UNA
SENSAZIONE SCONOSCIUTA
Sayid, Jack
e perfino Julliet stavano parlando da tempo. Nel frattempo, Kate
stava riflettendo. Quei giorni lontana
da Sawyer, dopo tanto tempo che ci era stata a stretto contatto, le
erano serviti. Si era accorta di
come sentisse la sua mancanza. Le sarebbe bastata
la sua presenza per non aver paura di niente. Anche se non lo
avrebbe mai ammesso di fronte a lui, quando erano insieme, lei si
sentiva protetta. Ormai erano molto
vicini ad arrivare al campo. Mancavano meno di
due minuti di cammino. Questo voleva dire
che fra poco lo avrebbe rivisto. Chissà
che aveva combinato in quel periodo. Sperò
solo che non avesse compiuto una qualche azione arrogante delle sue.
Una volta
che apparvero nel campo, tutte le persone presenti si avvicinarono a
loro. Alcuni
si informavano delle loro condizioni, altri erano incuriositi dalla
presenza di Julliet. Kate non
prestò loro molta attenzione. Continuava a
guardarsi intorno, cercando una persona in particolare. Ma, evidentemente,
Sawyer, almeno in quel momento, non si trovava al campo. Hurley
notò il suo atteggiamento e lo collegò subito a
Sawyer. Si
avvicinò alla ragazza.
-
Hey Cosa?
Se cerchi Sawyer, è andato a farsi una nuotata...
-
No, in realtà... Mi stavo solamente guardando in
giro... A me non interessa di lui...
-
Si, si..Beh, comunque sta uscendo dall’acqua in
questo momento.
Kate si
voltò di scatto, Sawyer era appena uscito
dall’acqua e i loro occhi si incontrarono. Kate potè
leggere una punta di sollievo negli occhi
dell’uomo, non appena la vide, tuttavia, subito dopo lui
distolse lo sguardo, quasi
infastidito. Evitandola di
proposito, James le passò davanti per andare a salutare
Jack, guardando però con sospetto Julliet.
Adesso cosa
avrebbe dovuto pensare? La voleva evitare? Era arrabbiato con
lei? Per
quale motivo, poi? Perché
secondo lei dovevano ricominciare da capo? A lei quello era
sembrato il modo migliore di affrontare la situazione,
ma a quanto pare, lui preferiva tenerle il muso ed evitarla. Bene, se era questo
che voleva, è questo che avrebbe ottenuto da lei.
-
A cosa stai pensando?
Kate si
voltò verso la persona che le si era avvicinata. Sun era dietro di
lei, con una mano sul ventre.
-
Sun, come stai? Come procede la gravidanza?
-
Tutto bene, almeno per il momento. E tu? Come stai?
-
Bene, grazie. Cosa è successo, in questi giorni,
qui al campo?
-
Beh, Sawyer è stato il protagonista di una grande
discussione generale.
-
Che cosa ha combinato?
-
Poco o niente, a dire la verità. Sono stati
gli altri che gli hanno rubato le sue cose, quando voi non
c’eravate. Lui ha tentato solo di riaverle indietro, ma ha
fallito. Ha sfidato Hurley ad una partita a ping-pong ed ha perso.
Così adesso non può usare soprannomi con nessuno.
-
Ah, davvero?
-
Si, per una settimana.
Del
trambusto interruppe la loro discussione. Non capendo cosa
stesse succedendo, le due donne si avvicinarono per
vedere Paulo e Sawyer che si guardavano con aria minacciosa.
-
Come mi hai chiamato, scusa?
-
Teppistello... per essere gentile, si intende...
-
Senti...
-
Ah, ah... ricordi il patto, Sawyer? Niente soprannomi o
epiteti per una settimana...
-
Perché non mi dici solo quello che hai da dire, e
poi ti levi di torno?
-
Bene. Ho trovato questo, fra le tue cose...
Paulo
mostrò all’altro un libro. Sawyer conosceva
quel libro. Era l'ultimo che
aveva letto prima di recarsi dagli Altri. Era
anche un bel libro. Ma che cosa aveva
attirato l’attenzione di quel deficiente?
-
Il libro non mi dice un granché, ma in
compenso fra le sue pagine ho trovato qualcosa di interessante.
-
Che cosa?
Paulo
tirò fuori una fotografia, sulla quale era raffigurata una
bambina. Sawyer
sentì la rabbia esplodergli dentro, ma cercò di
contenersi. L’altro
non sapeva in che guaio si era messo. Quella bambina era
un argomento intoccabile per lui.
-
Hai visto che bella bambina? Chissà chi
è? Che cosa ci fai, Sawyer con una foto di una bambina in
mezzo
ad un libro? Non è che hai qualche scheletro
nell’armadio?
Potrebbe trattarsi di un crimine molto increscioso...fra
l’altro
non mi stupirei... Anche se devo dire che è davvero una
bella
bambina, questa (girando la foto per leggere il nome) ... Clementine...
Sawyer non
potè più trattenersi e gli si avventò
contro, tirandogli un pugno in faccia.
-
Non permetterti mai più, razza di idiota, mi
hai capito?!? Non provare a dire mai più una parola su di
lei,
mi hai sentito!! Non ti permetterò mai più di
dire niente
del genere su mia figlia!!!!
Senza
attendere risposta, Sawyer si chinò sull’uomo a
terra, dopo il colpo ricevuto, e gli strappò la foto di
mano,
allontanandosi dal gruppo. Tutti rimasero un
po’ stupiti dalla confessione gratuita di Sawyer. In particolare Kate
rimase veramente di stucco alle parole dell’uomo. Sawyer aveva una
figlia? Da
quando? Perché
non gliene aveva mai parlato? Sconvolta,
sentì il bisogno di corrergli dietro, ma fu fermata da
Claire.
-
Aspetta, permettimi di intervenire. So come si sente...
Kate
guardò Claire, con suo figlio in braccio e
assentì.
***
Sawyer era
seduto sulla sabbia di una piccola spiaggia, non lontana dal campo. Stava osservando la
foto di sua figlia. Non aveva mai
sentito tanta rabbia. In quel momento si
pentì di non aver, a suo tempo, voluto essere
partecipe della vita di quella dolce bambina, che in quella foto
mostrava due enormi occhioni, molto dolci. Sentì dei
passi avvicinarsi e fu pronto a respingere altri attacchi. Il suo stupore,
tuttavia, fu abbastanza evidente quando vide che si stava avvicinando
Claire, con il bambino in braccio.
-
Hey...
-
Ti avviso: non voglio prediche...
-
Infatti non sono qui per questo...
-
E allora perché?
-
Io so come ti senti... e’ orribile che
qualcuno dica cattiverie su delle creature così innocenti.
Io ho
dovuto subire molte di queste scene, da quando sono rimasta incinta e
ti assicuro che è stato tutto molto difficile...
-
Bastardi... chi fa queste cose non merita niente...
-
Sono d’accordo... Allora... Ti manca?
-
Che cosa?
-
Tua figlia...
-
A dire la verità di lei ho solo questa fotografia,
non l’ho mai vista.
-
Mai?
-
Mai. Non so come sia in realtà avere un
figlio... Che cosa voglia dire guardarlo negli occhi, coccolarlo,
tenerlo in braccio...
-
Tieni.
Sawyer si
voltò e rimase sorpreso quando vide che Claire gli stava
porgendo il bambino.
-
Che cosa?
-
Su, prendilo in braccio. So che non è tua
figlia, ma magari potresti fare pratica, nell’attesa, un
giorno,
di prendere lei fra le tue braccia.
Sawyer,
titubante si alzò in piedi.
Mise la foto
nei pantaloni e guardò il bimbo che lo stava osservando. Con lo stomaco in
subbuglio per un’emozione sconosciuta che lo
stava attanagliando, Sawyer tese le braccia verso il piccolo, stando
attento a non farlo cadere. La sensazione
sconosciuta lo travolse quando finalmente Aaron fu fra le sue braccia,
pacato e sereno. Non aveva mai
provato niente del genere. Il suo cuore batteva
forte al pensiero che in futuro avrebbe potuto abbracciare
così la sua bambina.
Dietro un
albero, Kate stava osservando la scena, piuttosto commossa. Fu in quel momento
che avvertì qualcosa di strano all’interno di se
stessa. Come
se una vita si stesse formando. Colpita dal fatto
che c’era una possibilità che portasse
nel suo grembo un figlio di Sawyer, portò le mani al ventre,
emozionata.
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