La
Strega di Fuoco
Jane.
Così la chiamavano, anche se, Jane non aveva un vero nome. Si
sa, maghi e streghe tendono ad essere eccentrici sulle loro origini
per via dei loro poteri in grado di superare qualsiasi classe
esistente nella dimensione. Jane era una di quelle streghe a cui
piaceva stare al centro dell’attenzione, con quel suo cappello
rotondetto e l’alto cono che tendeva a piegarsi su sé
stesso, di un marrone non troppo chiaro ma nemmeno troppo scuro. Per
non parlare delle ali color arancione fiamma, che le permetteva di
volare. Ci fu un litigio, che portò Jane a perdere le staffe.
E anche a scatenare i suoi poteri, che nemmeno sapeva fossero così
potenti. E’ un po’ come quando non ci si allena, non si
sa mai cosa si è davvero in grado di fare. Il mago Ritter,
dalla lunga vestaglia blu, egli ha sempre mantenuto con grande
orgoglio le proprie relazioni, ma evidentemente qualcosa era andato
storto da Jane e Ritter. Si riteneva fossero amanti, si riteneva che
invece l’uno tradiva l’altro con qualcun’altro, si
riteneva che invece l’uno tradiva la propria compagna per stare
con l’altra, e cose così. Voci di corridoio invece
sostenevano tutto l’opposto. Jane non era proprio il tipo da
queste smancerie, qualcosa le passava per la testa ma non lo diceva a
nessuno.
Arrivata
alla Rocca dei Tizzoni, ella cominciò ad evocare mediante un
incantesimo, agitando la propria scopa in modo circolare, fino a
formare un otto. Si creò una sfera rossa e arancione di
energia luminescente. Distese il braccio la cui mano andò ad
afferrare la sfera, per poi scaraventarla contro il portone dei
Tizzoni. All’interno della Rocca si aprì un varco, ove
trovò la Bacchetta degli Antichi forgiata. Era un evento tanto
speciale, semplicemente perché lei fu la prima a farlo. Fu
dettata una legge, “Mai aprire la Rocca dei Tizzoni o perirete
nell’agonia lentamente.” e chiaramente dopo un
avvertimento così, chi aveva voglia di rischiar la vita in
modi così.
Jane
era coraggiosa, difatti smontò il portone, aprendo il varco
della Rocca dei Tizzoni, con un sorrisetto di quelli di chi sentiva
di avere la vittoria in pugno.
Jane
voleva… dominare i regni. Fin dall’infanzia le fu tolta
la possibilità di vagare libera nel giardino di villa dei suoi
genitori. “Cara, va’ a studiare!”, “Jane è
pericoloso, non uscire di casa”, “Jane sei in punizione
per essere andata nel prato!”. Frasi che risuonarono nella
mente della strega mentre prendeva in mano la famosa bacchetta dei
Tizzoni, nota per essere la bacchetta più potente di tutti i
regni. Lei ne era sicura, con quella bacchetta, forgiata dagli
antichi Tizzoni e tenuta tra le fiamme in attesa di essere raccolta
da chi ne fosse in grando, avrebbe regnato su tutta la vallata di
Volgram. Il suo primo pensiero, fu quello di catturare Ritter, figlio
della famiglia che aiutò i genitori di lei ad edificare i
regni. Ed era solo l’inizio di un lungo viaggio di vendetta.
|