Recovery

di Sproutty
(/viewuser.php?uid=1061746)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Qual è il significato di famiglia?
Che significa amare, avere un fratello, una sorella o dei genitori?
Come si può considerare "famiglia" dei perfetti sconosciuti?

La mancanza di ricordi, sia felici che tristi, il fatto di non avere lo stesso sangue, il fatto di essere piombato nella vita di qualcuno, di non sentirsi completamente apprezzato. No, non sto cercando di dare la colpa ad altri, considero tutto ciò una cosa naturale. Infondo anche da parte mia c'è stata una sorta di muro, uno scudo, una voce nella testa che diceva:
"Non legare con loro, loro non sono nessuno, non sono la tua famiglia".

Nonostante i tentativi di contatto, dei miseri tentativi per creare un rapporto ci siano stati non mi sono mai sentito a mio agio. E questa cosa mi fa solo che soffrire, non penso che si meritino una cosa del genere. Hanno tentato di accogliermi, quando eravamo tutti insieme erano sempre sorridenti. Eppure in quel sorriso scorgevo la tristezza. Tristezza dettata dal fatto che chiamarmi "figlio" fosse completamente fuori luogo. Non mi comportavo da figlio, piuttosto mi definirei un estraneo. Nonostante il mio comportamento loro continuavano a definirci una famiglia. Dal nostro primo incontro sono passati ormai tre anni e, in tutto questo tempo, il vero significato di famiglia mi sfugge ancora.

 




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3746781