolastico, non un evento!-
to be continued...
L'intro è decisamente corto, lo so. volevo semplicemente
introdurvi nella scena.
Pensavo già da un po' a questa AU: Marinette Head Chef, con
una passione per il cibo e Chat, uno dei più temibili
critici culinari.
La mia fortuna/sfortuna è l'aver lavorato in cucine serie ed
incasinate. e Mari è creativa ed una leader nata. Mi sono
detta "perchè no?"
Ci leggiamo presto
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