Le ragazze del Golfo

di LynRoe
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Cassandra,detta Cussi,si stava guardando allo specchio mentre finiva di intrecciarsi i lunghi capelli rossi in una treccia molto particolare.Aveva messo un pò di cipria sul volto e del rossetto color ciliegia sulle labbra e ora contemplava la sua immagine con i suoi occhioni azzurri.Il vestito color oro splendente era pregiato e decorato con splendidi pizzi sottili intorno alle maniche:glielo aveva regalato Madamemoiselle,la sua "datrice di lavoro". Un lavoro che tanto onesto non era,ma da quando era successa quella disgrazia quattro anni prima,quando gli Austrasi avevano ucciso  il re e conquistato la loro terra,quello era l'unico lavoro che poteva permettersi e che sapeva fare. Sua sorella,Guendeline era stata uccisa durante una battaglia,mentre tentava di consegnare un messaggio di pace al Re Paolindo,almeno così le avevano riferito.Odiava i nuovi conquistatori proprio per questo: le avevano portato via l'unica persona più cara che aveva,costringendola a fare quella vita poco dignitosa.Eppure ogni volta che uno di loro,uno di quei soldati,uno di quei generali o anche uno dei figli del Re: uno qualunque dei conquistatori, si recava da lei o da una delle sue colleghe,loro non potevano rifiutarli. Dovevano accoglierli con le dovute feste e onorali.Dovevano guadagnarsi da vivere anche loro. "Noi siamo dame,solo gente rispettabile viene da noi.Quindi comportatevi bene,dite sempre di sì e verrete ricompensate" ripeteva loro sempre Madamemoiselle. Quindi?Non aveva scelta o "la dama" o l'elemosina lungo le strade a patire la fame. Aveva scelto la prima per disperazione,dopo aver elemosinato per mesi dopo la morte di Guendeline, Madamemoiselle l'aveva portata con sè e l'aveva fatta diventare una di loro.Cussi non sapeva cosa era peggio: mangiare e perdere la dignità o digiunare e chiedere l'elemosina per strada.Immersa nei suoi pensieri Cussi si riprese solo quando qualcuno bussò alla porta della sua stanza,era Kaffa,la serva: "Vieni di sotto,hai visite" le disse scocciata. Cussi contemplò le sue splendide labbra a forma di cuore allo specchio e poi in tono sofisticato disse: "Sarebbe?Chi mi vuole?" la vecchia serva rispose: "Chi se mai?Un cavaliere.D'alto rango".
"Arrivo"disse e si preparò a scendere dal Cavaliere D'Alto Rango che la attendeva giù al piano di sotto. Il cavaliere che era giù all'inizio delle scale si guardava intorno con aria inesperta, poi Kaffa gli si avvicinò e gli annunciò con toni altisonanti "Ecco a voi,la dama Cussi", Madamemoiselle che era da quelle parti fece l'occhiolino al cavaliere e gli disse: "E' bellissima messere,ne rimarrà sorpreso".Lui sorrise -Cussiche nome curioso,eppure...- pensò, ma non fece in tempo a completare il pensiero perchè in cima alla scala,magnifica,in una veste d'oro c'era la copia della ragazza che aveva ucciso,per via della quale passava le notti in bianco,solo per quella stupida nomina di Alto Cavaliere.Era diventato importante con il sangue di quella ragazza, e poi... ecco!Eccola Cussi.La mia Cussi ora è sola al mondo. Quella voce che abitava nei suoi incubi più osceni,quel sussurro pronunciato in fin di vita:Cussi.La mia Cussi ora è sola al mondo.
Madd rimase impalato,Madamemoiselle si guardò intorno e cercando di alleviare la tensione disse:" Cavaliere!Lo so che è bellissima,ma non c'è bisogno di...!" Medd la squadrò immobilizzato dalla paura,girò i tacchi e disse piano: "No,io non posso.Non ora.Non con lei." disse additando Cussi in cima alla scala.Cussi lo guardò esterrefatta: "E perchè signore?Mi offendete,ho fatto forse qualcosa di male?"chiese timidamente Cussi,rivelandosi per la ragazzina che era. Quello la fissò: "No,no.Pagherò lo stesso ma ora vi prego lasciatemi andare,non posso!" lanciò qualche moneta d'oro sul bancone e corse via verso l'uscio inseguito da Kaffa e Madamemoiselle che lo accompagnavano alla porta. 
"Ma tu non lo conosci,vero Cassandra?" chiese dopo mezz'ora Madamemoiselle
"No signora,no!Forse lui conosce me... o non so,è capitato altre volte?Gli ricorderò qualcuna,sai come vanno queste cose... e poi ha pagato" disse Cussi col fiatone.
"Va bene.Vedi che non voglio guai e bada bene:se scopro che hai mentito è la tua fine.Non si possono avere relazioni affettive,chiaro?" disse in tono di rimprovero Madamemoiselle.
"Sì,lo so.Io non ho nessuno e voi lo sapete." disse Cussi.
"Lo spero proprio per te,Cassandra.Ora vai a dormire,questa sera hai la serata libera,non ti voglio trai piedi" 
"Sì,signora" disse Cussi e si allontanò pensierosa verso la sua camera da letto.
Domani lo andrò a trovare.Aveva gli occhi pieni di paura.Paura di me.




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